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Parliamo dei funerali…
Started By
antalena
, 12 Apr 2010 - 18:34:07
Questa discussione ha avuto 9 risposte
#1
Inviato 12 April 2010 - 18:34:07
Visto che siamo nella terra dei morti…
Parliamo dei funerali… (sperando che il mio sia ancora lontano) Alla morte di un individuo si fa la veglia funebre di 3 gg e notti, dove un via va di persone che non finisce mai, si avvicina al defunto si fa in ceno della croce, bacia la immagine sacra che e sul petto del morto e che e stata benedetta dal prete, mette qualche moneta o soldi… libera scelta, e accende una candela. Poi si siede, passa qualcuno della famiglia che li offre un bicchiere di vino, (perche noi moldavi, senza vino non esistiamo) con la seguente frase:
- Beva alla anima del povero tale…
- Che dio abbia pietà di sua anima…
Bla, bla, bla… poi tutte le vecchiette che si addormentano sulla sedia… poi si risvegliano e che ricominciano a ricordare , come camminava, come parlava…
A, come era gentile…..e ti ricordi quella volta, e quel altra… bla, bla…
Il giorno di funerale sembra di essere al mercato….
E si comincia la processione….
A chi regali il letto… dovete sapere che il letto non e solo il letto, ci sono i cuscini, gli lenzuola, la coperta… COMPLETO, perche cosi la povera anima del defunto nel altro mondo avrà un letto.
Poi c’e il tavolo…
Poi dei vestiti…
Quando si finisci con i regali, arriva il momento del COLAC, ai 4 che portano la bara ci va di solito il colac grande con qualcosa che deve coprire le spale, e di solito e una coperta, poi ci sono 2 che portano il coperchio… anche loro… poi i nipoti che devono portare le corone dei fiori, e alla corona ci va legato il fazzoletto con un po di monetine legate nel fazzoletto…
….. finito tutto ciò si parte per andare in chiesa….
Alla prossima
Kivulumi
#2
Inviato 13 April 2010 - 10:39:26
Chiedo scusa a chi e piu aggiornato di me, non sono stata una assidua frequentatrici di funerali… Al quello che ..,. mi ha toccato piu da vicino ero un pò come nel “bruto sogno”... ricordo poco…
Partiamo …
Si parte per andare in chiesa, il morto viene caricato sul cassone del camion, prima pero addobbato a dovere, con i migliori tapprti che si ha, guai sfigurare davanti alla gente…
- Hai visto ha messo alla testa il tappeto che stava in sala…
- Si … Bello quel tappeto, l’abbiamo presso insieme con i tiket… c’e lo uguale anche io in camera. Ma il mio e per terra perche imi sono comprata uno nuovo.
- Ecco, ecco, stano portandolo fuori, la vedova, la vedova la vedi?
- Si si, sta parlando con il prete
- Adesso!? Non c’e un'altra persona che puo pensare al prete, lei dovrebbe (sa-l bociasca) piangere…
... e la processione, tra le critiche e pettegolezzi si avvia, per strada ci si ferma variate volte, (non ricordo bene il motivo, probabilmente per ricordare le cadute di Gesu) e ogni volta il prete dice qualcosa che nessuno ascolta.
S’arriva in chiesa… chi e dentro che prega, chi di fuori che fuma, chi si domanda a chi andrà la casa, a chi i mobili….
Ricordo che in chiesa si accendono tante candele e si sistemano intorno alla barra che da una luce cosi spettrale al defunto… Il prete che recita, il coro che canta, qualcuno che piange…
Si parte per andare al cimitero…
- Of, Ioane de ce mai lasat, unde te duci Ioane ca acolo e frig shi intuneric….
- O, Ivano perche mi hai lasciata, dove vai Ivano che li dove vai e freddo e buio….
E tutto ciò tra le lacrime e con un certo lato musicale… guai senza “bocet” chi non piange non e dispiaciuto per il fato che il defunto e venuto a mancare.
Alla uscita del morto dalla chiesa suonano le campane, con un suono specifico che va a segnalare i ultimo camino, da noi come in tutto il mondo le campane suonano in modo diverso in base alla occorrenza. Ecco! Quel suono e come un risveglio delle donne del paese, che come lo sentono, abbandonano le zappe (se è la stagione calda) nel orto, una lavata sul viso e le mani tolto il grembiule:
- Zina!! Zin, hai sentito le campane? Vieni anche tu?
- Si, aspettami che mi sto cambiando.
E le due compare con il passo spedito come se avessi anche loro la morte alle calcagna, e non sentono neanche i mariti che li domandano dove vanno, con le tasche piene di semi di girasole saltati in padella, (perche dovete sapere che anche i semi di girasole sono come il vino in MD, non mancano mai) vano alle porte del cimitero dove e gia pieno di gente. Comincia la ricerca della prima fila per vedere meglio, come fossi alla prima alla Scala di Milano i giornalisti.
Ma l’arrivo del piu felice.. alla prossima.
Kivulumi
#3
Inviato 14 April 2010 - 15:04:38
Andiamo avanti.
Ho dimenticato di dirvi che sul camion vicino al defunto salgono anche i piu stretti parenti, o magari quelli che non possono camminare a lungo.
Arrivati al cimitero, calano la barra su un apposito portantino, agli 4 estremità si mete il colac, e la barra viene portata alla fossa. Li viene messa per terra, dove dal piu lontano parente o chi ha voglia e il piacere, da l’addio al morto. Alla fine il prete dice la sua preghiera, versa da una bottiglietta dell’acqua santa insieme ad un po di olio (?) penso, sul fondo della fossa formando la forma di una croce, alla bottiglietta e legato del basilico secco.
La barra viene chiusa, calata nella tomba, dove si butano anche dei oggetti cari al morto, (non tutti lo fanno) fiori, il segno della croce di nuovo con l’acqua santa. Ognuno una manciata di terra.. e poi tutti si avviano verso la casa del chi non c’e piu, o in un posto dove e allestita una tavola dove si mangia e beve alla anima del defunto.
Speso si finisce con ubriachi che litigano, o con chi ricorda i tempi passati e si muoia dalle risate.
Tre giorno dopo si invita chi si desidera, ad un'altra tavolata alla memoria del anima del defunto, poi i 40 giorni idem, 1 anno.
Poi ci sarebbero tutti i contorni della morte….
I detti, le credenze.
Ci sono delle vecchiette chi non si fanno sfuggire nessun funerale, sono li sempre a curare che nessuno orti via la corda che lega i piedi del morto/a, perche con quella corda le streghe locali legano i matrimoni alle persone, e se hai il matrimonio legato non ti sposerai mai, se no, devi andare dalle streghe a fartelo slegare.
L’acqua con la quale viene lavato il morto… se la versi davanti al cancello dei nemici avrà solo sfortuna..
Infatti se vai da una cartomante in MD, stai sicuro/a che qualcosa ti trova di sicuro.
Kivulumi
#4
Inviato 14 April 2010 - 15:22:41
Un piccolo contributo alla discussione, ne approfitto, non voglio lasciarmi sfuggire la rara occasione, si parla di Moldova.
IL FUNERALE DI VIOREL
Viorel muore in un caldo pomeriggio d’estate. La moglie Florica lo trova nell’orto seduto sotto un albero di mele. Forse Viorel, colto da malore, si era seduto per riposarsi. Verso sera la moglie, non vedendolo tornare, va a cercarlo e lo trova tranquillamente seduto sotto l’albero di mele con la testa reclinata da una parte, le braccia abbandonate lungo i fianchi e le mani aperte in segno di resa, come se effettivamente riposasse. Florica lo scuote ripetutamente, lo chiama più volte, alla fine capisce, caccia un urlo disperato e corre a chiamare i vicini. La notizia si sparge in un baleno. Viene poi chiamato un medico che ne certifica la morte.
Se n’era andato Viorel, in quel caldo pomeriggio d’estate, in silenzio, senza tanto clamore, modestamente come aveva sempre vissuto.
La salma fu composta in casa, qualcuno annunciò la morte di Viorel alla chiesa del villaggio per far suonare le campane. Florica avvisò tutti i parenti vicini e lontani.
Secondo l’uso e la tradizione, il corpo fu lavato e spogliato dei suoi abiti vecchi da lavoro e gli furono fatti indossare abiti nuovi che la previdente Florica aveva tenuto da parte per questa evenienza. Poi fu adagiato sul letto, con i piedi orientati verso la porta.
Ed è a questo punto che per parenti ed amici assieme alla vedova, comincia un lungo cammino doloroso che li accompagnerà per giorni, mesi, ed anni, per rispettare una vecchia tradizione e che porterà soprattutto la sventurata Florica, che è ormai sola, ad indebitarsi fino al collo.
E’ la storia di Florica e del suo rovinoso percorso dopo la morte del marito, che è anche la storia di tanti, di tutti coloro che in Moldova vengono colpiti da un lutto familiare così stretto.
Il percorso di Florica comincia dal momento in cui la salma del povero Viorel lavata e vestita è adagiata sul letto di casa, con i parenti ed amici che, secondo tradizione, bussano alla porta con una candela accesa. Ognuno porterà qualcosa da mangiare: carne, riso, pane, vino. Inizia così la preparazione del solenne pranzo che seguirà la sepoltura: un compito questo, riservato esclusivamente ai parenti ed agli amici, ma non alla vedova.
Florica intanto viene confortata da tutti, le parlano di Viorel, di come era buono e saggio, di come era amato e stimato. La notte trascorre con la veglia del morto che non può essere lasciato solo neanche un istante.
L’indomani mattina, il secondo giorno, viene lavato il volto del morto un’altra volta mentre fervono i preparativi del grande pranzo. La sera viene il “dascal”, l’aiutante del prete, che recita le preghiere di rito insieme a tutti i parenti ed amici.
Il mattino del terzo giorno viene il prete, la salma viene portata fuori di casa e si prepara una grande tavola con tutto quello che è stato cucinato, con piatti e suppellettili ed i bicchieri vengono riempiti di buon vino. Vicino all’uscio di casa vengono esposte le “ pomenile “, un cuscino e una coperta.
Il corteo funebre si avvia quindi verso la chiesa, lungo il tragitto si distribuisce a tutti gli amici che si incontrano la “ pomana “, piccoli doni per ricordare il morto: un fazzoletto, un asciugamano, un piatto con una candela accesa.
Arrivati in chiesa si adagia la bara aperta con i piedi orientati verso l’uscita, il pope ( prete ) officia la messa funebre, benedice e saluta tutti i presenti. Alla fine del rito, il corteo funebre si avvia verso il cimitero per la tumulazione, viene chiusa la bara e poi sepolta sotto un cumulo di terra.
Dopo la sepoltura tutti tornano a casa del morto dove li aspetta la grande tavola imbandita precedentemente con ogni ben di Dio, sarmale, zakuski, carne, verdure: un pranzo ricco e abbondante. Il pope benedice la tavola e tutti bevono e mangiano con grande appetito.
Alla fine del pranzo, il pope recita le preghiere di ringraziamento ed a tutti i presenti viene distribuita la “ pomana “: un “ colacei “ ( pane a forma di tarallo ), un piccolo tovagliolo, una tazza ed un piatto con una candela accesa.
Il giorno dopo il grande pranzo e per tre giorni a seguire, i parenti si recano al cimitero e la “pomana”, con biscotti, dolci, vino, viene elargita a tutti, a chiunque si trovi presente.
Dopo nove giorni, sempre a carico dei parenti, un altro grande pranzo, la “ masa de pomenire “. Sulla tavola non mancherà le “sarmale”, il tipico piatto moldavo. Tutti mangiano e bevono ricordando il morto e nuovamente a tutti viene rinnovata la “pomana”, sempre con il pane, il tovagliolo e il piatto con la candela.
Il quarantesimo giorno dalla morte segna un passaggio importante della tradizione moldava, c’è il rito “ridicare la biserica”: i parenti del defunto si recano in chiesa con tre taralli di pane, la “coliva”, un dolce fatto con il grano, le sarmale calde ed una brocca di vino. A casa si prepara un’altra “masa de pomenire”, un altro grande pranzo con la solita “pomana”, ma questa volta viene invitato anche chi ha provveduto alla sepoltura.
Questo rito, sempre uguale, si ripeterà ancora dopo un anno dalla morte, dopo due anni e dopo sette anni.
La vedova Florica, da brava moldava rispettosa delle usanze e tradizioni, dopo quaranta giorni dalla scomparsa del suo Viorel, sarà ridotta ormai sul lastrico per le spese considerevoli sopportate, per le varie “pomane” e “ masa de pomenire” e si vedrà costretta, poverina, a chiedere soldi in prestito dopo aver esaurito i suoi modesti risparmi.
Piangerà sconsolata Florica, non tanto per la perdita del marito che, a pensarci bene, in vita non le aveva dato così tanti pensieri come da morto, si dispererà, ormai piena di debiti, sola e senza Viorel non saprà come tirare avanti ed alla fine penserà alla morte come una liberazione.
Una liberazione per lei forse ma non per i suoi parenti, costretti anche loro a ripercorrere anche per lei il noto cerimoniale…un giorno dalla morte…due giorni dalla morte…le pomane…la masa de pomenire…etc…etc.
Per questo e per altro ancora, Florica giungerà alla conclusione che, tutto sommato, è molto più facile vivere che…morire.
#5
Inviato 14 April 2010 - 15:45:59
Sei stato molto piu bravo di me a descrivere certe tradizioni, si, ci sono delle famiglie che si indebitano...
Ecco perche non sono mai stata d'accordo con tutto ciò
E quando delle vedove, dico vedove perche e piu di noi donne, sognano il defunto in certe circostanze... c'e sempre pronta la vicina o la compare a dire:
- A si, l'hai sognato cosi o cosa... sta chiedendoti di farli qualche ”pomana”... Vai dal prete e pagali 40 “slujbe”.
Oddio... soldi... soldi... paga.... paga. Fa niente se hai dei figli che poi per 1 anno o di piu mangeranno panne e cipolle, importante che il morto al quale non le ne frega piu niente, abbia la sua "pomana".
E poi la cosa che mi piace, e che sono loro stessi a dire anche che, chi e morto e ora felice, perche non ha piu i problemi che aveva in vita.
N.B. ...del fatto che anche al mattino le si lava la faccia e le mani al morto, adesso che ci penso, si, mi ricordo.
Kivulumi
#6
Inviato 14 April 2010 - 17:21:10
ma pke il defunto non viene ma lasciato da solo ?
e poi pke si lava la faccia del defunto?
MEMENTO AUDERE SEMPER
#7
Inviato 14 April 2010 - 17:39:20
complicato vivere in Moldova eh!
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#9
Inviato 15 April 2010 - 14:37:58
liliana, su 14-Apr-2010 19:21, dice:
ma pke il defunto non viene ma lasciato da solo ?
e poi pke si lava la faccia del defunto?
e poi pke si lava la faccia del defunto?
Cand se spune loa noi ca i-au legat cununia...
…perche le si lava la faccia? Non so di preciso, ma penso per il fatto che e ancora sulla terra.
Kivulumi
#10
Inviato 15 April 2010 - 14:41:35
CRISTY, su 14-Apr-2010 19:43, dice:
Oddio...rabbrividisco quando leggo passo per passo i vostri racconti.
Non sapevo tante cose...complimenti Antalena, hai una buona memoria
...come fai a sapere tutto dei nostri funerali?
Non sapevo tante cose...complimenti Antalena, hai una buona memoria
...come fai a sapere tutto dei nostri funerali?
Mi piacerebbe non essere cosi... ma purtroppo.
Ecco ...
L'unico vantaggio era a scuola, se dimenticavo di imparare la poesia... nella pausa...
Kivulumi
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