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Questa discussione ha avuto 8 risposte

#1 andy

andy

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Inviato 31 January 2014 - 17:48:44


Visualizza messaggioXCXC, su 31 January 2014 - 16:48:53, dice:

in pratica e' consigliabile a tutti gli imprenditori italiani che hanno qualche sede all'estero...

direi niente di nuovo. Se vuoi prova a fare una ricerca nella banca dati del cantone

http://www.zefix.ch/info/ita/TI501.htm

immetti fiat

poi puoi provare con fininvest ma li si tratta di evasione fiscale.

Boh ?


#2 andy

andy

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  • Ambasadiani MI1e
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Inviato 31 January 2014 - 20:38:22


Visualizza messaggioRick, su 31 January 2014 - 14:24:26, dice:

A proposito di auto

che ne dite della Fiat che se ne va a pagare le tasse in GB ?


Una multinazionale può decidere in quale nazione andare a pagare le tasse.

Poi penso che ci sono due tipi di multinazionali.

Quelle serie pensano prima a vendere i loro prodotti quindi creano anche le condizioni che gli stessi possano essere acquistati. Poi meno tasse pagano più dividendi possono distribuire agli azionisti e più salari ai manager. Così tutti sono contenti (compresi i dipendenti) !

Le altre quando le cose vanno bene i soldi vanno ai manager, poi eventualmente agli azionisti. Se le cose vanno male invece deve intervenire lo stato !!!


#3 andy

andy

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  • Ambasadiani MI1e
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Inviato 03 February 2014 - 18:34:56


Oltre 4 mila aziende italiane in Ticino

Uno studio dell'OWFI rende noto il numero delle nuove imprese dal 2008 al 2013

Immagine inviata
ZURIGO - Negli ultimi cinque anni imprenditori italiani hanno fondato esattamente 4.528 nuove aziende su territorio ticinese, soprattutto nella zona di confine. Lo rivela un'analisi effettuata dal Servizio di informazioni economiche Orell Füssli (OFWI) su incarico della SonntagsZeitung.
Dagli imprenditori italiani sono amate in particolare le località di Lugano (2008-2013: 1.516 nuove aziende) e Chiasso (543). Stando al domenicale si è sviluppata una sorta di economia parallela, di cui la popolazione locale non può trarre quasi nessun beneficio. Queste imprese approfittano delle attrattive condizioni di ubicazione, tra le quali leggi di lavoro più elastiche, minori oneri amministrativi e imposte più basse.
Sempre secondo l'analisi proposta ieri dalla SonntagsZeitung traggono anche vantaggio dalla vicinanza allo spazio economico lombardo, dove si trovano "persone altamente qualificate a metà prezzo": le aziende perciò assumono nella maggior parte dei casi prevalentemente frontalieri. Complessivamente, negli ultimi cinque anni in Ticino sono state costituite 14.697 aziende, due terzi da svizzeri.
Lo stesso OFWI (Orell Füssli Wirtschaftinformationen) ha recentemente realizzato uno studio sugli "imprenditori senza passaporto rosso", pubblicato lo scorso 16 gennaio dal settimanale economico "Handelszeitung", dal quale emerge che i fondatori di imprese venuti da oltreconfine sono un vero e proprio "motore per il mercato svizzero del lavoro": quattro nuove imprese su dieci vengono fondate da stranieri, una proporzione molto superiore al 23% circa che è la quota di stranieri in Svizzera.
Secondo lo studio, gli immigrati più attivi sono i tedeschi: negli ultimi anni hanno creato "centinaia di migliaia" di posti di lavoro, con una punta di 60'000 nell'anno 2009. Nel 2013, secondo l'OFWI, gli imprenditori con passaporto germanico hanno fondato ancora 2238 imprese con complessivi 5708 nuovi impieghi.
Dopo i tedeschi si piazzano gli italiani, con 2446 nuove imprese e 5527 posti l'anno scorso - principalmente nel commercio all'ingrosso, nella gastronomia e nell'edilizia - di cui 1073 nel solo Ticino, 250 nel canton Zurigo e 152 nel canton Vaud.


3.02.2014 - 16:34
ats


ARTICOLI SUGGERITI"Trasferirsi a Chiasso? Che ridere!"




#4 XCXC

XCXC

    TpX2MI

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    Medaglie








Inviato 03 February 2014 - 22:09:54


se fossi ministro italiano dell'economia e del consiglio....

mi sparerei !!!

ma siccome son codardi... attenderanno il vitalizio !!!

Attenti italiani.... mentre i politici di oggi godranno, domani, dei vitalizi e delle pensioni... le vs figlie si prostituiranno con cinesi puzzolenti d'aglio e integralisti arabi... Tutti accolti oggi come investitori e salvatori della Patria...

e L'Italia fara' un balzo indietro fra i Peasi civili e democratici!

A tutto questo ci hanno portato i babbei come Prodi e continuano con pagliacci come Letta !

Ma come mai Letta va dagli arabi e nn vola in Svezia? :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:


Ovvio Roma ha piu' affinita' con il mediterraneo, con l'Africa ed i paesi Arabi !!! Tutta gente doc !!! Se nn altro hanno in comune il vizio  degli schiavi !!!

Salvare Alitalia? Ma x favore! Che fallisca !!



.


#5 XCXC

XCXC

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    Medaglie








Inviato 03 February 2014 - 23:01:26


Dopo Fiat, meno tasse e più investimenti. Ecco perché le società scelgono la doppia sede all'estero


Immagine inviata



articoli correlati
Non solo Fiat. La scelta di avere una doppia residenza è un fenomeno che sta prendendo sempre più piede a livello internazionale. Da un lato la tutela di marchi e brevetti e leggi societari che consentono una maggiore flessibilità di operazioni. Dall'altro, il tentativo di un regime fiscale più vantaggioso. Si può quindi avere la residenza ai fini fiscali in un Paese diverso da quello in cui la società ha la sede legale, beneficiando ad esempio di sistemi societari più flessibili, di mercati dei capitali più convenienti o di piazze finanziarie più dinamiche mantenendo i benefici fiscali concessi da un diverso Stato. Ciò a patto che la localizzazione nel Paese che concede i benefici fiscali sia effettiva in termini di struttura e di persone che vi lavorano. Tra gli Stati prescelti dalle società spesso vi sono i Paesi Bassi per la sede legale e il Regno Unito per la residenza fiscale.

Perché conviene la sede legale in Olanda
Tra i vantaggi di avere la sede legale in Olanda vi sono la possibilità di beneficiare di un'economia stabile e affermata e di una politica commerciale e di investimenti tra le più aperte al mondo. Il diritto societario olandese è inoltre estremamente flessibile e consente innovative operazioni sul capitale. Anche le norme sulla protezione di marchi e brevetti sono all'avanguardia. L'Olanda, al contrario del Regno Unito, ha poi il vantaggio (per così dire) di utilizzare come moneta l'euro.

Residenza fiscale conveniente nel Regno Unito
Il Regno Unito, invece, sta attuando un programma di riduzione dell'imposizione fiscale che, a detta del Governo inglese, mira a far diventare il Regno Unito come «il miglior posto al mondo dove localizzare un'attività internazionale». L'aliquota fiscale sulle società è progressivamente passata dal 28% del 2010, al 21% nel 2014, e scenderà al 20% nel 2015, ben al di sotto della media europea. Anche a livello di fiscalità internazionale, il Regno Unito garantisce un'ampia rete di trattati contro le doppie imposizioni e nessuna ritenuta alla fonte sui dividendi distribuiti (le società inglesi funzionano bene quindi anche per gli investimenti negli Stati Uniti). Inoltre il Governo del Regno Unito ha anticipato che non intende aderire al programma di tassazione consolidata su base europea proposto a livello Ue.

Le regole da seguire
Ma come è possibile avere una doppia residenza? Mentre la residenza legale è un criterio di regola formale, individuabile nel luogo in cui la società ha la propria sede legale, la residenza fiscale può dipendere da diversi fattori. In linea di principio, la residenza fiscale si individua nel Paese in cui una società ha stabilito la sede legale, ma vi possono essere alcune eccezioni. Infatti, numerosi Paesi considerano residente fiscalmente una società non solo se ha nel proprio territorio la sede legale, ma anche ad esempio se vi ha il centro di direzione effettiva degli affari, o se nel Paese vi è l'oggetto principale dell'attività della società. Quando due Stati assumono criteri similari per stabilire la residenza fiscale, potrebbe accadere che una società si trovi ad essere considerata fiscalmente residente in due Paesi diversi. I trattati contro le doppie imposizioni mirano a dirimere tali controversie, che potrebbero generare una doppia tassazione in capo alla società. Nel caso di Paesi Bassi e Regno Unito, la Convenzione contro le doppie imposizioni firmata dai due Stati prevede che la residenza fiscale (e quindi il potere impositivo di tassare i redditi della società) sia assegnata allo Stato dove è stabilito il centro di direzione effettiva (indipendentemente quindi da dove sia la sede legale).
Ecco dunque che una società con sede legale ad Amsterdam, ma centro di direzione effettiva a Londra, avrà in Olanda la propria residenza legale, ma sarà considerata fiscalmente residente nel Regno Unito (è possibile anche attivare un procedura amichevole tra i due Stati per giungere a tale conclusione).

La tassa d'uscita
Il rovescio della medaglia è che, quando uno Stato è obbligato a rinunciare al proprio potere impositivo in favore di un altro Stato, considera il cambio di residenza fiscale come una cessione a un altro soggetto dei beni societari, applicando un'(ultima) imposizione sulle plusvalenze latenti che si considerano realizzate all'atto del trasferimento all'estero. È la cosiddetta «exit tax» che viene applicata da molti Paesi per evitare di perdere definitivamente la potestà impositiva su redditi prodotti nel passato nel proprio territorio, ma che normalmente sono tassati solo al momento del loro realizzo effettivo, e quindi saranno tassati nell'altro Paese. Ciò a meno che nello Stato di partenza si "lasci" una stabile organizzazione, ovvero un'entità ancora assoggettata a tassazione per i redditi prodotti nello Stato ove è ubicata.



.


#6 XCXC

XCXC

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Inviato 04 February 2014 - 01:53:09


Visualizza messaggioXCXC, su 03 February 2014 - 22:09:54, dice:

se fossi ministro italiano dell'economia e del consiglio....

mi sparerei !!!

ma siccome son codardi... attenderanno il vitalizio !!!

Attenti italiani.... mentre i politici di oggi godranno, domani, dei vitalizi e delle pensioni... le vs figlie si prostituiranno con cinesi puzzolenti d'aglio e integralisti arabi... Tutti accolti oggi come investitori e salvatori della Patria...

e L'Italia fara' un balzo indietro fra i Peasi civili e democratici!

A tutto questo ci hanno portato i babbei come Prodi e continuano con pagliacci come Letta !

Ma come mai Letta va dagli arabi e nn vola in Svezia? :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:


Ovvio Roma ha piu' affinita' con il mediterraneo, con l'Africa ed i paesi Arabi !!! Tutta gente doc !!! Se nn altro hanno in comune il vizio  degli schiavi !!!

Salvare Alitalia? Ma x favore! Che fallisca !!

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#7 XCXC

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Inviato 16 February 2014 - 23:57:31


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Immagine inviata

15 FEB 2014 13:01
NAZIONE CORROTTA, ALITALIA ROTTA

- QUELLO CHE È ACCADUTO IERI A UN CENTINAIO DI SVENTURATI DEL VOLO ROMA-LONDRA È UN ALTRO DEI MOTIVI PER CUI L’AZIENDA DI COLANNINO DOVREBBE ESSERE AL PIÙ PRESTO TRASFORMATA IN UN AVIO-GRILL, CIOÈ PRONTA A SMERCIARE PIZZA AL TAGLIO E PAGNOTTELLE IN QUEL SUK CHIAMATO FIUMICINO

Un aereo si rompe e si torna indietro a fare check-in col solito spogliarello scarpe-giacche-orologi.

Arriva finalmente un altro aereo.

Rullaggio in pista quando il pilota annuncia: il nostro turno è finito.

Arriva il nuovo equipaggio, si mette ai comandi e zac!

Scopre che anche questo aereo ha qualcosa che non va….



DAGOREPORT

Nazione corrotta, Alitalia rotta. Quello che è accaduto ieri a un centinaio di sventurati che hanno comprato un biglietto Roma-Londra della compagnia di bandiera è un altro dei motivi per cui l'azienda di Colannino dovrebbe essere al più presto trasformata in un Avio-grill, cioè pronta a smerciare pizza a taglio e pagnottelle in quel suk chiamato Fiumicino anziché gestire trasporti.

Immagine inviata
colaninno alitalia

Con i soliti ritarducci, il volo Roma-Londta delle 13.25 inizia a rulla re sulla pista quando risuona la voce del comandante: il motore è rotto, si scende, un altro aereo vi porterà a destinazione.

Immagine inviata
alitalia

c***o che sfiga. Al diavolo le coincidenze e gli appuntamenti, i pupi che frignano e i vecchietti che bofonchiano, si riparte da capo: nuovo check-in, spogliarello di cintura-scarpe-braccialetti, gran camminata per raggiungere il nuovo gate di partenza.
Ok, arriva dopo un bel po' l'aeromobile. Ah, si parte. Ormai sono le 16 quando riciccia la voce del comandante: siamo in attesa dello slot per decollare. Aspettiamo ‘sto slot quando rimbomba una voce dall'alto: scusate, ma il nostro turno è terminato, verrà un nuovo equipaggio. I passeggeri s'incazzano: ah, replicano, volete volare con un pilota che ha tredici ore di lavoro sulle spalle? A vostro rischio e pericolo...

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Alitalia arrivederci

Finalmente arriva il nuovo equipaggio, prende posto ai comandi, l'aereo comincia a rullare sulla pista e zac! si accende la lucetta rossa. Nuova comunicazione: scusate ma anche questo aereo è rotto, deve essere cambiata una scheda elettronica, aspettiamo l'arrivo dei tecnici, etc. etc.

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Aeroporto Caos

Sono le 17.30 di un pomeriggio da cani e partono dei "vaffa!" degni di Pavarotti. Assetati e affamati, incazzati e tristi come un piatto di verdure lesse, alcuni sventurati preferiscono tornare a casa. Ma la via crucis non è finita: occorre recuperare la valigia imbarcata. Alle 18 finisce l'incubo Alitalia.
Con un coda che è degna della commedia italiana. Alle rimostranze dei passeggeri, la compagnia di Colannino fa sapere che il "volo era strasfigato... per il forte vento è stato dirottato a Stansted, 100 km da Londra! Avete fatto bene a scendere!!!". Certo, hanno fatto malissimo a comprare un biglietto Alitalia, una compagnia che ormai ha dimenticato cosa sia la manutenzione dei propri aerei. Ci dispiace per gli arabi che vanno a prendersi ‘sto bidone con le ali...

Immagine inviata
Alitalia

PS - Durante le cinque ore di permanenza-prigionia è stato offerto ai viaggiatori appena un bicchire d'acqua...



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#8 giemme74

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Inviato 17 February 2014 - 19:25:12


ricordo che qualcuno voleva santificare berlusconi per aver pagato i debiti alitalia e aver regalato la compagnia ai capitani coraggiosi, l'alternativa era airfrance che si sarebbe presa i debiti e pagato 300/400 milioni per rilevarla...

quella per me fu l'occasione in cui capii che berlusconi è un cialtrone come gli altri, forse un filo di meno...



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#9 XCXC

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Inviato 17 February 2014 - 22:08:03


ma guarda che i debiti (parte) di Alitalia li hanno pagati i creditori con la bad-company !!

Purtroppo l'idea di Berlusconi era saggia... ma come al solito e' circondato oltre che da idioti e marci da morti di fame come Colaninno !!

L'interesse dei vari imprenditori (come Benetton) era solo per un contentino politico... per i loro interessi (vedasi l'aeroporto di Fiumicino per Benetton)... idem per tutti gli altri...

per nn parlare di Toto che voleva solo salavare la sua compagnia ormai (sulla carta) gia' fallita...

Insomma... dientro ai buoni propositi del cavaliere c'e' tanta gente marcia che lo circonda...

Quello che purtroppo nn ha capito... e' che era meglio far fallire le aziende !!!

Ma nn dimentichiamoci che c'e' la legge Prodi dietro le aziende con piu' di 200 dipendenti... che in pratica, in mano ai kompagni magistrati, nn fanno fallire le grandi aziende !!!

Come al solito Prodi ha fatto solo danni a questo Paese!

Alitalia fallita avrebbe permesso ad altri sani di occupare quel posto....

E' UNO DEI TANTI MOTIVI PER I QUALI LE AZIENDE STRANIERE NN VENGONO IN ITALIA E CIOE' PERCHE' DEVONO ANCHE COMPETERE CON GLI AIUTI DI STATO AI CONCORRENTI....



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