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[Ambasada.it]

Moldavia, se Tiraspol diventa l'ago della bilancia tra Russia e Nato Termometro Politico “Al fine di integrare i Paesi dell'ex Unione Sovietica serve la creazione dell'Unione Euroasiatica. Questo è l'imperativo del nostro tempo, cercare di ripristinare quanto di buono esisteva quando avevamo una singola economia nazionale”. Così, Andrej ...

[giobruno]

La Transnistria è diventata oggi un’esca commerciale di richiamo geopolitico, il cui controllo fa gola anche alla Nato che non nasconde  le sue mire espansionistiche anche in questa regione. La Nato ci ha messo piu’ di uno zampino nel fallimento del memorandum Kozak del 2003, una proposta russa per trovare una soluzione negoziale della vicenda Moldova-Transnistria, che prevedeva la nascita di una Federazione includente i territori di Transnistria, della Gagauzia (regione abitata da una minoranza turcofona di religione ortodossa) e della Moldova, con caratteristiche di piena autonomia e neutralità dalle grandi potenze. Il piano, in un primo momento accolto positivamente dalle parti, venne respinto dal’allora presidente della Moldova – Voronin - che per questo ricevette, sembra, dalla Nato e Osce in primo luogo, ‘un premio di consolazione’ di  parecchie decine di milioni di dollari (da verificare).

Oggi, la Russia, con il nuovo commissario Rogozin deputato alla soluzione dnistriana, nonché vicepremier russo e rappresentane russo alla Nato, ha riproposto in questi giorni una riedizione del memorandum Kozak che Tiraspol ha accettato nelle sue linee essenziali e che è stato sottoposto alle autorità di Chisinau per essere visionato. A questo punto, dopo 22 anni di stucchevoli e inconcludenti incontri tra le due parti, appare sempre piu’ consoloditata l’opinione che il vero ago della bilancia sia proprio la Russia, che con la sua politica ‘camaleontica’ ma nello stesso tempo determinata, detterà le sue condizioni giocando sulla vicinanza ideologica, culturale e storica nonché sulla sudditanza economica della PMR (sono noti gli ingenti debiti contratti sotto la gestione ‘smirnoviana’). D’altro canto il feeling della Moldova, paese di fatto spaccato politicamente in due parti, una che guarda a ovest e l’altra che guarda ad est, non è così distante da Mosca per tante ragioni, non ultima per gli 800.000 migranti moldavi presenti in suolo russo per lavoro. E infine, la posizione della Russia in questi ultimi anni appare più forte rispetto a 10 anni fa, nella consapevolezza che con Putin rieletto con un ampio mandato che durerà presumibilmente per 12 anni, un’Europa politicamente piu’ debole, e un America con grossi problemi economici al suo interno, la politica della bolsaia Russìa non farà concessioni e attuerà con maggior peso l'arma del ricatto sulle parti (5+2) convocate al tavolo di questo rompicapo estenuante, .........anche per chi vivendo in quella zona come chi scrive, non si è fatto tutto il percorso dei litigi dal 1990.


Questa è una storia di intrecci nazionali, interessi militari e geopolitici che però fornisce solo un quadro incompleto dell’attuale stato di cose nella regione.

[Alfredo Lorenzo Ferrari]

ooooooooooooo...finalmente un intervento scritto "coi fiocchi" sulla Transnistria !!! Bravo Giordano!