Moldova-mms.com | News dal Regina Pacis | Seborganelmondo |
|
|
1
tNotice, con un click spedisci la tua raccomandata elettronica
Started By
XCXC
, 03 Jul 2014 - 23:26:28
Questa discussione ha avuto 1 risposte
#1
Inviato 03 July 2014 - 23:26:28
a me vien da ridere... ho cercato info anche sul sito http://www.tnotice.com/ ma secondo me si tratta di una vera e propria bufala o al limite una cervellotica idiozia da far valere solo in Tribunale con esiti non scontati...
...o forse nn ho capito bene io... c'e' qualcuno che puo' spiegarmi il meccanismo del valore di questa raccomandata????
-------
tNotice, con un click spedisci la tua raccomandata elettronica
È l'idea, ora realizzata, di un gruppo di startupper con base ad Anzio deciso a fare concorrenza a Poste Italiane. L'obiettivo iniziale: conquistare lo 0,5% del mercato italiano entro il 2015
di GERALDINE SCHWARZ
Ogni secondo in Italia 39 persone fanno la fila a uno sportello postale per spedire una raccomandata. Questo determina 2.190 giorni di coda e 250 milioni di raccomandate di carta che producono in un anno 121mila tonnellate di Co2 generando un consumo di 37 milioni di kw di energia elettrica. La buona notizia è che la startup romana che ha fatto questi calcoli ha inventato la nuova posta raccomandata: è elettronica e con un click farebbe risparmiare questi sprechi di tempo e consumi. La startup, inserita nell'elenco delle innovative da bollino blu della Presidenza del Consiglio, si chiama tNotice ha sede ad Anzio e nei prossimi giorni sbarcherà sul mercato come piccolo operatore postale con il suo prodotto principe: la raccomandata elettronica. Funziona così. Immaginate tNotice come uno sportello web. Il mittente, senza spostarsi da casa o dall'ufficio, si registra, inserisce i suoi dati, paga con carta di credito o prepagata e scrive il testo della raccomandata. Può aggiungere file di documenti o immagini e poi clicca invio. Al prezzo di poco più di un euro (1,23 più iva) la raccomandata digitale arriva in tempo reale sulla mail del destinatario che, come alla posta tradizionale, ha 30 giorni di tempo per la giacenza sulla sua mail, per registrarsi e per firmare la ricevuta di ricevimento con nome utente e password (che dalla normativa europea sono recepite come firma digitale). Ecco qua, la raccomandata elettronica è arrivata a destinazione alla velocità di un click. Da notare: il mittente non paga la raccomandata, che è gratuita, ma paga il certificato postale forense che sostituisce la cartolina di ritorno e ha tra l'altro valore probatorio sul contenuto (come riconosciuto dalla Corte Suprema di Cassazione del 2005).
L'idea è venuta sei anni fa a Claudio Anastasio, Ceo di tNotice, che per 40 anni in casa ha respirato gli odori e i profumi delle lettere. "Mio padre era dirigente postale a Montesacro", racconta Claudio, "e da piccolo lo andavo a trovare e giocavo con i tapis roulant della posta che veniva smistata, sono cresciuto dentro questo mondo delle poste. L'idea di tNotice però mi è venuta una notte di Gennaio del 2008 durante un delirio febbrile da 40 gradi di temperatura. Mi sono svegliato nel cuore della notte: avevo appena sognato la raccomandata elettronica. Per non farmi passare l'ispirazione ho registrato subito l'idea facendo la domanda di brevetto. Dopo anni il progetto è stato selezionato come brevetto "strong" che ha una forte difendibilità e a quel punto ci siamo messi subito al lavoro anche perché nel 2012 io ho perso il lavoro come dirigente d'azienda e sono stato costretto dalle circostanze a lasciare Roma e la mia casa". Qui nascono le coincidenze e si comincia a formare il team di tNotice. A offrire aiuto a Claudio con vitto e alloggio è un suo amico di Anzio, Angelo Cristiano, ristoratore e oggi socio della startup che gli ha detto: "Claudio vieni qui io ti ospito e tu lavori al progetto". In due anni tNotice è arrivata alla sua maturità e il 6 marzo scorso, ironia della sorte, con una raccomandata firmata dal dipartimento comunicazione del Ministero dello Sviluppo Economico, è arrivato il documento ufficiale che la identifica come operatore postale autorizzato in tutto lo spazio economico europeo.
Con un investimento di capitale di circa 140mila euro e sei anni di sviluppo oggi il piccolo operatore postale è pronto a partire. "All'inizio abbiamo cercato liquidità economica tra i business angels ma non hanno creduto che avremmo potuto fare concorrenza a Poste italiane", spiega Anastasio, " e invece oggi siamo pronti. Lanceremo la raccomandata elettronica e anche una campagna di crowdfunding con il mercato secondario e regolamentato di Confindustria e Consob per raccogliere 500mila euro per coprire le spese di un anno e investire in pubblicità. Agli investitori daremo in cambio equity, quote di società". Il team under 30 (a parte i 44 anni del fondatore) è composto da "compagni di viaggio" conosciuti lungo il percorso come nelle migliori avventure. Ci sono Angelo Cristiano, il ristoratore socio, Raffaele Pizzari e Luca Gianlombardo (che avevano una società di informatica) e oggi si occupano di contenuti di social media il primo e marketing il secondo. E poi c'è Simone Favarin esperto dell'immagine aziendale. Attorno a loro una ventina di collaboratori vari e una serie di soggetti che si sono innamorati dell'idea e non si sono fatti pagare le prestazioni. Come gli advisor di tNotice, i commercialisti e gli esperti legali dello studio Elex e i giovani di Napoli che hanno fatto un docufilm sulla startup.
L'attenzione è alta per la giovane startup romana. Al momento molte grandi aziende e pubbliche amministrazioni stanno fissando appuntamenti con il piccolo operatore postale per quantificare quanto risparmierebbero se adottassero il sistema della raccomandata elettronica e per fare preaccordi di contratti. "L'obiettivo", dice Anastasio, "è raggiungere lo 0,5 per cento dei volumi del mercato italiano entro il 2015 e, contemporaneamente, iniziare a dare uno sguardo all'estero perché la legislazione europea contempla la nostra autorizzazione a operare su quei mercati. Non potremo guadagnare fino al 2018 perché siamo startup innovativa e godiamo di certi benefici e quindi tutto l'utile va reinvestito in produzione per i primi quattro anni ma nello statuto abbiamo inserito una clausola alla quale tengo molto. Abbiamo istituito un fondo filantropico per la bellezza italiana e il 5% del nostro utile sarà devoluto a progetti di restauro e salvaguardia del nostro patrimonio. Perché la bellezza per noi è una cosa seria".
.
#2
Inviato 03 July 2014 - 23:38:29
il primo indizio che si tratta di una c...ta!!! E' un sito raffazzonato... nn chiaro... allusivo... un mix di termini in inglese... facce del team sudate
insomma.... e questi vorrebbero far concorrenza alle Poste?
ah beh certo... se son vicini a certi ambienti... riceveranno premi, finanziamenti, test nella PA... e poi... ciao... e forse un gruzzolino niente male...
le startup italiane !!!
Ha ragione Briatore: aprite una pizzeria
.
Leggono questa discussione 1 utenti
0 utenti, 1 ospiti, 0 utenti anonimi
|