Obama sfida Putin, un miliardo di dollari per rafforzare la sicurezza dell'Est Europa
Non solo belle parole e celebrazioni storiche, ma dollari sonanti messi sul piatto per il riarmo delle difese nell'Europa dell'Est. Il presidente Usa, Barack Obama, molto preoccupato per l'evolversi della crisi ucraina e del risorgente nazionalismo russo, ha proposto un piano fino a 1 miliardo di dollari per nuove forze americane di terra, mare ed aria, in Europa orientale.
Un'iniziativa - ha detto a Varsavia, la capitale dell'ex Patto fra i paesi sovietici - per "rassicurare l'Europa" , piano però che deve "ancora essere approvata dal Congresso", dove però i repubblicani non dovrebbero fare opposizione alle proposte del presidente democratico.
Il piano punta anche a sviluppare le capacità dei paesi non membri della Nato, come
Ucraina, Georgia e
Moldavia, per permettere loro di cooperare con gli Stati Uniti e i suoi alleati occidentali e rafforzare la propria difesa, come spiega in una nota la Casa Bianca.
"Gli Stati Uniti sono al fianco dei loro alleati, come gli alleati lo sono stati con noi", si legge nella nota diffusa all'inizio della visita del presidente Obama in Polonia, prima
tappa del suo tour europeo che lo porterà a Bruxelles per il primo G7 senza Mosca, e poi a Parigi e in Normandia per le celebrazioni del 70esimo anniversario dello sbarco.
Se il piano di finanziamenti militari verrà approvato, sarà la misura più concreta messa in campo dal presidente Barack Obama per rassicurare i suoi alleati in Europa orientale e far sapere alla Russia di Vladimir Putin che Washington opporrà una forte risposta alle sue azioni in Ucraina, già destabilizzata dopo l'annessione della Crimea.
Il piano prevede l'invio di esperti americani nei paesi dell'Europa dell'Est per preparare l'installazione di apparecchiature e migliorare le infrastrutture, che potrebbero
essere rapidamente utilizzate dalla Nato, se necessario.
Secondo il comunicato, il piano prevede anche una "maggiore partecipazione" delle forze navali degli Stati Uniti nella Nato, tra cui lo schierato nel Mar Nero e il Mar Baltico. Washington potrebbe rivedere la sua presenza militare in Europa "secondo le
nuove sfide alla sicurezza di questo continente". Ma tutto ciò, precisa la casa Bianca, non deve andare a scapito del "riequilibrio" della forza statunitense nella regione
Asia-Pacifico. Insomma non è un ritorno alla Guerra Fredda con Mosca ma poco ci manca