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Questa discussione ha avuto 1 risposte

#1 Seborga

Seborga

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    Medaglie





Inviato 29 May 2008 - 10:53:31


Con Cri..abbiamo aperto l'album dei ricordi.... :24:
Racconti, episodi, che ormai pensavamo fossero rimasti nel dimenticatoio...e li abbiamo ritrovati.... :6:

2006
Racconto di Viaggio della Mediatrice Culturale Cristina Leahu
22 agosto,
il mio primo giorno di ferie è il mio primo giorno di lavoro insieme alla squadra di volontari di Seborga. Il risveglio è stato accompagnato dal suono della pioggia e la voglia di alzarci non si faceva viva. Invece ci aspettavano tante cose da fare.
La mattinata l’abbiamo passata sistemando le tute da calcio, abbinando le maglie ai pantaloncini, tutto rigorosamente diviso per taglie ed età. Allo stesso modo son stati sistemati i pantaloni e le maglie. Questo ci ha portato via tutta la mattinata.
Il pomeriggio invece, ci siamo recati alla “Casa de cultura” (casa delle feste) chiamata “Casa nostra”, dove abbiamo fatto il corso di primo soccorso ai genitori, alle mamme, per precisione, perché sappiano come agire nel caso di emergenza. La sala era piena, tanti adulti ma anche tantissimi bambini, tutti incuriositi dalla presenza degli “stranieri” arrivati da molto lontano per tendere loro una mano in amicizia.
Dopo il corso è arrivato il momento più atteso credo: la distribuzione dei vestiti e scarpe ai bambini delle famiglie più povere del villaggio. Era il momento più atteso per loro,ed il più forte ed emozionante per noi, perché vedevamo avvicinarsi dei piccolini a volte scalzi, che guardavano con quegli occhi innocenti in attesa di qualcosa…arrivato da lontano per loro. La cosa che toccava di più, era vedere tanta, ma tanta povertà e renderti conto che ci sarebbe da fare ancor tanto e portare ancora molto, perché c’è bisogno di tutto. E ho visto che spesso, c’è bisogno anche di affetto, perchè in moltissimi casi i bambini vivono con i nonni, o perché la madre è partita all’estero, o perché sono stati abbandonati dai genitori, sembrano bimbi di nessuno. A momenti mi salivano i nodi in gola e mi risultava difficile accettare che questa è la mia Moldova. Lo sapevo, ma oggi l’ho anche visto e toccato ed è stato a dir poco sconvolgente!
Domani è un altro giorno, ma la realtà sarà sempre la stessa, e anche domani cercheremo di fare ciò che si può fare.
Cristal

23 agosto
Oggi ci siamo dovuti dividere un po’ in gruppi, perché il lavoro è tanto ed il temo pochissimo. Al mattino abbiamo trovato tanti ragazzi che già lavoravano, facendo i buchi per i palli che servono per il recinzione. Ma di lavoro ce n'è ancora molto, non siamo sicuri se riusciremo a finire la recinzione prima di partire…
Abbiamo acquistato tutto il materiale necessario per fare il campo sportivo ed il ponticello che serve a Ludmila, una delle due ragazze disabili che hanno ricevuto la sedia a rotelle. Questo è necessario perché la ragazza possa uscire facilmente dal cortile, usando la seda a rotelle. Invece la ghiaia e la sabbia ce la portava il sindaco, la Signora Liuba Ion.
Dopo pranzo abbiamo fatto il corso della Protezione Civile per la “Squadra Sanitaria”. Ovviamente l’equipe non è assolutamente attrezzata, non ha una divisa per essere riconosciuta dai cittadini e gli manca tutto per poter intervenire in modo adeguato. E stato un piacere però vedere loro interessati a ciò che veniva spiegato, anche se alcune cose già le conoscevano. Verso la fine del corso abbiamo fato riferimento all’importanza di sapere preparare anche i bambini a come comportarsi in caso di situazioni di calamità. E’ stato dato l’esempio delle scuole italiane, dove periodicamente vengono eseguire delle esercitazioni con i bambini. Lì ha preso la parola Colomba spiegando per bene come si svolgono le esercitazioni nelle scuole, prendendo come esempio la scuola dove lavora. Dopo il corso, un’insegnate presente nella sala e che fa parte della “Squadra Sanitaria” ha chiesto a Colomba moltissime informazioni sulla metodologia di insegnamento e la programmazione delle lezioni. L’insegnante, una signora abbastanza giovane e dall’aspetto molto gradevole, ha manifestato un vivissimo interesse per uno scambio di esperienza nel campo dell’insegnamento. Colomba si è impegnata di mandarle dei libri dei CD sul tema.
Dopo il corso siamo stati accompagnai dal Sindaco alle altre 3 famiglie (oltre a quella di ieri), le più povere e bisognose del villaggio, le quali si cercherà di adottare a distanza perché possano essere seguiti e sostenuti. Abbiamo visto la povertà estrema di questo villaggio. Una famiglia con 3 bambini, di cui la più piccola, una femmina, molto malata, un problema grave alla colonna vertebrale, una scoliosi di terzo grado. La bambina s chiama Masha, una bimba molto sveglia ed intelligente. I genitori sembrano abbiano fatto tutto ciò che potevano, ma non hanno avuto granché assistenza medica. Abbiamo visto i referti cinici per capire meglio se e come possiamo aiutarli nella cura della figlia. Una cosa che mi ha colpito stata la risposta della madre quando le abbiamo offerto delle scarpe per i bambini:”Oggi ci avete già dato le scarpe, quindi dobbiamo prima utilizzare queste che ci avete dato, non abbiamo bisogno del superfluo”. Spesso le persone a causa di troppo benessere e ricchezza, perdono il senso della misura e non sanno più accontentarsi del necessario, esigendo sempre di più il superfluo. Invece i poveri ho visto avere tanto rispetto, buon senso, modestia e timidezza, senza perdere la ragione per un paio di scarpe. A volte ci siamo trovati a dover potare con tanta insistenza alcuni bimbi per poter far scegliere loro un paio di scarpe su misura.
Un’altra famiglia con seri problemi economici e non solo economici: vivono insieme ai nonni, genitori e tre figli. La loro prima bambina è mora all’età di 8 anni per un’insufficienza cardiaca. Poi sono nati altri tre figli di cui l’ultimo, il più piccolo soffre di leucemia ….qui l tipo…la quale si può curare negli 80% dei casi. Ma bisogna agire tempestivamente e con le terapie giuste.
L’ultima famiglia che abbiamo conosciuto oggi: una mamma sola con 4 figli. Ha avuto un figlio dal primo matrimonio poi si è risposata in Turchia, ha avuto altri 2 bambini e mentre era incinta con il terzo, il marito l’ha abbandonata. E’ tornata a casa con i suoi 3 bimbi ed incinta col quarto. Ora e’ sola a doverli crescere tutti i piccoli. La povertà è tanta e manca praticamente tutto.
Cristal

24 agosto
Sono stata svegliata presto dall’arrivo di Sveta, la madre di Masha. Era venuta da noi, perchè si sentiva molto imbarazzata dal fatto che ieri non ci è riuscita ad accoglierci a casa sua, come fanno di solito i moldavi. Ha detto che per una buona persona anche in una casa povera si trovera’ qualcosa per accoglierla. E’ rimasta a parlare con noi a lungo, dove abbiamo chiesto altre info sulla loro famiglia ed i bisogni dei bambini. Abbiamo saputo che i due bambini più grandi non hanno gli zaini per andare a scuola. Così oggi siamo andati a Chisinau e abbiamo acquistato gli zainetti per Iulia e Gheorghii, scarpe sportive per Iulia, quaderni per la scuola e matite colorate per disegnare, saponette, dolci e giochi per gli asili.
Siamo andati a conoscere l’ultima famiglia da includere nel progetto di adozione a distanza. Si tratta di un padre solo, la mamma dei bimbi è deceduta 3 anni fa a causa di una malattia. Sono 5 figli in famiglia, di cui 2 sposate. Il padre è rimasto con altri 3 di cui la figlia più grande 20enne ha emigrato in Russia per lavoro. Il padre è rimasto ad allevare due gemelli di 10 anni, un maschio ed una femmina. Entrambi hanno problemi fisici: la paralisi. La figlia ha l’invalidità di secondo grado, ricevendo una pensione di 170 lei (circa 10 euro) al mese. Il figlio è più grave, con seri difficoltà di deambulazione, invalidità di primo grado, riceve 300 lei al mese. Il padre non lavora perchè deve guardare i figli, anche lui riceve un aiuto dallo stato - 400 lei. La femmina va a scuola invece il fratellino no. La causa principale e’ la difficoltà di camminare, ma esiste anche il problema dell’ emarginazione dei bambini disabili dalla società, la difficoltà di accoglierli ed accettarli, come anche l’impreparazione delle insegnanti e maestre a lavorare con bambini con tale problematiche...



mancano le foto.....però... :on_the_quiet2:






#2 Cristal

Cristal

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Inviato 29 May 2008 - 19:16:12


Visualizza messaggioSeborga, su 29-May-2008 10:53, dice:

mancano le foto.....però... :on_the_quiet2:
mancano anche i diari di Colomba, Lumi e Vicky...



Immagine inviata


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L'anima di una persona sta nascosta nello sguardo, per questo abbiamo paura di guardarci negli occhi. Jim Morrison





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