Vai al contenuto

  • Log In with Google      Accedi   
  • Registrati ora!
  Moldova-mms.com News dal Regina Pacis Seborganelmondo  




SMMS   a
moldova-mms.com

     VEDI MEGLIO
    
e commenta >>

     IMGS   a:   live @ moldova-mms . com
     MMS    a:   live @ moldova-mms . com





* * * * * 1 voti

Recupero crediti, “130 miliardi la massa di debiti insoluti da parte degli italiani”


  • Non puoi aprire una nuova discussione
  • Effettua l'accesso per rispondere
Questa discussione ha avuto 9 risposte

#1 XCXC

XCXC

    TpX2MI

  • Ambasadiani MIra
  • StellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStella
  • Messaggi: 17,634

    Medaglie








Inviato 10 June 2013 - 21:47:05


Recupero crediti, “130 miliardi la massa di debiti insoluti da parte degli italiani”

Famiglie e imprese hanno accumulato nella Centrale rischi di Bankitalia tre milioni di pratiche. I dati Unirec indicano il dovuto suddiviso in 43 miliardi l'ammontare degli affidamenti, 24 a carico dei nuclei familiari e 34 a carico delle aziende. Il comparto nel 2012 ha raggiunto 983 milioni di fatturato (+9%). Calano tasso di riottenimento (-11%), reddittività del business (-24%) e utili complessivi (-14%)


Immagine inviata

Bastano due rate non pagate, una bolletta persa o dimenticata. Basta perdere il lavoro, la parcella salata del dentista o i libri per i figli, insomma basta poco. E il telefono di casa squilla implacabile. Finanziarie, funzionari della banca, recuperatori, avvocati. Quel suono familiare diventa presto un incubo e a volte, purtroppo, è solo l’inizio. Come può finire lo racconta una signora in lacrime che inforca di corsa il portone dell’Adusbef di Lecce: “Avvucatu, m’hanno ditto che pijano u’piccinnu miu..”. É sulla cinquantina, stazza robusta, ma singhiozza e nasconde il viso come una bambina. Farfuglia di un debito di 5000 euro con una finanziaria che le ha intimato il pagamento della rata minacciando di toglierle la casa e fare un’ingiunzione per sottrarle i figli. Quando rialza la testa si accorge che nella sala d’attesa dell’associazione non è sola. Sono le dieci di sera e ci sono ancora cinque persone in fila, tutte con lo stesso problema racchiuso in plichi zeppi di avvisi, solleciti e ingiunzioni. Il volto di lei è tiratissimo, non si trattiene. La fanno sedere, le portano dell’acqua e quando riprende fiato racconta tutta la storia, l’ennesima, di un debitore incagliato nel retino degli esattori spietati della crisi. Che da queste parti non vanno per il sottile.
Lo racconta il vicepresidente dell’associazione Antonio Tanza, a capo di un team di legali che sono ormai l’ultima scialuppa per tanti disperati. “Questi”, indica con un filo di rassegnazione, “questi sono i cartolarizzati del credito-spazzatura, quelli che il sistema delle banche e delle finanziarie ha messo in mano a recuperatori senza scrupoli. Pretendono anche quando sanno che non c’è più nulla o quasi da prendere, e arrivano a battere la sola strada che gli resta”. Quella della paura, del logoramento e del ricatto. Il gioco del credito si è fatto duro e la ragione sta, almeno in parte, nei numeri.

1. Gli italiani non pagano più
Negli anni della crisi il popolo dei piccoli risparmiatori è praticamente morto, sostituito da quello degli indebitati fino al collo che non ce la fanno a pagare le rate. E infatti non le paghiamo. Nella Centrale Rischi della Banca d’Italia famiglie e imprese hanno cumulato sofferenze per oltre 130 miliardi. Tra le mani degli “agenti della tutela del credito” ci sono ormai 3 milioni di pratiche affidate, per un valore di 43 miliardi di euro. La massa dei crediti insoluti in sei anni è quasi triplicata tra prestiti, ratei, mutui, scoperti bancari, carte di credito revolving e canoni leasing. Non si pagano più neppure acqua, luce e gas: solo nell’ultimo anno abbiamo messo nel cassetto una bolletta da 14,6 miliardi. Insomma, non ce n’è più per nessuno. E se nessuno paga più, anche il mestiere dell’esattore si fa duro. Nel 2007, per dire, tre recuperi su dieci andavano in porto, oggi soltanto due. La provvigione media dell’agente è scesa dal 6,3% del 2008 al 5,47. La crisi sta investendo anche la florida industria del recupero e fa traballare 30mila addetti e 1.332 imprese. E se l’esattore della crisi va in crisi pure lui, non è l’unico a doversi preoccupare.

2. Da “agente per la tutela del credito” a moderno inquisitore
Morsi al tallone dall’incertezza, questo il punto, gli “agenti per la tutela del credito” rischiano di trasformarsi in implacabili gendarmi della riscossione, moderni inquisitori disposti a tutto per recuperare qualche soldo. “Parenti prossimi e queruli degli ufficiali giudiziari – denuncia l’avvocato e blogger Mariano Casciano – rispondono alla mancanza di titoli legali con le armi del telefono e della parlantina, se va bene”. Ti può capitare quello “comprensivo e paterno”, o il tipo “autoritario e sgarbato”, fino al vero e proprio stalker creditizio, quello che impugna le armi pesanti della persecuzione, della mistificazione e della minaccia.
In rete c’è una sterminata casistica di abusi denunciati da malcapitati debitori: intimidazioni, propalazione di notizie riservate a vicini di casa, datori di lavoro e familiari, minori inclusi. Poi ci sono anche i “fantasisti”, gli inventori di ingiunzioni di pagamento totalmente false che inducono a scambiare l’innocuo sollecito per titolo esecutivo. “Per spaventare la gente e accreditare le minacce – spiega Massimiliano Dona dell’Unione Consumatori – riproducono intestazioni e loghi coi caratteri grafici del Tribunale e del Ministero delle Finanze”.
Raramente le vittime riescono a sottrarsi e denunciare. Ed è l’altra metà del problema. “Tra le conseguenze immateriali della crisi Mariano – si assiste alla trasformazione del debitore in un peccatore, un colpevole che, se non può pagare, deve espiare la sua colpa. E allora, nell’indifferenza generale, contro di loro tutto è permesso”. La crisi divide gli italiani per classi di debitori ed esattori, due grandi categorie che si rincorrono a una distanza sempre più corta e la disperazione negli occhi. E alla fine della corsa e degli scontri, come racconta Enrico Verra in un bel documentario (“Vite da recupero”, 2011), “i confini tra gli antagonisti cominciano a farsi opachi. Le occhiaie di un recuperatore stressato, non sono lontane da quelle dell’operaio che non dorme la notte nel terrore che gli portino via la casa”.

3. Alla fiera del credito deteriorato
Qualcuno finisce nel tritacarne a sua insaputa, altri vengono venduti col loro carico di insolvenze al miglior offerente attraverso la cartolarizzazione dei crediti deteriorati, un sistema del tutto legale che spinge però debitore e recuperatore lungo una china pericolosa. Dopo anni di finanziamento facile, banche e finanziarie si ritrovano oggi insolvenze enormi in pancia. Tante che il rapporto 2013 della Banca d’Italia sulla stabilità finanziaria le stima in 22 miliardi, il 13% è composto da titoli deteriorati tra sofferenze, incagli, crediti ristrutturati e scaduti. Ed è su quei 2-3 miliardi che si consuma la fiera che arma l’aguzzino di turno. “Il meccanismo è lo stesso dei titoli tossici”, spiega l’avvocato Tanza di Adiconsum. “Fino a che hanno una prospettiva di recupero coperta da garanzie, banche e finanziarie si tengono il credito e lo fanno trattare dalle proprie divisioni specializzate”. Quando la prospettiva scende sotto una certa soglia, preferiscono invece allontanare il rischio e iniziano a vendere pacchetti di titoli non garantiti o in scadenza a società esterne con vere e proprie aste. “Non valgono nulla ma venderli un tanto al chilo conviene lo stesso perché hanno già iscritto quelle somme come perdite. Il factoring a volte è un modo per sistemare i bilanci”. La prima cessione ha un certo prezzo, il 25-30%, e contiene magari la pratica buona che la banca aveva preliminarmente affidato alla propria società. “Poi si arriva a quotazioni minime e gli unici disposti a prenderseli sono quei recuperatori finali cui non interessa affatto il rientro del debito ma fare giornata prelevando, in continuazione, somme modeste ai malcapitati di turno del tutto ignari di essere stati ceduti”.
Le regole ci sono, la vigilanza pure, ma sul mercato del factoring operano anche centinaia di fondi esteri dai movimenti difficilmente tracciabili e società casalinghe e corsare che si volatilizzano quando sentono puzza di bruciato (l’elenco sul sito della BI). “I pacchetti tossici viaggiano da una all’altra fino all’ultima Srl che – con l’aiuto di qualche scagnozzo – punta a portarsi a casa qualche centinaia di euro”.



.


#2 XCXC

XCXC

    TpX2MI

  • Ambasadiani MIra
  • StellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStella
  • Messaggi: 17,634

    Medaglie








Inviato 10 June 2013 - 22:07:20


Recupero crediti, l’esattore pentito: “Ossessionare il debitore paga sempre”

Il racconto di chi ha passato anni a convincere i consumatori a saldare i conti anche con "avvisi per screditare la reputazione, minacce di pignoramenti, pratiche scadute riattivate. Solo per soldi". Da “libero”, ha deciso di denunciare questi meccanismi su un blog


Immagine inviata

Ha passato gran parte della vita professionale tra gli agenti del recupero crediti, un ambiente che “prima o poi collide con chiunque abbia un’etica”. A lui è successo sei anni fa e ha chiesto di farsi trasferire in una divisione corporate, dove si recuperano mancati pagamenti delle amministrazioni “che un volto, una voce e una famiglia almeno non ce l’hanno”. E tuttavia la vita dell’esattore, se non sei fatto di pasta di squalo, ti segna nel profondo. Da “libero”, ha deciso di denunciare i meccanismi perversi e violenti del recupero su uno dei blog più frequentati della rete, indebitati.it. E con il nick name Samantha fornisce (gratuitamente) informazioni, consigli, e strumenti di autodifesa ai disperati che cercano aiuto sul web.

Come si fa il recuperatore?
Immagini una batteria di persone in un grande open space, lavorano tutto il giorno al telefono, su provvigione e con partita Iva, quindi compulsive. Impossibile non ascoltare le conversazioni degli altri che ricalcano tutte uno schema a seconda della situazione.

Come convincete la gente a pagare se non può?
Prima si prova con l’insistenza. Ossessionare il debitore paga sempre. Ecco perché si fanno mille chiamate, sms, lettere su lettere. Lo scopo è di farlo sentire accerchiato, controllato, senza via di scampo finché cede e paga. Foss’anche vendendo i gioielli della nonna. A furia di insistere, blandire, sollecitare e in alcuni casi usare metodi coercitivi i soldi arrivavano, credetemi.

Coercitivi fino a che punto?
Ci sono tecniche studiate e rodate nel tempo. Spesso tocca minacciare al telefono dichiarazioni di fallimento o pignoramenti anche se non si ha in mano alcun provvedimento del giudice. Non sono mancati casi d’uso della forza, violazione di domicilio e intimidazione.

E se lui dice di non poter pagare…
Ci sono altri mezzi. Si può sempre minacciare la sua reputazione economica. Gli agenti non si fanno problemi a contattare il datore di lavoro, il coniuge, vicini e perenti e propagare informazioni riservate. Ho pubblicato sul sito un “avviso di pignoramento” del 2009 lasciato aperto sulla casetta della posta di un poveraccio. Deontologia vorrebbe fossero chiusi, magari in una busta spillata, e indirizzati al debitore. Ma il contenuto è ancora peggiore.

Cosa diceva?
La classica frase studiata per terrorizzare il debitore minacciando azioni sproporzionate, di competenza del solo ufficiale giudiziario o del creditore mandatario. In bella vista la scritta “pignoramento”, senza neppure indicare di quale presunto bene.
Sembra che l’unica via sia scappare…
Non serve in realtà. Il recuperatore è allenato. Le pratiche da trattare sono spesso già in partenza incomplete. Del debitore vedi solo i dati anagrafici e gli importi, niente estratto conto cronologico e a volte manca anche la lettera di cessione del credito, persa in archivio o lavorata da chissà quante mani. E quindi tocca attaccarsi al telefono e giocare al gatto col topo.

E come si fa per trovarli?
I recuperatori sono intraprendenti, pieni di inventiva. Bastano le Pagine Gialle o Internet. Si individua l’ultimo indirizzo del debitore e si fa una ricerca delle utenze ubicate nella stessa strada. Si comincia a chiamare coi pretesti più vari, spacciandosi per avvocati e dicendo che lo studio legale ha estrema urgenza di parlare con questo signore per comunicargli sviluppi… “Sa come possiamo rintracciarlo?” Non c’era bisogno di lasciare recapiti, l’interlocutore era già psicologicamente predisposto a dare tutto l’aiuto possibile.

E poi, cosa succede?
Dipende. Se non si arriva dritto alla persona ma è possibile risolvere il debito con altre ci si prova. Con un parente, magari. Si arriva alla mamma, le si fa balenare la gravità della situazione, si dice di avere sul tavolo un decreto ingiuntivo (che non c’è) nei confronti del figlio per un debito di tot euro… Ma che capiamo le difficoltà e lo si cerca proprio per tentare un concordato bonario con un piano di rientro saldo e stralcio.

E a quel punto?
Ci sono buone possibilità che la mamma o il padre abbiano una pensione e qualche risparmio e alla fine, in cambio di uno sconto, saldino il conto oppure premano sul figlio perché lo faccia lui. In ogni caso per qualche mese il magro stipendio del recuperatore viene rimpinguato dalle commissioni del piano di rientro appena concluso.

Perché manca la documentazione?
Si trattano finanziamenti, mutui e titoli di credito ceduti dalle società dopo la due diligence. Si va nella sede di una banca o società di telefonia o energia e su appuntamento ti fanno visionare lotti di pratiche di diversi prezzi a seconda della scadenza del debito. Alcune sono stra-prescritte ma vengono vendute lo stesso.

Come fate a recuperare un credito se è prescritto?
Si accerta che quella pratica non può essere più lavorata, la si tiene ferma per un po’ e la si rimette in circolo a ossessionare gli eredi o debitori su cui rivalersi. Ne ricordo alcune stra-prescritte, sprovviste dei solleciti che dimostravano il rinnovo. Si tenta lo stesso. Sono state pagate niente, se due su dieci vanno in porto si fa giornata.

Quali debiti risorgono dal cestino?
Di tutti i tipi. Nel 2007 erano ancora in lavorazione lotti di pratiche del 1985-1990, alcuni senza prove di rinnovo. Ricordo ad esempio quelle di Tele+. Ormai non si riceve dal 2003.



.


#3 Rick

Rick

    Tpx5MI

  • Ambasadiani MI1a
  • StellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStella
  • Messaggi: 5,223

    Medaglie



Inviato 11 June 2013 - 00:49:35


preoccupatevi solo quando arrivano raccomandate



Immagine inviata


#4 XCXC

XCXC

    TpX2MI

  • Ambasadiani MIra
  • StellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStella
  • Messaggi: 17,634

    Medaglie








Inviato 11 June 2013 - 17:39:48


Visualizza messaggioRick, su 11 June 2013 - 00:49:35, dice:

preoccupatevi solo quando arrivano raccomandate

...e registrare con il telefonino quello che vi dicono...

quindi far seguire una bella minaccia di querela con richiesta dei danni materiali e morali... alla ditta e al tipo...

Di solito quelli che minacciano sono avanzi di galera promossi a recupero crediti ! :D



.


#5 alfredo73

alfredo73

    Nb

  • Ambasadiani MI1e
  • Stella
  • Messaggi: 6

Inviato 05 July 2013 - 11:52:36


contro questi recuperi crediti, una sola arma è efficace. La serenità. Mai farsi intimorire e mai cadere nei loro tranelli. Hanno un solo modo per recuperare quanto dovuto: decreto ingiuntivo del tribunale. Spesso molto più costoso per loro rispetto a quanto hanno pagato il credito. Se ci si cade, perchè non si riesce a far fronte alle spese, raggiungete un accordo tramite avvocati per la cancellazione dal CRIF, al 20% dell'importo iniziale, se siete bravi riuscite anche al 10% ma è rischioso. Premessa fondamentale, in tale caso, è nn aver niente di intestato. Molte volte queste persone fanno leva sul senso del dovere delle persone, nei casi più estremi cercheranno di umiliarvi in tutti i modi possibili: è quello il momento in cui si è più deboli.


#6 Rick

Rick

    Tpx5MI

  • Ambasadiani MI1a
  • StellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStella
  • Messaggi: 5,223

    Medaglie



Inviato 05 July 2013 - 16:32:19


Decreti ingiuntivi a cui è possibile

RICORDATE BENE

OPPORSI ANCHE SENZA AVVOCATO !



Immagine inviata


#7 XCXC

XCXC

    TpX2MI

  • Ambasadiani MIra
  • StellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStella
  • Messaggi: 17,634

    Medaglie








Inviato 05 July 2013 - 17:21:39


Visualizza messaggioRick, su 05 July 2013 - 16:32:19, dice:

Decreti ingiuntivi a cui è possibile

RICORDATE BENE

OPPORSI ANCHE SENZA AVVOCATO !

senza avvocato?



.


#8 Rick

Rick

    Tpx5MI

  • Ambasadiani MI1a
  • StellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStella
  • Messaggi: 5,223

    Medaglie



Inviato 05 July 2013 - 18:00:54


Si

davanti al giudice di pace

sia l'attore che il convenuto possono stare senza l'assistenza di un legale

o per valore della causa (sino a 1100 euro) ,

o per espresso accoglimento dell'istanza operata della parte interessata

ed indirizzata al medesimo giudice di pace





Immagine inviata


#9 XCXC

XCXC

    TpX2MI

  • Ambasadiani MIra
  • StellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStella
  • Messaggi: 17,634

    Medaglie








Inviato 05 July 2013 - 18:17:24


mmm....

anche se un po' rischioso... io nn lo consiglierei !

Tra l'altro bisogna anche sapere che SE NON SI FA OPPOSIZIONE si rischia di pagare anche se NON DOVUTO ! Per esempio i crediti prescritti di bollette oltre i 5 anni, assegni bancari dopo 10 ecc...

Se invece fai opposizione puoi chiedere pure i danni morali e materiali perche' crediti prescritti !



.


#10 Rick

Rick

    Tpx5MI

  • Ambasadiani MI1a
  • StellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStellaStella
  • Messaggi: 5,223

    Medaglie



Inviato 05 July 2013 - 19:07:24


No , non si rischia , si paga proprio !


Il decreto ingiuntivo è uno strumento un po' sui generis

in quanto è emesso ed è esecutivo "inaudita altera parte"

oltretutto senza un preventio esame sul merito della questione

(è prassi che non gli scirvano neanche i giudici
ma che sia l'avocato (o la parte) che lo richiede a predisporlo
in modo che poi il giudice debba solo firmarlo !)

L'opposizione ha il duplice ruolo di interrompere l'esecutività

e di invertire l'onere della prova

ovvero

chi ha richiesto il decreto ingiuntivo lo ha ottenuto sulla base di una dcumentazione minima

sostanzialmente si può dire che lo ottenga

sulla sola base di un credito vantato e minimamente provato
(basta una fattura , che chiunque può predisporre a suo uso e cosumo)


Con l'opposizione si inverte l'onere della prova
e non sarà più il presunto debitore a dover dimostare l'inesistenza del debito

ma sarà il presunto creditore a dover dimostrare l'esistenza del credito .


Oltre tutto
l'opposizione al decreto ingiuntivo
è per la maggior parte dei casi una tal perdita di tempo per i legali
che si occupano del recupero crediti
(i quali richiedono decreti ingiuntivi a macchinetta  senza un minimo studio della pratica)

che spesso e volentieri lasciano perdere .


Purtroppo altrettanto spesso i presunti debitori
davanti a decreti ingiuntivi di minima cifra , diciamo sotto i 100/200 euro
pensando di doversi cmq rivolgere ad un legale che gli chiederebbe molto di +
preferiscono togliersi il pensiero e pagare
senza stare a vedere se e come avessero maturato tale debito .

In questo modo
è nata una nuova forma di truffa "legalizzata"
da parte di persone che
senza averne acun diritto e senza essere assistite da un legale

richiedono ed ottengono decreti ingiuntivi del tutto campati per aria
che la gente paga solo per quieto vivere !



Immagine inviata





Leggono questa discussione 0 utenti

0 utenti, 0 ospiti, 0 utenti anonimi










                                                               Effettua i tuoi pagamenti con PayPal.  un sistema rapido, gratuito e sicuro.



info@ambasada.it

 Telegram.me/Ambasada     iMessage: info@ambasada.it

fax (+39) 02 70033057       tel (+39) 02 45077169


Sedi diplomatiche della Repubblica di Moldavia:

Ambasciata di Roma
   Consolato di Milano  Consolato di Padova





Privacy e Cookie Policy / Termini e Regole del Forum