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Frequentando fora.
Started By
Rudy
, 13 May 2010 - 12:13:46
Questa discussione ha avuto 9 risposte
#1
Inviato 13 May 2010 - 12:13:45
Mi sono divertito a stimolare una piccola discussione in un' altra sezione.
Qual è il plurale di "forum" ?
Giustamente qualcuno ha riportato la voce presa dal vocabolario, che iniziava con:
forum n. m. inv.
significa che è un nome maschile invariante; ossia il plurale è uguale al singolare.
Fin qui è tutto molto semplice: il plurale di forum è forum, tale e quale.
Non dimentichiamo però che il vocabolario è come un apparecchio che fotografa la lingua secondo l' uso che se ne sta facendo.
Non dice se l' uso che si fa sia il piú corretto o meno. Spesso nella lingua parlata si sono imposti addirittura degli "errori", che col tempo sono diventate "eccezioni".
Forum per noi è una parola presa dall' inglese; ma in realtà l' inglese l' ha a sua volta presa dal latino; quindi da noi, in fin dei conti.
Come parola presa dall' inglese è invariante, perché fin qui è stata intesa in questo modo. Ma nulla vieta che lo possiamo considerare un sostantivo neutro latino a tutti gli effetti.
Cosí come medium fa al plurale "media"; come curriculum fa "curricula", forum potrebbe correttamente declinarsi in "fora".
Con questo non voglio dire che dobbiamo cambiare il vocabolario; ma semplicemente che se qualcuno mi chiedesse: "Che succede negli altri fora?", non mi straccerei le vesti per l' errore, ma piuttosto mi congratulerei con questo signore, dicendogli: "Complimenti; lei dimostra di essere davvero un profondo conoscitore della lingua."
Il vocabolo "computer" ha un percorso diverso. È a tutti gli effetti una parola inglese, coniata però a partire da un vocabolo latino, "computare": un verbo che esiste perfettamente uguale anche in italiano e da cui deriva anche "contare".
Non esiste "computer" in latino; mentre "forum" è puro latino.
Noi usiamo il termine "computer" forse per puro spirito di sudditanza culturale e tecnologica; perché potremmo utilizzare il suo omologo italiano, "computatore"; ma purtroppo siamo convinti che il termine italiano non riesca a rendere appieno la modernità tecnologica dello strumento. Consideriamo la nostra lingua troppo provinciale.
A proposito; sento dire talvolta al telefono: "Mi può fare lo spelling?". Vorrei ricordare che esiste in italiano il verbo adatto ed è "compitare", leggermente diverso da "computare".
Il fatto è che abbiamo le parole in italiano, ma dire le cose in inglese fa piú trendy.
Se qualcuno mi chiede: "che fai?", potrei rispondere: "Ah, nulla: mi sto girando i pollici". In questo modo farei una figura banale. Ma vuoi mettere se lo dico in inglese? "Faccio del thumb-twiddling". Beh, allora sarà una di quelle discipline particolari, ben codificate dagli Anglosassoni, con cui fare la mia bella invidiabile figura.
Ritornando al forum, oltre al plurale "i fora", giuro di avere per un attimo pensato anche a "le fora", analogamente ai neutri di derivazione popolare, che virano il plurale al femminile, come "le braccia", "le calcagna" o "le lenzuola"; o addirittura come le frutta, le legna e le ferramenta, divenute col tempo "la frutta", "la legna" e "la ferramenta". Qui però ci stiamo allargando troppo.
Meglio ritornare alle nostre fora.
e se non piangi, di che pianger suoli?
#2
Inviato 13 May 2010 - 14:22:28
Come non esiste in Latino Computer ?!?!
Certo che si , come verbo della 1° coniugazione
fa alla prima persona singolare
del presente congiuntivo passivo
esattamente Computer !
Computer
Computeris
Computetur
Computemur
Computemini
Computentur
#3
Inviato 13 May 2010 - 14:34:24
Un computer, dal latino computare (calcolare) attraverso l'inglese, to compute (calcolare), in italiano calcolatore o elaboratore, è un dispositivo fisico che implementa il funzionamento di una macchina di Turing.
MEMENTO AUDERE SEMPER
#4
Inviato 13 May 2010 - 16:07:22
Rick, su 13-May-2010 16:22, dice:
Come non esiste in Latino Computer ?!?!
Certo che si , come verbo della 1° coniugazione
fa alla prima persona singolare
del presente congiuntivo passivo
esattamente Computer !
Computer
Computeris
Computetur
Computemur
Computemini
Computentur
Certo che si , come verbo della 1° coniugazione
fa alla prima persona singolare
del presente congiuntivo passivo
esattamente Computer !
Computer
Computeris
Computetur
Computemur
Computemini
Computentur
Bravo Rick! Questa mi era sfuggita. Computer esiste in latino!
Il suo significato è: "che io sia calcolato", o "perché io sia tenuto in conto", ecc.
Questo significa una sola cosa. Sarà pure difficile a credersi, ma anch' io commetto degli errori, alla stessa stregua di tutti quanti voi, comuni mortali...
A parte gli scherzi, è da notare quanto il latino risulti essere la lingua che piú di tutte ha il dono della sintesi: con una sola parola rende un preciso significato, che necessita invece di tante parole in italiano o in altre lingue.
e se non piangi, di che pianger suoli?
#6
Inviato 13 May 2010 - 16:33:57
Rudy, su 13-May-2010 13:13, dice:
semplicemente che se qualcuno mi chiedesse: "Che succede negli altri fora?", non mi straccerei le vesti per l' errore, ma piuttosto mi congratulerei con questo signore, dicendogli: "Complimenti; lei dimostra di essere davvero un profondo conoscitore della lingua."
Mah...!!! Io invece la vedo una presunzione di saccenza non richiesta...
che per me e' assai piu' grave dell'errore...
.
#7
Inviato 14 May 2010 - 10:10:18
Rudy, su 13-May-2010 14:13, dice:
Il vocabolo "computer" ha un percorso diverso. È a tutti gli effetti una parola inglese, coniata però a partire da un vocabolo latino, "computare": un verbo che esiste perfettamente uguale anche in italiano e da cui deriva anche "contare".
Kivulumi
#10
Inviato 14 May 2010 - 14:01:07
XCXC, su 13-May-2010 18:33, dice:
Mah...!!! Io invece la vedo una presunzione di saccenza non richiesta...
che per me e' assai piu' grave dell'errore...
che per me e' assai piu' grave dell'errore...
È una questione di opinioni.
La lingua è uno strumento importantissimo: serve per comunicare.
C' è chi adopera questo strumento per il suo scopo precipuo; cioè per comunicare e basta: non ha tempo da perdere in fronzoli. Queste persone cercano la semplificazione, la standardizzazione, lo snellimento delle procedure. Ma questo provoca anche l' impoverimento della lingua.
C' è però anche chi ama lo strumento in sé, ne apprezza tutte le sfaccettature, vuole cogliere la bellezza delle diversità; la ricchezza dei particolari e delle varianti.
Anche l' automobile e la motocicletta sono strumenti, che servono per spostarsi. Chi le usa solo a questo scopo si nota da lontano: di solito tiene lo strumento in uno stato alquanto trasandato. Invece moltissimi Italiani amano la loro auto o la moto, anche piú della propria compagna. Passano ore a lucidarle, ad ammirarne ogni minima curva, ogni cromatura. Il piú delle volte questi cercano di personalizzare la propria auto, di aggiungere qualche particolarità; insomma di attribuire un' anima al loro oggetto di culto. Potremmo definirli gli adoratori dell' automobile; oppure i saccenti dell' auto; dipende dal punto di vista. Se ci parli insieme te ne rendi conto.
Non vorrei dilungarmi tanto su questo argomento, perché non fa parte delle piccole cose pratiche ed utili. Ma può essere significativo di come le situazioni possono evolvere nelle varie lingue.
Spinto dalla curiosità, in questi giorni ho approfondito l' argomento "forum"; ed ecco cosa ho trovato.
Se consulti wikipedia alla voce "forum (internet)"
http://it.wikipedia....orum_(Internet)
ti accorgerai come la prima informazione che si affretta a fornirti è che il suo plurale latino è fora.
Vabbè, dirai, wikipedia è fatta da chiunque voglia scrivere, sugli argomenti piú disparati. Anch' io qualche volta ho inserito delle precisazioni in wikipedia. Ciascuno in quello spazio si può improvvisare professore.
Ma vediamo cosa dice il New Oxford American Dictionary alla voce forum?
fo•rum |ˈfôrəm|
noun ( pl. fo•rums )
1 a place, meeting, or medium where ideas and views on a particular issue can be exchanged : it will be a forum for consumers to exchange their views on medical research.
2 a court or tribunal.
3 ( pl. fo•ra |ˈfôrə|) (in an ancient Roman city) a public square or marketplace used for judicial and other business.
ORIGIN late Middle English (sense 3) : from Latin, literally ‘what is out of doors,’ originally denoting an enclosure surrounding a house; related to fores ‘(outside) door.’ Sense 1 dates from the mid 18th cent.
Ci dice che in inglese il plurale di forum è forums; ma se lo intendiamo come il foro in un' antica città romana, il suo plurale "in inglese" è fora.
Allora la corretta traduzione in inglese di "Via dei Fori Imperiali" a Roma è: "The Imperial Fora Street".
Quindi non sono soltanto io ad averlo pensato.
Se tu vai a visionare dei dizionari inglesi di qualche decennio fa, troverai che "medium" faceva al plurale "mediums". Allora però i puristi della lingua, i pignoli, o saccenti, come tu dici, cominciarono ad obbiettare che "medium" era stato adottato in inglese prendendolo paro paro dal latino; quindi, a rigore, il suo plurale avrebbe dovuto essere media.
Piano piano, per non sembrare pressappochisti, tutti cominciarono ad adeguarsi. Fino a che oggi trovi il plurale "media", seguito, come seconda opzione da quello meno corretto "mediums".
La stessa cosa avvenne qualche anno dopo per il termine "curriculum" (plurale "curricula", oppure come seconda opzione "curriculums").
Noi Italiani, che ormai ci possiamo considerare una colonia culturale anglosassone, recependo pecorecciamente le variazioni, cominciammo, pure noi, ad usare media e curricula. In realtà, come presunti depositari della tradizione e della cultura latina, avremmo dovuto farlo prima ed orgogliosamente.
Ma tant' è; noi seguiamo a ruota, solo quando non se ne può fare a meno. Il concetto è che il latino sarebbe la base della nostra lingua; ma noi lo evitiamo quanto piú possibile per non sembrare provinciali. Però, se ad un certo punto gli inglesi usano il latino, vuol dire che allora anche noi non ce ne possiamo esimere.
Detto questo, ora ti preconizzo che cosa succederà nei prossimi anni riguardo al forum.
Nell' area culturale anglosassone, qualcuno comincerà ad obbiettare che il plurale latino corretto è fora. Non c' è dubbio su questo; il processo è già in atto e il plurale latino sta già nei dizionari. Quindi sempre piú persone, per non sembrare ignoranti, si convertiranno ad usare il plurale corretto; finché questa diventerà l' opzione prevalente. Alla fine, quando non potremo piú farne a meno, anche noi Italiani saremo costretti a dire "i fora". Perché questo? Perché cosí avranno deciso i Britannici.
Bella lingua quella italiana; che per decidere cosa sia piú corretto per se stessa aspetta che lo decidano gli altri!
e se non piangi, di che pianger suoli?
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