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[XCXC]

Bene... ecco l'ennesima conferma di quanto avevo gia' ampiamente previsto sin da Febbraio...

si lo so autocelebrarsi e' ridicolo... ma lo scrivo perche'  al mio pessimismo pochi credevano ciecamente!

- dicevo che creare l'ufficio unico in Prefettura era sbagliato perche' avrebbe creato ancora rallentamenti

- dicevo che le Poste non sarebbero state in grado di gestire le pratiche in poche settimane ma in mesi

- dicevo che era sbagliato concorrere nello stesso giorno per lavoro determinato ed indeterminato

- dicevo che al posto delle quote era meglio soddisfare cronologicamente tutte le domande affinche' venissero tutte soddisfatte nel tempo... anche in un paio d'anni...

- dicevo che nonostante il termine si inviassero comunque le domande... perche' almeno il 15% prevedevo non fossero valide

- dicevo che trattare 2 volte le pratiche, prima alle poste e poi nelle prefetture avrebbe aumentato al doppio il tempo d'attesa

- dicevo che (ma questo deve ancora verificarsi) gli ultimi (le 350.000 domande accettate) riceveranno il nulla osta, se va bene, a Marzo/Aprile del prossimo anno...

si insomma le ho azzeccate tutte... ma non grazie alle mie capacita'... grazie al fatto che sono realista e so come lavora l'amministrazione pubblica in questo Paese!

Complimenti ai due governi per aver gestito malissimo 500.000 persone ed  altrettante imprese e famiglie... cioe' circa 2 milioni di persone!!

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Flussi, viene bocciata   una domanda su 5

Tra le 90mila richieste di assunzione con il Decreto flussi già esaminate dagli sportelli unici, una su 5 è risultata non valida. A volte per irregolarità della documentazione, ma più spesso perché il datore di lavoro ha rinunciato all'assunzione. Il dato è emerso dal tavolo tecnico sui flussi. Diffuso anche il dato sulle domande spedite dopo il 21 luglio: sono state 26.261. Il sottosegretario all'Interno Lucidi ha assicurato che il governo intende varare un decreto flussi anche nel 2007. La Lombardia ha chiesto altre 80mila quote, metà delle quali per lavoro domestico

  ROMA - Si è tenuta in questi giorni la riunione del tavolo tecnico che si occupa dei flussi d'ingresso per il 2007. Lo fa sapere il dipartimento politiche migratorie della Uil. All'incontro, presieduto dal sottosegretario Marcella Lucidi, hanno partecipato rappresentanti dei ministeri, dei sindacati e delle organizzazioni datoriali. Gli incontri, ha detto il sottosegretario Lucidi, servono a individuare i criteri del decreto flussi 2007, e a dare le linee di indirizzo del nuovo documento di programmazione triennale per gli anni 2007-2009.

Il prefetto Marchione ha fatto il punto sulla situazione dei flussi 2006 (due decreti, per complessive 530 mila quote, il secondo del quale è attualmente all'esame della Corte di Conti). La gestione delle 530mila domande procede molto a rilento. Per velocizzare le pratiche, il governo ha chiesto la collaborazione ai Comuni ed ai Patronati, ed è intenzionato ad arrivare ad un protocollo d'intesa (Poste, patronati, comuni), in materia di compilazione e seguimento delle pratiche.

Per quanto riguarda il primo dei due decreti flussi del 2006 (le prime 170 mila domande presentate il 14 marzo), ha detto Marchione, attualmente ne sono state esaminate circa 90mila, mentre solo poche centinaia hanno raggiunto la conclusione. Secondo i dati forniti, circa il 20% delle domande esaminate è risultato non valido oppure è intervenuta la rinuncia all'assunzione da parte del datore di lavoro (purtroppo soprattutto a causa dei tempi lunghi dell'iter della pratica).

Dopo la data del 21 luglio (deadline imposta dal Governo per la presentazione delle domande di assunzione per lavoratori extracomunitari) sono state presentate altre 26.261 domande (al 31 ottobre). E questo malgrado i mass media abbiano pubblicizzato l'inutilità di fare domanda dopo tale data, segno dell'estensione dell'area di irregolarità.

Malgrado la difficile situazione, ha detto Marcella Lucidi, il Governo è intenzionato a presentare regolarmente il decreto flussi per il 2007, che potrà essere comunque solo una "fotocopia" di quello del 2006, in quanto il documento di programmazione triennale scade a dicembre.

Il Direttore Generale Maurizio Silveri ha citato una recente riunione tenuta dal Governo con le Regioni, dal quale sarebbe venuto un quadro di richieste per il 2007 molto consistente (solo la Lombardia ha chiesto 80mila nuove quote, metà sui servizi alla persona). Segno che le "vecchie" 530mila domande del 2006 non esauriscono la necessità di manodopera straniera. Nella riunione è stato anche citato il disegno di legge sull'immigrazione presentato due giorni fa al Senato, secondo il quale i demografi prevedono che "la popolazione tra 20 e 40 anni in Italia diminuisca di oltre 300mila unità all'anno tra oggi ed il 2020" e che, dunque, il fabbisogno di manodopera straniera annuale non potrebbe discostarsi molto da questo valore.

In questa situazione già notevolmente complessa, pesa l'incognita della Romania e Bulgaria (che entreranno nella UE dal 1 gennaio 2007), e sulle quali il Governo non ha ancora deciso se farà uso di un regime transitorio o se liberalizzerà il mercato del lavoro, come è già successo per gli altri stati membri entrati nella eE nel 2004. Attualmente, tra le domande presentate nel 2006, la parte riguardante i rumeni pesa per quasi un terzo. Una completa liberalizzazione, dunque, sgraverebbe per il 30% il peso di gestione di oltre 530 mila pratiche, con conseguenze non secondarie sui tempi. Cosa che, secondo Marchione, non avverrà comunque prima di marzo o aprile 2007.


  (13 novembre 2006)