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ULTIME SULL'EURO


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Questa discussione ha avuto 4 risposte

#1 XCXC

XCXC

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Inviato 06 March 2013 - 22:22:49


CI DANNO GIÀ PER MORTI VIVENTI - ECONOMISTI E UNA BELLA FETTA DELL’INDUSTRIA TEDESCA CI VEDONO GIÀ FUORI DALLA MONETA UNICA E CHIEDONO UN “PIANO B PER L’ITALIA”

- “I PAESI DEL NORD DEVONO RIFLETTERE A PORTE CHIUSE SUGLI SCENARI D’ESECUZIONE, ALTRIMENTI GLI ITALIANI POSSONO RICATTARCI CON LA MINACCIA DI USCIRE DALL’EURO. DARE LORO AIUTI? NO, PERCHÉ SONO PIÙ BENESTANTI DEI TEDESCHI”…



Andrea Tarquini per "la Repubblica"

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merkel-mangia

In Germania falchi euroscettici, economisti e ambienti delle industrie esportatrici accennano all'ipotesi che l'Italia possa uscire dall'euro. Lo scenario di un abbandono della moneta unica da parte della terza economia dell'Eurozona non viene escluso e anzi viene delineato con sempre maggiore convinzione da una parte delle istituzioni economiche e politiche tedesche. Anche se per adesso minoritarie.

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wolfgang schaeuble e angela merkel

La nuova levata di scudi anti-italiana va in scena proprio mentre il commissario europeo Olli Rehn ammonisce nuovamente tutti i paesi membri dell'Eurozona che soprattutto in questo momento è vitale che nessun paese membro dell'Unione monetaria abbassi la guardia del rigore e del consolidamento. Ogni Paese dell'Eurozona è rilevante, anche Cipro, ha detto Rehn replicando al ministro delle Finanze tedesco Schaeuble secondo cui Cipro è di dimensioni trascurabili.

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olli rehn

A Berlino, in vista delle elezioni politiche di settembre, la lobby euroscettica e nostalgica del marco si sta riorganizzando in corsa per fondare un nuovo partito, dal chiaro nome "Alternative fuer Deutschland", Alternativa per la Germania.
La loro richiesta: ripensare l'euro come moneta "dura" dei soli Paesi forti, o abbandonarlo. Intanto, a Roma, Beppe Grillo propone un referendum online sulla permanenza o meno nella moneta unica. Ovviamente senza alcun valore istituzionale. A sorpresa, l'ipotesi di un'uscita dell'Italia dall'euro è fatta propria, come strumento negoziale, dall'economista Paolo Savona.

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Beppe Grillo

In dichiarazioni al settimanale Focus, l'ex ministro dei governi che hanno portato il nostro paese nell'euro ha lanciato un allarme sulla situazione italiana, schiacciata da una politica basata esclusivamente sull'austerità e sul rigore contabile: «Se la politica europea non cambia - ha detto Savona - avremo di fronte a noi due possibilità. O un tasso di disoccupazione pari al 20 per cento della popolazione attiva, tenendoci l'euro, oppure rinunciando all'euro un tasso d'inflazione del 20 per cento ma con la speranza di una ripresa. Io preferirei la seconda variante. Soltanto la paura di un salto nel vuoto ci
trattiene... un paese serio deve disporre di un Piano B di questo genere; altrimenti, la sua posizione negoziale diventa più debole».

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PAOLO SAVONA DA LERNER ALL INFEDELE

Da qualche giorno, appoggiato da voci euroscettiche nel centrodestra della cancelliera Angela Merkel, parla a favore di Piani B per l'Italia Anton Boerner, cioè il presidente dell'Associazione degli esportatori tedeschi (Bga). «I Paesi del Nord - dice Boerner - dovrebbero riflettere a porte chiuse sugli scenari d'esecuzione, altrimenti gli italiani possono ricattarci con la minaccia di uscire dall'euro».

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Anton Boerner

Il sessanta per cento degli elettori italiani, dice ancora Boerner, è contrario alla moneta unica nella sua forma attuale, bisogna rispettare gli elettori italiani e spiegare loro che non c'è alternativa alla disoccupazione. Boerner insiste nel chiedere a Berlino l'elaborazione d'un Piano B, con la previsione di un crollo dell'euro o di nuovi confini dell'eurozona, e si dice contrario ad aiuti all'Italia, «perché gli italiani sono più benestanti dei tedeschi».

«Un euro del Nord e un euro del Sud». In Germania nasce il partito dei separatisti della moneta unica





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Gli euroscettici tedeschi si organizzano in un nuovo partito in vista delle elezioni politiche di settembre e rischiano di creare qualche grattacapo alla riconferma alle urne del cancelliere Angela Merkel per un terzo mandato. La loro stessa presenza in campagna elettorale potrebbe influenzare la linea del Governo sui salvataggi dei Paesi dell'Eurozona in difficoltà, provocando un irrigidimento delle posizioni tedesche.
L'iniziativa si chiama "Alternativa per la Germania" e dovrebbe essere costituita in partito il prossimo mese di aprile. Raccoglie l'eredità dei "Liberi elettori", un movimento euroscettico forte soprattutto nella conservatrice Baviera e guidato dall'ex presidente della Confindustria tedesca, Hans-Olof Henkel, fautore della spaccatura dell'Eurozona in un "euro del Nord" e un "euro del Sud". Non a caso Henkel è uno dei firmatari più in vista di "Alternativa", il cui principale promotore è l'economista di Amburgo, Bernd Lucke. Questi lanciò nel 2011 un manifesto di economisti via internet contro i salvataggi europei, che raccolse circa 300 firme, ma che non venne recepito dal Governo. Fra gli altri fondatori di "Alternativa" ci sono i tre iniziatori della causa, che non ha avuto successo, davanti alla Corte costituzionale tedesca, contro il salvataggio della Grecia, causa poi allargata al tentativo di bloccare il piano Omt di acquisto di debito dei Paesi in difficoltà da parte della Banca centrale europea, annunciato l'estate scorsa da Mario Draghi.




No ai salvataggi dei Pigs
I promotori del nuovo movimento affermano di sostenere una linea che non trova più rappresentanza in Parlamento, in quanto tutti i maggiori partiti si sono pronunciati a favore dei salvataggi. "Alternativa", dicono, è contro queste operazioni che violano la legalità dei Trattati europei, infrangendo la clausola di "non salvataggio", e contro l'eliminazione di fatto dei criteri di disciplina fiscale fissati a Maastricht. Si proclamano invece a favore di una unificazione pacifica dell'Europa.

Fuoriusciti della Cdu

Quasi tutti i fondatori di "Alternativa", come lo stesso Lucke e Alexander Gauland, capo di gabinetto dell'ex primo ministro della regione dell'Assia, provengono dalle file della Cdu, il partito di Angela Merkel. Proprio questo può costituire una fonte di preoccupazione per la signora Merkel, che finora ha goduto di altissimi indici di popolarità per la sua gestione della crisi europea, ma che potrebbe essere colpita dall'opposizione di parte dell'opinione pubblica all'uso del denaro dei contribuenti per ulteriori salvataggi, ora che esiste un partito per canalizzare questa protesta. La creazione della "Alternativa" potrebbe avere anche l'effetto indiretto di spostare il Governo su posizioni più rigide sui temi europei, man mano che si avvicinano le elezioni e che l'opposizione socialdemocratica, che finora ha appoggiato la maggioranza nei voti parlamentari sui salvataggi, prende le distanze in vista del voto di settembre e ha indicato una serie di condizioni per il prossimo test, quello del pacchetto di aiuti a Cipro.

Dalla Baviera al resto della Germania

Il respiro geografico del nuovo movimento va al di là dei confini della Baviera, entro i quali aveva finora raccolto i maggiori consensi la lista dei "Liberi elettori". Il primo evento pubblico, in vista della formalizzazione del partito, è una riunione la prossima settimana a Oberursel, vicino a Francoforte.

Perché i mercati snobbano il referendum sull'euro di Grillo. Dove andrebbero spread e Borsa in caso di uscita dell'Italia?

Tra i punti del programma del Movimento a 5 stelle campeggia in alto il referendum sull'euro. Lo stesso Beppe Grillo, in un'intervista alla Bid am Sonntag tedesca ha parlato di un "referendum online sull'euro". Insomma da martedì scorso - da quando l'Ms5 è diventato il primo partito alla Camera e ha acquisito un terzo dei seggi del nuovo Parlamento (posto che si riesca a formare un governo dopo le consultazioni che partiranno fra pochi giorni) - il tema dell'euro è tornato alla ribalta. Grillo ha anche sollevato un altro tabù, quello della rinegoziazione del debito. «Se fossi premier - ha detto -farei ricomprare all'Italia i suoi titoli di Stato da Paesi come Francia e Germania e contratterei nuovamente il tasso d'interesse».
In sostanza, è come se di colpo si fosse tornati indietro nel tempo, esattamente a fine 2011, quando la Grecia minacciava un referendum sull'euro. Se ne parla, certo. Ma i mercati non sembrano aver neppure preso in considerazione l'ipotesi di un'uscita dell'Italia dall'euro. La scorsa settimana (eslcudendo lunedì) Piazza Affari ha lasciato sul terreno il 4,4%. E oggi perde un altro punto percentuale con il Ftse Mib in area 15.500 punti. Un ribasso importante - che peraltro segue un rialzo del 40% messo a segno con qualche interruzione qua e là da luglio 2012 - ma che certo non prezza un' "Italyexit", segnale inconfutabile che si tratta di uno scenario al momento neppure immaginato dagli investitori.



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Movimento 5 Stelle: ecco i neoeletti alla Camera
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Altrimenti, quali sarebbero le soglie finanziarie di guardia? «I mercati al momento non credono molto a uno scenario che vede l'Italia fuori dall'euro, stanno prezzando per il momento instabilità, ingovernabilità, ma tutto sommato sperano in una soluzione del problema "nuovo governo" - spiega Davide Pasquali, presidente di Pharus Sicav -.
Nel caso in cui l'eventuale referendum dimostrasse la volontà degli italiani di uscire dall'euro lo spread tornerebbe nell'immediato sopra i 500 punti così come la Borsa potrebbe scendere di un 10%».
Lo scenario sarebbe più allarmante, a parer di Vincenzo Longo, market strategist di Ig: «Lo spread Btp-Bund potrebbe schizzare ben oltre i 500 punti base e toccare nuovi massimi dopo quelli di novembre 2011. A poco servirebbe lo scudo della Bce (Omt) dato che l'uscita dall'area euro porterebbe l'Italia fuori dal controllo di Francoforte. Sul mercato azionario, torneremo a vedere i minimi storici di fine luglio scorso con possibilità di raggiungere obiettivi psicologici importanti a 10.000 punti. Ma finché vediamo un Dax (indice di Borsa tedesco, ndr) che cede mezzo punto percentuale a seduta abbiamo ragione di credere che un'uscita dall'area euro per l'Italia è un'ipotesi che al momento i mercati non prendono neanche in considerazione. Il calo è per ora è attribuibile all'incertezza politica del nostro Paese e una correzione fisiologica dei listini europei e Usa dopo i recenti massimi».



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#2 XCXC

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Inviato 07 March 2013 - 23:38:59


E se fosse la Germania a uscire dall'euro? Ecco le conseguenze di un'ipotesi «da non escludere»


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(Corbis)

L'ipotesi non è certo la più probabile, ma non viene esclusa. Il successo nei Paesi mediterranei di partiti e movimenti di protesta contro l'austerità o addirittura antieuropei (come il Fronte Nazionale in Francia, Alba Dorata in Grecia e così via) sta avvicinando a un nuovo turning point nella crisi dell'euro: da una parte c'è un salto di qualità sul percorso dell'integrazione fiscale, bancaria e politica, dall'altro la strada di uno "sdoppiamento" dell'euro, col ritorno a un sistema di cambi flessibili. Anche la Germania, che pure dall'adozione della moneta unica ha incassato un ricco dividendo, vede affacciarsi sulla scena politica movimenti come "Alternativa tedesca" guidato dall'ex presidente della Confindustria tedesca Olaf Henkel, da sempre favorevole a un "euro a due velocità".

E quindi: quanto è verosimile l'ipotesi la Germania, anziché procedere a una mutualizzazione dei debiti, decida di abbandonare l'euro assieme a un nucleo ristretto di Paesi come l'Austria o la Finlandia? Quali sarebbero le conseguenze per l'Italia (assieme a Francia e Spagna)? Ecco cosa ne pensano alcuni analisti.

«Non ci sono scorciatoie sul percorso di riforme strutturali»

Per Edoardo Chiozzi Millelire, responsabile per l'Italia di Convictions AM, se domani la Germania dovesse decidere di abbandonare l'euro in modo unilaterale sarebbe la fine non solo della zona euro, ma dell'intera impalcatura europea. «La Francia non permetterà mai la realizzazione di un simile scenario: o l'euro e l'Europa si fa con la Germania e la Francia unite o non si fa. Se l'euro dovesse esplodere è difficile fare una stima delle conseguenze di una simile tragedia». Il risultato? Per Chiozzi la deflagrazione a catena inizierebbe con un «riallineamento delle neo-valute con svalutazioni massicce dei Paesi più deboli, fallimenti e nazionalizzazione della maggior parte delle banche, fallimenti a catena, inflazione fuori controllo, massicce fughe di capitali, credito contingentato, crollo dei salari reali (con la chimera di salari nominali stabili), guerra commerciale protezionismo, autarchia». E' per questo che tale scenario, che ricorda purtroppo tempi molto bui per l'Europa, non si realizzerà. «Non è un caso se nel momento più drammatico e difficile della crisi greca - sottolinea Chiozzi - la stragrande maggioranza della popolazione è sempre rimasta favorevole a mantenere il paese saldamente ancorato alla zona euro e all'Europa nonostante i sacrifici che cio' implicava».
Ma se per assurdo la Germania con un nucleo di satelliti "virtuosi, protestanti e bevitori di birra", per riprendere alcuni clichés, colta da un raptus di follia nonostante la disoccupazione ai minimi storici e un'economia fra le più sane del mondo sviluppato, decidesse di voler uscire dalla zona euro infrangendo tutti i patti e le obbligazioni internazionali sottoscritte finora? «Sarebbe realistico - si chiede Chiozzi - che riesca in quest'impresa in modo più o meno "ordinato" e senza provocare lo sfascio del resto della zona euro e della costruzione europea? Quanto durerebbe una zona euro imperniata su Francia, Italia e Spagna? E a cosa servirebbe? Purtroppo o meglio per fortuna non ci sono scorciatoie al processo di riforme strutturali profonde che dobbiamo fare per recuperare competitivitá e capacitá di crescita sul lungo periodo».

«Scenario da non escludere»

Pier Alberto Furno, ceo di Nemesis AM, teme invece l'arrivo di un'altra tempesta e ritiene che lo scudo antispread serva alla Bce solo per guadagnare tempo. «Uno tra gli scenari che possiamo immaginare come soluzione alla crisi attuale - sottolinea - è che la Germania si rifiuti di pagare il conto (rappresentato dal 10% del proprio Pil) dei Paesi colpiti dalla crisi per mantenerli all'interno dello schieramento della valuta unica, dando vita ad un euro forte e un euro svalutato. Dobbiamo dare a questo scenario una possibilità sempre più in crescita rispetto ad altre, per effetto del disagio sociale che nel frattempo aumenta nei Paesi del sud dell'Europa».

«Nell'ipotesi di cambi flessibili fondamentale il ruolo della Bce»

Per Matteo Paganini, chief analyst FXCM, la Germania e i Paesi del Nord Europa, si trovano di fronte a due potenziali strade: accettare la mutualizzazione dei debiti o reintrodurre flessibilità sui cambi dell'eurozona. «Accettare di dividersi i debiti risulta la strada meno verosimile, in quanto quando essi dovessero arrivare a situazioni di insostenibilità oggettiva, potrebbero essere azzerati o di molto ridimensionati (si pensi alla Grecia). La scelta di adottare un euro a due velocità, di contro, metterebbe i Paesi appartenenti all'"euro due" in posizione di forza relativa dal punto di vista della competitività internazionale, cosa che ai Paesi del Centro Europa potrebbe non piacere, ma che risulterebbe sostenibile nel medio periodo a causa dei differenziali competitivi (trasformatisi già in effetti reali) guadagnati finora».
Secondo Paganini questo scenario, a patto di istituire due organismi centrali di controllo delle politiche monetarie, potrebbe essere una strada intelligente per ridare fiato a quei Paesi che se continuano su questa strada di austerity, mancanza di politiche fiscali accomodanti e disoccupazione in crescita, vedono il proprio destino segnato. «Di fronte all'istituzione infatti di un euro da adottare nel Sud Europa (con Malta e Cipro, oltre ai soliti citati) ci si troverebbe di fronte ad una situazione dove la valuta potrebbe subire delle consistenti svalutazioni rispetto all'"euro uno", il che aiuterebbe i diversi Stati a recuperare competitività internazionale, ma dal punto di vista interno ci si troverebbe in una situazione di difficoltà nell'andare a ricomprare il debito (che verrà espresso nella valuta nuova di riferimento), a meno che lo statuto della nuova Banca Centrale preveda di sostenere la crescita, tramite stampa di moneta per sostenere politiche di riacquisto del debito per remissioni a tassi più convenienti (questa volta un tasso comune per evitare ulteriori distorsioni, inutile dirlo) per i diversi appartenenti al sistema».

«Sarebbe una scelta con troppe incognite»

Francesco Caruso, analista finanziario e fondatore del sito cicliemercati.it, premette che l'impalcatura dell'euro non prevede uscite "morbide" dei Paesi aderenti. «Un euro a due velocità avrebbe per entrambi i gruppi risvolti positivi e negativi di portata pluriennale - spiega Caruso - con alcune grandi incognite di difficile soluzione. Per i Paesi mediterranei (e qui già sarebbe il caso di chiedersi se la Francia farebbe parte di questo gruppo) i due fattori positivi sarebbero una maggior competitività, specie della parte industriale, e la possibilità di adottare politiche monetarie e valutarie autonome. I minus sarebbero ovviamente rappresentati da una serie di choc iniziali, sia a livello reale (disoccupazione, inflazione) che a livello finanziario. Per i Paesi "forti", il vero plus sarebbe la possibilità di gestire un'area geoeconomica senza il carico dei debiti pubblici e delle inefficienze dei Paesi mediterranei, mentre il minus consisterebbe in una perdita di competitività, specie nei confronti di questi stessi Paesi». A parte le difficoltà tecniche di una frattura dell'euro, conclude Caruso, la vera incognita sarebbe legata ai risvolti sociali e politici (barriere doganali e commerciali? moti nazionalistici?) di entrambi i gruppi: si tratta di tensioni già ora presenti ma finora latenti oppure controllate.



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#3 Mercato Libero

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Inviato 08 March 2013 - 14:15:00



Rainer BruederlePer Rainer Bruederle, capogruppo del partito liberale tedesco Fdp e alleato della cancelliera Angela Merkel, è possibile che l'Italia esca dall'euro se non proseguirà l'impegno ad adottare "misure drastiche" utili al risanamento.
"L'Italia deve decidere per sé stessa se vuole adeguarsi alla moneta unica, non per noi. Se il Paese non vuole farlo, deve trarne le conseguenze", ha detto Bruederle a una trasmissione televisiva sulla situazione politica in Italia, andata in onda sulla seconda rete pubblica Zdf.
Nell'intervista alla Zdf il capogruppo liberale Rainer Bruederle ha detto che le regole
alla base dell'euro devono essere rispettate da tutti. L'alternativa ad un'uscita dell'Italia dalla moneta unica consiste nell'adozione di "misure drastiche", poiché il Paese
soffre a causa di una scarsa competitivita' e della mancata attuazione di riforme.
Il leader della Fdp sottolinea che finora le spese dello Stato non sono state praticamente ridotte (MA COME MARIO MONTI NON ERA STATO BRAVO....), né è stato reso più flessibile il mercato del lavoro. Anche la Germania ha compiuto un duro cammino con l'attuazione della riforma dello stato sociale, ricorda Bruederle, aggiungendo che questo adesso "deve farlo anche l'Italia. Non fare nulla e lamentarsi su cio' che va male è una cosa troppo comoda".Il capogruppo liberale ammonisce che "la crisi dell'euro non è superata", ma aggiunge anche che la Germania ha raggiunto il limite di sopportabilità del carico per il salvataggio dei Paesi in crisi. Non è ammissibile, ha spiegato il leader liberale, che i lavoratori tedeschi finanzino con le loro tasse gli sviluppi errati negli altri Paesi europei. "Non possiamo farlo", precisa, poiché "il bilancio statale tedesco non deve diventare un self service per tutta l'Europa".
Preoccupato sulla Zdf per gli sviluppi italiani e' anche il ministro degli Esteri lussemburghese, Jean Asselborn, secondo il quale "se un Paese come l'Italia diventasse ingovernabile, sarebbe  una cosa gravissima per l'Europa e per l'euro".

LA BORSA ITALIANA SALE....MA IL TIMORE CHE IN POCHE SETTIMANE TUTTO POSSA VOLGERE AL PEGGIO MERITA UNA RIFLESSIONE..
UN CONTO E' SPECULARE SU BTP O BORSA...UN CONTO E' METTERE A RISCHIO TUTTI I RISPARMI DI UNA VITA. OCCORRE PROTEGGERLI DELOCALIZZANDO IN UN PAESE EXTRA EURO I RISPARMI E LEGALMENTE.
OCCORRE INVESTIRE ALL'ESTERO UNA PARTE COSPICUA DEI PROPRI RISPARMI, NON HA SENSO ALCUNO PRENDERE TROPPI RISCHI DI CONCENTRAZIONE!



#4 Beppe Grillo

Beppe Grillo

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Inviato 08 March 2013 - 17:26:41


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Dall'articolo di Wolfgang Munchau su Der Spiegel

"Grillo sarà supportato da economisti rispettati. Il Nobel Paul Krugman ha già dialogato in video con Grillo. Il premio Nobel Joseph Stiglitz lo consiglia sui temi economici insieme all’economista francese Jean Paul Fitoussi. Il M5S di Grillo non è una versione sovradimensionata dei Pirati o dei Freie Wahler. I suoi elettori arrivano principalmente dalla sinistra. Grillo rappresenta la protesta contro un establishment che ha somministrato al paese una ricetta economica sbagliata: politicamente non sostenibile e che economicamente non funziona. Grillo è indirettamente il vero capo dell’opposizione in Germania, perché alla fine è stata la politica di Angela Merkel ad aver imposto all’Europa questo riequilibrio asimmetrico. [...] Le elite europee non capiscono più il mondo perché non si sono mai confrontate intellettualmente con la grande depressione. E stanno ripetendo esattamente tutti gli errori del passato. Come i loro antenati stanno applicando alla macroeconomia tutte le inutili formule dell’economia aziendale continuando a sottovalutare gli effetti devastanti di tali politiche. Non capiscono il fenomeno Grillo, sia nella sua portata politica che in quella economica. Nel frattempo l’economia italiana continua a crollare. [...] A differenza della Germania negli anni trenta, l'Italia resta una democrazia pacifica. Questa è davvero una buona notizia. La storia alla fine ci parla anche di avvenimenti che non si ripetono esattamente. Ma c'è un punto che in questo confronto storico si adatta perfettamente. Allora l'austerità distrusse il Gold standard. Oggi sta distruggendo l'Euro." Wolfgang Munchau, editorialista del Financial Times


#5 Mercato Libero

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Inviato 08 March 2013 - 19:48:00


Grafico perEUR/USD (EURUSD=X)L'agenzia di rating ha abbassato il rating dell'Italia a BBB+ da A- con outlook negativo. Il 'voto' riflette il "risultato inconcludente delle elezioni italiane"

EUR/USD (EURUSD=X)

 -CCY
1,2982 Gi 0,0127(0,97%) 
IL DOLLARO SI RAFFORZA

PER FITCH NEL 2013 IL PIL CALERÀ DELL’1,8%. LE STIME DEL MINISTERO ERANO A -1% ed un debito pubblico che arrivera' al 130% del Pil. Le prospettive sul rating dell'Italia restano negative e ci potrebbe essere un ulteriore downgrade, spiega Fitch, se si dovessereo verificare uno o piu' di questi eventi: se la recessione dovesse ulteriormente aggravarsi, se le politiche fiscali non dovessero garantire un percorso di riduzione del debito dal 2014 dopo il picco di quest'anno, se si dovesse aggravare la crisi dell'area euro, se si mancasse l'obiettivo del pareggio di bilancio.

PASSIAMO AL DOLLARO..SI DEVONO CONSIDERARE ALCUNI  FATTORI:
1) quando l'euro inizio' il cambio con il dollaro arrivo a 0,85, è probabile che con questa crisi il cambio possa tornare alla parita' con il dollaro.
2) la debolezza americana è principalmente nel debito ma:
A) SONO DIVENTATI IL PRIMO PRODUTTORE AL MONDO DI PETROLIO
2) L'IMMOBILIARE PUO' SALIRE ANCORA MOLTO ALZANDO IL PIL
3) IL MERCATO E L'ECONOMIA SONO PIU' EFFICIENTI E POTREBBE RIINIZIARE UN CICLO DI DOLLARO FORTE-BORSE FORTI
4) I TASSI AMERICANI POTREBBERO ALZARSI SENZA CAUSARE ECCESSIVI DANNI ALL'ECONOMIA AMERICANA, ANZI..
Grafico perEUR/USD (EURUSD=X)
INFINE IL GRAFICO DEL CAMBIO EURO DOLLARO, COME VEDETE DA QUESTO GRAFICO PORTA A UNA CONFIGURAZIONE DI MASSIMI DECRESCENTI E MINIMI CRESCENTI..IL PROSSIMO TARGET E' LA ROTTURA DELL'1,20  (entro 12 mesi) E POI PARITA' DOLLARO EURO ENTRO 3 ANNI.
Grafico perEUR/USD (EURUSD=X)
LA CORRELAZIONE CHE NEGLI ULTIMI ANNI HA CARATTERIZZATO I MERCATI, DOLLARO DEBOLE BORSE FORTI, E' COMPLETAMENTE SALTATA. DA QUALCHE SETTIMANA, COME POTETE OSSERVARE DAL GRAFICO, IL DOLLARO SI STA RAFFORZANDO SULL'EURO E, CONTEMPORANEAMENTE LA BORSA AMERICANA E' SALITA.
QUESTO MOVIMENTO E' PARTICOLARMENTE IMPORTANTE PER I PAESI DEBOLI DELL'AREA EURO CHE RECUPERANO UN PO' DI COMPETITIVITA' IN UNA ECONOMIA MONDIALE CHE CRESCE (ANCHE SE PER MERITO DELLA DROGA LIQUIDITA').
attenzione, se l'euro continuasse a indebolirsi avere investimenti in dollari in economia reale (a miami o panama) messi a reddito è estremamente interessante!
E POI, MEGLIO COMPRARE CASE IN DOLLARI, CON IL MERCATO IN RIPRESA MA ANCORA LONTANO DAI PREZZI DEL 2007 CHE IL DOW JONES CON I PREZZI SUI MASSIMI DI SEMPRE....
SICURAMENTE NON VANNO COMPRATI I BONDS AMERICANI CHE NON RENDONO PROPRIO NULLA E CHE POTREBBERO PERDERE DI VALORE QUANDO SI ALZERANNO I TASSI.
NEL DUE GRAFICI POTETE OSSERVARE L'ANDAMENTO DEI PREZZI DELLA CASE A MIAMI E DEL DOW JONES. IL VALORE DELLE CASE E' MOLTO LONTANO DAI MASSIMI DEL 2007 IL MERCATO AZIONARIO INVECE E' SU NUOVI MASSIMI

Miami historical house prices graphChart forDow Jones Industrial Average (^DJI)

Immaginatevi la vostra casetta in Italia...che prima subisce una svalutazione del 40% (dal 2008 a oggi) e poi la valuta (l'euro) si deprezza fino alla parita' con il dollaro...FACENDO SVALUTARE CASA VOSTRA DI UN ALTRO 30% CONSIDERANDO IL CAMBIO..











IMMOBILIARE IN DOLLARI
Invece chi sta investendo oggi in IMMOBILIARE IN DOLLARI OTTIENE UNA OTTIMA DIVERSIFICAZIONE DEL RISCHIO VALUTARIO, DELOCALIZZA I PROPRI RISPARMI E GODE DI POSSIBILI FORTI RIVALUTAZIONI DEL VALORE IMMOBILIARE (INCASSANDO OTTIMI AFFITTI)
PER QUESTO MOTIVO MERCATO LIBERO PROPONE PANAMA E FLORIDA (due operazioni di gruppo in DOLLARI). Possibilita' di alta rendita da affitto, se l'inquilino non paga lo si caccia via senza perdere tempo. 
PER PARLARE DI FLORIDA E PANAMA ABBIAMO ORGANIZZATO UNA CENA 

ORE 20.00 LUNEDI' 11 MARZO  
MODENA. VIA TACITO 26 
CHI VOLESSE PARTECIPARE PUO' INVIARE UNA MAIL A MERCATILIBERI@GMAIL.COM .
PARLEREMO DI FLORIDA E PANAMA. AVREMO MODO DI PARLARE CON UN AMICO IMPRENDITORE CHE STA SPOSTANDOSI A PANAMA AVENDO VINTO UNA COMMESSA.
RICORDO CHE CHI PARTECIPA ALLA CENA DEVE AVERE LA POSSIBILITA' ECONOMICA DI INVESTIRE A PANAMA O A MIAMI IN QUALCHE PROGETTO. IL NOSTRO BLOG NON RIESCE AD AIUTARE CHI CERCA SOLO DEL LAVORO. CI SONO DELLE AGENZIE SPECIALIZZATE E DEI SITI DEDICATI A QUESTO.
MERCATO LIBERO VUOLE PROMUOVERE L'INIZIATIVA IMPRENDITORIALE CREANDO MOMENTI DI CONFRONTO, SUPPORTO A LIVELLO DI CONTATTI, CREAZIONE DI GRUPPI DI LAVORO.
MA RITENGO CHE PER FARE IMPRESA SERIAMENTE SIANO NECESSARIE ESPERIENZA E CAPITALI PROPRI. SE MANCA UNO DEI REQUISITI, DIREI CHE E' INUTILE VENIRE ALLA CENA!
FLORIDA PROJECT

BLOGECONOMYSOCIAL DOPO PANAMA E BERLINO LANCIA UNA VACANZA A MIAMI ALLA SCOPERTA DEL MERCATO IMMOBILIARE FRA TAMPA, ORLANDO E MIAMI. IL NOSTRO GRUPPO  HA APERTO UNA COLLABORAZIONE CON UNA STRUTTURA CHE OPERA SUL MERCATO IMMOBILIARE DELLA FLORIDA, IN PARTICOLARE MIAMI, ORLANDO E TAMPA.
DAL 18 AL 27 APRILE E' IN PROGRAMMA UN VIAGGIO ESPLORATIVO
Si parte da investimenti di 70.000 -80.000 dollari a Tampa per passare a Miami con 200.000 dollari 
con rendite che si aggirano fra il 7% e l'8% lorde.

Come potete vedere abbiamo deciso di intensificare le proposte di investimento all'estero di gruppo perchè crediamo fermamente nella delocalizzazione dei capitali. Nel portarli via dall'Italia e dai paesi ad alto debito e con un rischio di default. Che sia uno spostamento finanziario in una banca fuori dal'europa o uno o piu' immobili in varie parti del mondo per suddividere i rischi e cercare di prendere delle opportunita' d'investimento interessanti è identico....l'importante è ridure l'esposizione al paese italia. E SI DEVE FARLO CON PROFESSIONISTI, CON L'ACCESSO AL CREDITO E LAVORANDO CON LA FORMA DEL GRUPPO DI ACQUISTO.
Berlino è l'unico posto in Europa in quanto è la capitale della Germania e i prezzi sono bassi e in crescita. Panama è un paese in forte crescita che ha la garanzia economica data dal canale e dai progetti di crescita di medio periodo sui quali stano lavorando alacremente.
La Florida rimane un posto tranquillo dopo il disastro foreclosure di qualche anno fa. Il mercato oggi è piu' maturo, senza gli eccessi di allora. Inoltre l'investimento viene fatto in una valuta, il dollaro, che ti protegge in caso di uscita dall'euro.
ANCHE PER IL PROGETTO FLORIDA E' POSSIBILE FINANZIARE L'OPERAZIONE DI ACQUISTO INDEBITANDOSI IN DOLLARI A TASSI DELL'1% A TRE MESI RINNOVABILI (finanziamento garantito da titoli depositati in una banca partner)
FIN DA OGGI LA STRUTTURA ITALIANA NOSTRA PARTNER SI METTE A DISPOSIZIONE DEI LETTORI DI MERCATO LIBERO E DEL BLOGECONOMYSOCIAL PER VALUTARE COME E DOVE SI PUO' INVESTIRE IN FLORIDA, QUALI SONO LE PROCEDURE, DI COSA SI DEVE DIFFIDARE, QUALI SONO LE OPPORTUNITA' MIGLIORI.
acquistare una casa a miami o a tampa, seguiti da una struttura di FISCALISTI E AVVOCATI esperti nella compravendita in america, in grado di seguire passo dopo passo l'investitore nel cammino di selezione dell'investimento, acquisto e sopratutto gestione dell'appartamento, degli affitti e delle problematiche fiscali , il tutto rigorosamente DALL'ITALIA cedo che sia un fattore critico per il successo dell'investimento. Ci deve essere sempre qualcuno che parla la tua lingua, che ti viene a trovare in caso di bisogno, che segue per te l'investimento CON UNA STABILE STRUTTURA IN ITALIA.
CHI VOLESSE INFORMAZIONI SUL VIAGGIO/SOGGIORNO IN FLORIDA E SULLE PROPOSTE IMMOBILIARI A MIAMI, ORLANDO E TAMPA E' PREGATO DI INVIARE UNA MAIL A MERCATILIBERI@GMAIL.COM SPECIFICANDO IL NOMINATIVO E UN RECAPITO.

PANAMA RIVAGE TOWER 
da 1900 dollari al metro quadro a 2100! a seconda del piano. SOLO 10 APPARTAMENTI 

Panama City (nella foto una vista della citta' nuova e della avenida balboa) è una citta' che sta cambiando pelle con una rapidità sorprendente. Entro i prossimi 12-24 mesi   Panama avra' :



1) il raddoppio del canale
2) lo sviluppo di una free zone (panama pacifico)
3) l'apertura della linea metropolitana
4) la sistemazione del Casco Antiguo (città vecchia che tornerà ad antichi splendori e già oggi al centro della Movida cittadina )
5) l'inaugurazione di una strada nuova di collegamento fra Casco Antiguo e Avenue Balboa (vedi piantina della città piu' sotto)
I prezzi degli immobili sono ai minimi degli ultimi tre  anni in quanto avevano iniziato a costruire fin troppo ai tempi  dell'approvazione  del  raddoppio del  canale.  I  prezzi  erano  saliti   rapidamente, troppo rapidamente.  Ma  da  tre  anni  i  prezzi sono  scesi e in contemporanea la città è cresciuta. Oggi è  un  momento  ideale per acquistare a Panama,  anche  perchè  si  ottiene  un ottimo  ritorno affittando gli appartamenti.

La città si sta evolvendo molto rapidamente attirando sempre piu' famiglie e persone da tutto il mondo. Il responsabile dell'ambasciata, il Sig. Rosini, ci ha gentilmente ricevuti la scorsa settimana e ci ha spiegato il fermento che Panama sta vivendo. In poco tempo è destinata a diventare la città principale del centro america e sta attirando moltissime persone dal Venezuela, Colombia e anche dall'Italia stessa (per gli italiani si puo' sfruttare la possibilità di ottenere rapidamente la residenza a Panama). Per non parlare delle numerose multinazionali che hanno deciso di trasferire una parte degli uffici a Panama per via della tassazione benigna e dell'ìmportanza crescente come centro di logistica.
DIVERSIFICAZIONE VALUTARIA E DIVERSIFICAZIONE GEOGRAFICA
Un appartamento a Panama è un investimento in DOLLARI. Infatti nel paese da sempre la valuta corrente è il dollaro americano. La presenza strategica del Canale di fatto rende Panama un protettorato Usa (che pero', a differenza degli Usa ha solo 3,6 milioni di abitanti e un debito pubblico irrilevante). Panama sta crescendo al ritmo del 10% all'anno grazie anche alle opere in corso, ma anche allo sviluppo di business che attira le persone da tutto il mondo stabilmente.
Se l'Euro fa paura e si vuole una maggiore diversificazione degli investimenti, investire a Panama e in dollari ti fa cogliere la doppia opportunità di una differente valuta in un paese in crescita.

RAPPORTI CON AMBASCIATA ITALIANA.
Abbiamo voluto appositamente incontrare l'ambasciata italiana e instaurare con loro un rapporto. E' importante avere sempre un appoggio istituzionale che sappia dare una mano in caso di bisogno o per sfruttare al meglio eventuali opportunità nel tempo

NON UNA SEMPLICE OPERAZIONE IMMOBILIARE

Mercato Libero non vuole semplicemente  fare una operazione immobiliare fine a se stessa. L'idea è quella di creare una piccola comunità, inizialmente di semplici investitori, ma poi anche di persone che vanno a Panama a vivere o a lavorare, aprire aziende. Tutto il gruppo che ha trascorso la settimana di studio con noi è tornato entusiasta e alcuni di noi stanno valutando di spostare una parte del proprio centro di interessi economico

VANTAGGIO GRUPPO DI ACQUISTO

- Abbiamo ottenuto un prezzo al metro quadro nettamente inferiore a quello che una persona troverebbe andando a comprare da solo.
- Ci sono 10 italiani che comprano nello stesso palazzo e che cominceranno a conoscersi. Non si rimane soli con un appartamento a 10.000 chilometri di distanza.
- Si sfrutta la forza commerciale del gruppo per  ottenere prezzi competitivi per tutti i servizi collaterali all'acquisto dell'immobile.

SERVIZIO POST VENDITA IN ITALIA
Abbiamo selezionato uno studio fiscalista e un avvocato in Italia che si prendono cura sia della parte fiscale per l'acquisto dall'Italia e per le dichiarazioni fiscali (quadro Rw ecc ecc) 
- Inoltre il loro ufficio si prende cura del rapporto con la società di Panama che si occuperà delle gestione degli appartamenti e del loro affitto.
In pratica il tuo interlocutore, se lo vuoi,  è in Italia, ti viene a incontrare, ti supporta nella gestione dell'immobile sotto tutti i punti di vista. Ti evita di dover prendere un aereo per un problema legato all'immobile.
IL TUTTO A UN COSTO MOLTO COMPETITIVO CHE NON INCIDE MOLTO SULLA REDDITTIVITA' DELL'INVESTIMENTO
AFFITTI E INQUILINI
-A Panama si affitta con estrema facilità. La rendita che si ottiene è sufficientemente elevata. Il lordo arriva a superare anche il 7%. (per il calcolo del netto si devono considerare sia costi di gestione che tasse e una valutazione corretta è a disposizione di coloro che saranno interessati all'operazione)
La cosa interessante è che i contratti sono annuali (rinnovabili) e se l'inquilino non paga ...lo si caccia con estrema facilità.
FINANZIAMENTO ACQUISTO
Mercato Libero ha negoziato condizioni di finanziamento in dollari  particolarmente vantaggiose per questa specifica operazione (garantito da titoli adeguatamente scartati) a un tasso dell'1% annuo (Libor a tre mesi) per tutti coloro che hanno piu' di 500.000 franchi svizzeri depositati presso la banca svizzera nostra partner (o un importo  corrispondente in altre valute). Indebitarsi a tassi così bassi è molto interessante, anche perchè non devi smontare il portafoglio titoli e puoi sfruttare un po' di leva grazie ad affitti che rendono, al netto, molto di piu' del costo del finanziamento stesso (senza contare l'opportunità tutt'altro che remota di rivalutazione dell'immobile.
OPERAZIONE RIVAGE (nella foto la hall del Rivage, io con la ragazza delle societa' immobiliare)
Abbiamo selezionato un'opportunita' d'investimento di livello alto. Il Rivage è un grattacielo di lusso  consegnato da pochi mesi (sicuramente secondo gli standard di panama). La zona è estremamente interessante in quanto si trova fra la città nuova e il CASCO ANTIGUO (zona in forte sviluppo e che sta diventando di moda). Il palazzo è in AVENUE BALBOA che è la via principale di Panama, con una vista mozzafiato sulla baia.
Non abbiamo considerato interessanti degli  investimenti immobiliari rivolti alla classe medio bassa panamense. Riteniamo che la qualita' dell'immobile e sopratutto la POSIZIONE siano fattori vincenti per investire a Panama nel tempo.
IL RIVAGE, COSI' COME TUTTI I PALAZZI NUOVI GODE DI UNA ESENZIONE FISCALE DA PARTE DEL GOVERNO DI PANAMA PER 20 ANNI (attualmente sono rimasti 19 anni)
REDDITIVITA'
ABBIAMO CALCOLATO CHE LA REDDITIVITA' NETTA DA TASSE E COSTI SI AGGIRA FA UN 4% E UN 5% A SECONDA DI COME VIENE ACQUISTATO L'IMMOBILE (sono a disposizione per discutere i dettagli di come si è giunto a questo risultato)
INOLTRE SI COMPRA A UN PREZZO INFERIORE RISPETTO AL PREZZO DI ACQUISTO SUL MERCATO
NON CI SONO TASSE SUL CAPITAL GAIN IN CASO DI RIVENDITA. 
ENTRO QUALCHE ANNO E' IPOTIZZABILE UNA IMPORTANE RIVALUTAZIONE DELL'INVESTIMENTO A PANAMA CITY, VISTO COME STA CRESCENDO LA CITTA'
NEL CASO DI PERDITA DI VALORE DELL'EURO VERSO IL DOLLARO GODETE DI UN ULTERIORE POSSIBILITA' DI RIVALUTAZIONE DELL'INVESTIMENTO

nella foto il locale alla moda Tantalo nel casco Antiguo, dove alla sera si va a bere qualcosa e si ha una vista incredibile sulla città nuova.
IN UNA SETTIMANA ABBIAMO AVUTO MODO DI VISITARE CIRCA 12 PALAZZI A PANAMA CITY. Dalla nuovissima area a Costa dell'est alla zona elegante prossima al Trump (il famoso hotel a forma di vela) per poi passare alla zona centrale sulla AVENIDA BALBOA (dove ha sede anche l'ambasciata italiana).
Abbiamo selezionato la proposta immobiliare che ci sembrava piu' interessante e abbiamo negoziato il prezzo mettendo in competizione tre diverse agenzie immobiliari e un immobiliarista che investe direttamente in immobiliare a Panama con la nostra logica di gruppo (comprando grosse quantità ottenendo prezzi inferiori)
LA NEGOZIAZIONE E' TERMINATA E SONO PARTICOLARMENTE SODDISFATTO PER QUANTO SIAMO RIUSCITI AD OTTENERE PER IL GRUPPO

OPERAZIONE DI GRUPPO.
ABBIAMO OTTENUTO UNA OPZIONE AL RIVAGE TOWER  PER UN GRUPPO MINIMO DI 10 APPARTAMENTI. IL RIVAGE E' UNO DEI GRATTACIELI PIU' BELLI E PIU' NUOVI DI PANAMA CITY.
Sono 68 Piani posti in AVENIDA BALBOA. La vista sulla baia di Panama City è qualcosa da mozzare il fiato. Nella foto, partendo da sinistra abbiamo l'entrata del canale, Causeway, ovvero tre isole collegata da un terrapieno (una zona turistica di Panama city), il Casco Antiguo, la Baia di Panama (dove si trova il RIVAGE TOWER, a circa metà della baia) e la città nuova con tutti i grattacieli.


QUI DI SEGUITO UN VIDEO GIRATO DA MERCATO LIBERO CON LA VISTA CHE SI HA DAL RIVAGE TOWER SULLA CITTA' NUOVA, SUL CASCO ANTIGUO E SULLA BAIA!
Il RIVAGE si trova quindi fra la città nuova e il Casco Antiguo (città vecchia, oggi in pieno boom grazie al fatto che è stata dichiarata Patrimonio dell'Umanità ed è in totale ricostruzione. Entro uno, massimo due anni sarà uno dei centri storici piu' belli di tutta l'america centrale e non solo).
UN GRATTACIELO CON PREZZI COMPRESI FRA I 1950 E I 2100 DOLLARI AL METRO QUADRO A SECONDA DEL PIANO CHE SI SCEGLIE.


GLI APPARTAMENTI SELEZIONATI SONO DI 150 METRI QUADRI L 'UNO. 
La metratura sembra grande per gli standard italiani, in realtà a Panama si ricercano appartamenti quasi esclusivamente con metratura medio grande.
ECCO IL LISTINO PREZZI:
- Piano dal 7 al 20 - 1,950$/m
- Piano dal 20 al 30 2,000m
- Piano dal 30 al 40 2,100$/m
- Piano dal 40 al 50 2,200$/m
  (SU RICHIESTA, i prezzi oltre il quarantesimo piano sono piu' elevati)

PREZZI
Nel prezzo è inclusa la commissione di agenzia (che a panama viene pagata dal venditore). L'appartamento viene consegnato con i bagni e il mobile cucina (ma non gli elettrodomestici)
Sono escluse le spese di arredamento della casa (per essere affittata) e per installare l'aria condizionata. Tali spese dipendono dal tipo di arredamento che si sceglie, ma si possono considerare circa 20.000 dollari.
Sono da aggiungere le spese per la gestione del gruppo di acquisto che sono quantificabili nell'1,5% del valore dell'immobile. Tali commissioni dovranno essere riconosciute  al momento del rogito. (nessuno lavora gratuitamente).
HO CALCOLATO CHE L'INVESTIMENTO IN EURO VA DAI 1550 EURO AI 1680 EURO AL METRO QUADRATO CONSIDERANDO TUTTE LE SPESE (ARREDAMENTO INCLUSO) 

SPESE CONDOMINIALI
1,5 dollari al metro quadro mensili.
TEMPISTICA: OPZIONE DI GRUPPO
Siamo stati in grado di opzionare 10 appartamenti (la cui lista trovate qua sopra). L'opzione scade fra 45 giorni. ll prezzo negoziato è in dollari.
Se siete interessati siete pregati di inviare una mail a MERCATILIBERI@GMAIL.COM
GLI APPARTAMENTI POSSONO ESSERE SELEZIONATI AL MOMENTO SENZA IMPEGNO ECONOMICO .
Sarete contattati da me direttamente o da un membro del nostro team per darvi tutte le informazioni necessarie, le piantine, per spiegarvi tutte le procedure, la tassazione e la documentazione utile per fare le vostre giuste valutazioni.
Al momento in cui si raggiunge un gruppo di 10 investitori interessati si passera' alla prenotazione con impegno economico.

E' UNA OPERAZIONE APERTA A SOLI 10 INVESTITORI. TENERE TUTTI I SOLDI INVESTITI IN ITALIA IN UN MOMENTO DI COSI' ALTA INCERTEZZA ECONOMICO-POLITICA NON FA STARE PARTICOLARMENTE TRANQUILLI.
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ECCO LE FOTO DEL RIVAGE


ALCUNI INTERNI DI APPARTAMENTO
I tagli degli appartamenti sono eleganti e comodi di grande qualità di design ed architettonica che fa di questo edificio il migliore della Balboa. Tutti gli appartamenti sono dotati di terrazzo con vista straordinaria sia sulla zona colonica che sul futuristico skyline.







ENTRATA PRINCIPALE E PISCINA

L'ULTIMO PIANO DEL RIVAGE E' UNO SPAZIO COMUNE A TUTTI I PROPRIETARI



SPAZI COMUNI 

piscina riscaldata indoor, spa, centro benessere, sauna, bagno turco, palestra super equipaggiata, area massaggi, campo da tennis, campo da squash, solarium, business center, 2 piscine esterne






PER INFO E PRENOTAZIONI
MERCATILIBERI@GMAIL.COM








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