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Mostre: a Roma 'Cucuteni Trypullya', la civiltà dell'antica Europa - Adnkronos/IGN
Started By
Ambasada.it
, 21 Aug 2008 - 11:39:24
Questa discussione ha avuto 2 risposte
#1
Inviato 21 August 2008 - 11:39:24
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#2
Inviato 23 August 2008 - 21:07:25
Me la vado proprio a vedere...
a Roma si che c'è la cultura...

Ora tu pensa: un pianoforte. I tasti iniziano. I tasti finiscono. Tu sai che sono 88, su questo nessuno può fregarti. Non sono infiniti, loro. TU, sei infinito, e dentro quei tasti, infinita è la musica che puoi fare. Loro sono 88. TU sei infinito.
Il mio sito da fotografo
#3
Inviato 24 August 2008 - 01:09:04
Cultura

Mostre: a Roma 'Cucuteni Trypullya', la civiltà dell'antica Europa
A Palazzo della Cancelleria oltre 450 reperti da Romania, Ucraina e Moldavia
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La mostra 'Cucuteni-Trypillya: una grande civiltà dell’antica europa' proporrà diverse visioni delle proto-città ricostruite dagli archeologi, le cui prime testimonianze risalgono al V millennio a.C. . Considerata la prima grande civiltà d’Europa, quella di Cucuteni-Trypillya è emersa e si è sviluppata nelle regioni che oggi fanno parte di Romania, Ucraina e Repubblica di Moldavia. Il nome è stato scelto dagli archeologi in base a quello dei villaggi Cucuteni in Romania, vicino a Iasi, e Trypillya in Ucraina, vicino a Kiev, dove, alla fine del XIX secolo sono state rinvenute per la prima volta ceramiche dipinte e statuette di terracotta.
A più di cento anni dalla loro scoperta questi siti archeologici sono entrati nella letteratura scientifica di tutto il mondo. Si tratta infatti di una civiltà estesa su circa 350.000 km quadrati con insediamenti di varie dimensioni, proto-città che si sviluppavano su centinaia di ettari, elaborate fortificazioni, abitazioni che variavano da capanne interrate a costruzioni fino a due piani, oggetti in ceramica e una religione affascinante testimoniata da idoli e oggetti cultuali simbolici, la cui funzionalità è ancora in fase di interpretazione.
Gli scavi archeologi provarono l’eccellente grado raggiunto dalla popolazione nell’agricoltura, portarono alla luce non solo villaggi comuni, ma anche centri abitati di grandi dimensioni, vere e proprie città preistoriche come l’insediamento del bacino del Bugo Meridionale che presenta strutture urbane con abitazioni poste in cerchi concentricioppure disposte in linee parallele o gruppi, tese a formare piazze e luoghi destinati ad attività pubbliche o comunitarie. Alcune abitazioni erano molto grandi, da 300 a 600 metri di lunghezza, composte da molte stanze, con muri e soffitto decorati a disegni neri e rossi e arredamenti impreziositi da disegni a colori brillanti.
Le statuette ritrovate negli scavi raffigurano gli abitanti di queste città preistoriche: i volti maschili sono allungati, con nasi pronunciati e a presenza di una maschera; quelle femminili aggraziate, con lunghe gambe, alcune nude e altre avvolte in una sorta di abito da festa, ma senza maschera. Inoltre,i corpi delle statuette femminili erano tatuati in diversi punti, soprattutto su stomaco e schiena e restano tracce di colore che indicano l'abbigliamento usato e il cambiare delle 'mode' nel corso del tempo.
Agricoltori e allevatori, gli abitanti di queste città lavoravano i metalli e possedevano forni per cuocere la ceramica, come dimostrano i reperti rinvenuti nel villaggio di Vesely Kut e ad Ariusd, nel sud-est della Transilvania. Nell’insediamento di Nebelivka, vicino a Maydanetsky in Ucraina, gli archeologi portarono alla luce quello che potrebbe essere considerato il più antico set di ceramiche dell’Est Europa.
Gli studiosi ipotizzano che a determinare il declino della civiltà agli apici del suo sviluppo fu il progressivo peggioramento della situazione ecologica, sentita in tutta l’area dell’Eurasia. Ma le vere ragioni della scomparsa della civiltà Cucuteni-Trypillya non sono ancora del tutto chiare. Così come non se ne conosce ancora l'idioma parlato. Al momento vi sono molte più domande che risposte su questa importante civiltà dell’est europeo, ciò può solo aumentare l’aura di mistero che ancora ne avvolge usi e costumi, ma la ricerca continua e nuove scoperte potranno certamente chiarire, almeno in parte, il ruolo storico e l’apporto all’evoluzione dell’uomo dell’antica civiltà Cucuteni-Trypillya.
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