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Moldova & Italia a confronto con il Big Mac Index


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Questa discussione ha avuto 37 risposte

#31 sergio3

sergio3

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Inviato 29 June 2012 - 16:43:28


Visualizza messaggioXCXC, su 29-Jun-2012 16:45, dice:

:24:  :24:  :24:  :rofl:
infatti il migliore e' quello del nord...

anche se a me piace di piu' quello del sud...
senza USA l'Italia e l'Europa sarebbero ancora al medioevo della tecnologia e scienza!

Ma parlavo di "alimentare"  !!!!!!!



Io non mi sento italiano, voglio resistere e insorgere


#32 XCXC

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Inviato 29 June 2012 - 17:31:17


Visualizza messaggioCarlo, su 29-Jun-2012 17:33, dice:

Un olio extravergine non è buono SOLO perché toscano, umbro, ligure e meno buono perché calabrese o pugliese.
In ognuno di questi territori c’è produzione industriale ed artigianale.
Nell’uno e nell’altro caso, pur permanendo il valore del territorio, la qualità non è scontata, deve essere valutata.
Nel panorama dell’agro alimentare di qualità, le Eccellenze hanno una storia tutta loro e va al di sopra delle tradizioni di un territorio.

A me la leggerezza di quello ligure (Caravonica, nell'imperiese, il miglior olio al mondo ... piccole produzioni, secondo la mia opinione) fa impazzire ... su un pesce o su una verdura cruda ...
Con quello calabrese ci condirei un'insalata di pomodoro ... gli dà carattere.

Meno male che ora con le nuove normative dalla fine dell'anno deve essere specificato sull'etichetta 100% italiano ... se lo è davvero !!!



la principale differenza e' nella qualita' che dipende dalla raccolta. Al nord si raccoglie a mano dall'albero...

mentre al sud si raccoglie tutto a terra... in pratica il sud produce solo olio lampante che poi viene raffinato. Per questo motivo nn puo' mai essere un olio di qualita'.



.


#33 Carlo

Carlo

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Inviato 29 June 2012 - 18:12:29


Visualizza messaggioXCXC, su 29-Jun-2012 17:31, dice:

la principale differenza e' nella qualita' che dipende dalla raccolta. Al nord si raccoglie a mano dall'albero...

mentre al sud si raccoglie tutto a terra... in pratica il sud produce solo olio lampante che poi viene raffinato. Per questo motivo nn puo' mai essere un olio di qualita'.

Questo effettivamente avveniva fino ad una 30 di anni fa ... e lo ricordo benissimo.
Avveniva nei mesi invernali.
Ora anche al sud tutto è cambiato.
Le piante (prima grandi come querce) ora sono tenute basse, proprio per permettere la raccolta manuale ed il periodo è stato anticipato.
Il tutto ha migliorato notevolmente la qualità del prodotto, specie della Carolea che una delle varietà più buone.




#34 cemento

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Inviato 29 June 2012 - 19:50:56


Visualizza messaggioXCXC, su 29-Jun-2012 18:31, dice:

la principale differenza e' nella qualita' che dipende dalla raccolta. Al nord si raccoglie a mano dall'albero...

mentre al sud si raccoglie tutto a terra... in pratica il sud produce solo olio lampante che poi viene raffinato. Per questo motivo nn puo' mai essere un olio di qualita'.

Il nonno materno aveva tanti terreni in olive,

alcuni suoi e altri in affitto,

non ricordo una volta che siano state raccolte per terra,

sin da bambino andavo su a raccogliere le olive,

la mia prima paga era 50 lire al giorno,

ai tempi con 25 lire pagavo il cinema,

25 lire compravo i biscotti doria e gassosa partanna (partanico)

con un rutto volava una parrucca a distanza 10 mt.

pensa un pò quelli vicino.


#35 sergio3

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Inviato 29 June 2012 - 20:47:00


Ti pagavano troppo e in più facevi danno---



Io non mi sento italiano, voglio resistere e insorgere


#36 XCXC

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Inviato 07 February 2013 - 19:56:01


Quanto costa il take away? Just Eat lancia il «Big Mac index» all'italiana. A Firenze il conto più salato


Con poco più di 15 euro a Bologna ci si abbuffa con ben tre pizze alla diavola, mentre a Milano per la stessa cifra ci si compra a mala pena una sola porzione di sushi. Per non dire che la stessa pizza costa a Firenze il 23% in più che nel capoluogo emiliano e a Torino il 15% in più.

Il Big Mac index all'italiana
È un Big Mac index all'italiana quello che ha elaborato Just Eat, il colosso londinese del take away, che ha diffuso oggi i risultati di un'indagine sull'intera rete di 700 ristoranti affiliati lungo lo Stivale, per capire come variano nelle principali città italiane i prezzi di alcuni tra i cibi più diffusi. Dal classico per eccellenza della cucina italiana, la pizza, passando per gli involtini primavera cinesi e il sushi giapponese, i piatti del take away più in voga nelle grandi città.


documenti
A tavola è Firenze la città più cara
Un indicatore nuovo sul potere d'acquisto e il portafoglio degli italiani che scardina certezze sedimentate sull'esosità della vita a Milano o Roma (al 18° e 19° posto tra le località più costose al mondo secondo lo studio Ubs dello scorso settembre). Perché al primo posto tra le città del Belpaese più care, almeno a tavola, sale invece Firenze. Dove per un sushi misto si pagano 17,50 euro contro i 10,50 di Bologna, quando con la stessa cifra a Roma si potrebbero ordinare tre pizze capricciose. E dove una pizza alla diavola costa 6,10 euro contro i 5,41 di Milano, i 5,32 di Torino e i 5,08 di Bologna.

Il gusto di ordinare online
Secondo l'indagine del leader mondiale del take away non solo Firenze ruba il titolo di "inaccessibile" alla metropoli milanese, ma Bologna riconquista la medaglia di città più economica, conviviale e adatta alle esigenze degli studenti universitari attenti alle spese, mentre Roma e Torino si piazzano a metà strada. «In linea generale, che si viva a Firenze, a Bologna o a Milano, ordinare cibo online a domicilio molto spesso conviene, non solo in termini di risparmio di denaro ma anche di minore stress tra parcheggio e code; e queste rilevazioni posso aiutare il consumatore a orientarsi», conclude Benvolio Panzarella, direttore generale di Just Eat, 32mila ristoranti integrati nel servizio di ordinazione online nel mondo.



.


#37 giemme74

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Inviato 07 February 2013 - 20:39:03


Visualizza messaggioXCXC, su 07 February 2013 - 19:56:01, dice:

Con poco più di 15 euro a Bologna ci si abbuffa con ben tre pizze alla diavola, mentre a Milano per la stessa cifra ci si compra a mala pena una sola porzione di sushi.

io non so dove le prendono ste cifre... dai jappo/china si spendono sui 25 euro a testa... dai jappo/jappo si va quasi al raddoppio.... certo, se si va nei jappo/china all you can eat te la puoi cavare con 15 euro, ma in fin dei conti mangi riso in bianco e ogni tanto vedi poco pesce e di scarsa qualità...



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#38 Alfredo Lorenzo Ferrari

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Inviato 07 February 2013 - 21:13:00


- AGGIORNAMENTO GENNAIO 2013 -
Il "Big Mac Index" e' una tabella creata dall'autorevole settimanale britannico The Economist che ha lo scopo di determinare, paese per paese, il livello medio del costo della vita ed anche del potere di acquisto delle persone in molti paesi del mondo sulla base del prezzo del celebre hamburger BIG MAC. Nella classifica che vedete cliccando sul link qui' sotto la Moldova non c'e' ma il dato ve lo fornisco io, un BIG MAC a Chisinau costa 35 MDL (+2 MDL rispetto all'ultimo rilevamento) pari a 2,90 dollari americani (che e' la moneta di riferimento utilizzata da The Economist). A questo punto possiamo fare un paragone un po' folle tra MD e Italia...se in MD lo stipendio medio mensile e' di circa 220 dollari vuol dire che un moldavo puo' acquistare 76 BIG MAC al mese (-2 rispetto all'ultimo rilevamento) mentre in Italia (dove il BIG MAC costa 4,88 dollari / -0,05 USD rispetto all'ultimo rilevamento) con uno stipendio medio mensile di 1330 dollari (1000 euro) vuol dire che un italiano puo' acquistare 272 BIG MAC al mese (+9 rispetto all'ultimo rilevamento).
Stando a quello riportato quì sopra possiamo affermare che la crisi economica si sente molto di più in Moldova rispetto all'Italia...

fonte: http://www.economist...t/big-mac-index







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