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Presa al mare la “banda del cronometro” Cinque moldavi erano sulla spiaggia di Lignano dopo le ruberie e le devastazioni commesse tra Friuli e Veneto


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Inviato 18 September 2014 - 17:49:13


Presa al mare la “banda del cronometro”

Cinque moldavi erano sulla spiaggia di Lignano dopo le ruberie e le devastazioni commesse tra Friuli e Veneto di Anna Rosso


UDINE. Costume, ciabatte, asciugamano. E via in spiaggia a riposarsi dalla “fatiche” della notte, ossia dalle ruberie e dalle devastazioni commesse in vari negozi tra Friuli e Veneto, da Udine a Mogliano Veneto e molto probabilmente anche a Monfalcone. Questo facevano, secondo quanto hanno potuto osservare carabinieri e polizia, i cinque giovani moldavi fermati in riva al mare a Lignano Sabbiadoro. Gli investigatori li ricollegano a varie spaccate avvenute negli ultimi giorni, colpi da decine di migliaia di euro ciascuno, tutti messi a segno utilizzando potenti auto come arieti per “entrare” nei vari punti vendita buttando giù porte e mandando in frantumi le vetrine.

Le persone sottoposte a fermo di polizia giudiziaria con l’accusa di furto aggravato continuato hanno tra i 20 e i 25 anni. Gli uomini del Nucleo investigativo dell’Arma e della Squadra mobile di Udine - che hanno lavorato con il supporto dei colleghi della questura di Gorizia, della sezione della polizia stradale di Palmanova e con i carabinieri della Compagnia di Latisana - li tenevano d’occhio da un paio di giorni, seguendo i loro spostamenti passo passo, anche fino a Mogliano Veneto, dove l’altra notte è stata presa d’assalto la profumeria Sephora.

Gli investigatori sono riusciti ad arrivare a loro mettendo insieme tutta una serie di informazioni sulle targhe della auto usate per i vari furti. In alcune occasioni, infatti, testimoni hanno saputo fornire elementi preziosi. Il quintetto aveva preso in affitto un appartamento nella cittadina balneare, a Riviera e lo usava come “base”, lasciando invece le macchine rubate - sono tre le vetture recuperate - in aree più decentrate, sempre a Riviera, ma anche ad Aprilia Marittima.

Oggi, mentre si rilassavano sotto l’ombrellone, certo non si aspettavano di ritrovarsi di fronte poliziotti e carabinieri. Uno dei giovani, invece, è stato bloccato mentre si trovava ancora nell’appartamento. Sono quindi scattati i fermi e le perquisizioni non solo dell’alloggio, ma anche delle vetture e di luoghi in cui, secondo gli investigatori (guidati dal maggiore Roberto Scalabrin e dal vicequestore aggiunto Massimiliano Ortolan), poteva essere confluita la merce rubata.

L’ultimo colpo messo a segno a Mogliano Veneto, sotto i portici di piazza Duchi d’Aosta, da Sephora, ha fruttato almeno trentamila euro tra profumi, trucchi e creme. I malviventi hanno agito sotto gli occhi delle telecamere: avevano tutti quanti il volto coperto.

La scorsa settimana, intorno alle 21, alcuni banditi hanno mandato in pezzi una delle grandi vetrine della profumeria Elysée di via Nazionale, a Tavagnacco, a due passi dall’hotel Là di Morèt e hanno fatto razzia di prodotti di bellezza. Due giorni dopo, stesso copione al Vodafone stor, di via Puintat, sempre a Udine nord, vicino al centro commerciale Terminal nord.

In tutti questi casi il metodo utilizzato appare analogo: un’azione fulminea, portata a termine in meno di quattro minuti (per questo motivo la formazione criminale si era già guadagnata l’appellativo di “banda del cronometro”). Dapprima lo schianto contro la vetrina con un mezzo rubato, in modo da poter accedere al negozio in una manciata di secondi, senza perdere tempo a forzare porte o infissi. Poi, anche all’interno, stesso stile: spaccare tutto (mobili, espositori, cassetti, cavi antitaccheggio...) in modo da poter arraffare il più possibile, gettando i prodotti in scatole e borsoni.



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