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Chi pensa che D'Alema sia un fesso alzi la mano con noi


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Questa discussione ha avuto 4 risposte

#1 Carlo

Carlo

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Inviato 26 January 2010 - 11:05:57


Il re della sinistra italiana e' nudo. Oggi possiamo dirlo senza pudori e remore, e festeggiamo la sua caduta dal trono. Magari in futuro avra' vie intitolate come "grande statista", ma prima che passi alla storia valutiamo la cronaca

25 gennaio 2010 -

Sono anni che sento la stessa tiritera: "D'Alema e' intelligente". E quindi gli si perdona tutto. La guerra in Kossovo, il governo con l'eversore di Gladio Cossiga, gli inciuci bicamerali, le scalate alle banche, l'irreversibile disgregazione di quel poco di sinistra rimasta nel paese. "Si vabbe', ma non puoi negare che e' molto intelligente".

E invece io provo a negarlo facendo un veloce bilancio delle primarie pugliesi appena concluse: la corteggiatissima UDC ringalluzzita al punto da voler giocare all'ago della Bilancia come faceva il vecchio PSI di Craxi, un PD gia' debole ancora piu' indebolito dalla sconfitta del suo candidato, un segretario del piu' grande partito di pseudo-opposizione che esce da questo gioco al massacro con l'immagine pubblica di burattino al servizio degli apparati, energie sprecate per lotte intestine tra "uomini di potere" e "uomini di popolo", l'elettorato PD schifato dalla sua dirigenza al punto da votare in massa il candidato di un altro partito. C'era davvero bisogno di tutto questo?

Dall'altra parte della barricata, meno democratici ma sicuramente piu' efficienti e svegli, bastano tre righe molto secche per dare il via alla competizione regionale: "i Coordinatori Nazionali del Pdl, sentito il Presidente Silvio Berlusconi, d'intesa con il Coordinamento Regionale della Puglia e con il Ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, hanno designato Rocco Palese quale candidato per la Presidenza della Regione Puglia, invitando tutte le altre forze politiche alternative alla sinistra a convergere unitariamente sulla sua candidatura". Punto e basta, e non perdiamo tempo giocando a fare i democratici: abbiamo il potere e lo esercitiamo, che la base rompicazzo e i partitini megalomani si adeguino.

Passando dalla vera destra alla finta sinistra, che cosa avrebbe fatto un politico DAVVERO intelligente in questa situazione? Secondo me avrebbe dato il suo appoggio al candidato esterno acclamato a furor di popolo, facendo la figura del signore ed evitando di perdere tempo sfidandolo alle primarie con un candidato gia' battuto in passato. Ma purtroppo ognuno ha la sinistra che si merita, e questa esperienza di primarie se non alto e' servita ad insegnarci che Massimo D'Alema in realta' e' il piu' grande cretino nella storia della sinistra italiana. Ma dategli tempo, la memoria italica e' sempre piu' corta, e tra qualche anno sara' anche lui un "grande statista" con le sue belle targhe in marmo per le vie dei centri storici.

Ma qui e ora non possiamo piu' negare che D'Alema e' un cretino, un fessacchiotto, un tafazzi di quart'ordine, un delirante autolesionista, un rimbecillito circondato da piccoli fans che lo illudono di essere un genio. Un uomo talmente stupido da aver convinto con la sua retorica da quattro soldi anche mia madre: "si', sono contenta per le primarie, ma poi se perdiamo le regionali?".

Mio padre non si fa sedurre da questi ragionamenti, e mette subito le cose in chiaro: se la coalizione di sinistra perdera' le regionali pugliesi, la colpa sara' del PD che ha remato contro sin dall'inizio, dell'UDC che si porta via il pallone se non la metti a giocare in attacco, della mafia che dirottera' altrove i voti dati in dote a certi partiti piu' "amici" di altri, dell'elettorato addestrato al televoto, dei dipietristi che rivelano la loro inconfessabile natura destrorsa quando si tratta di fare scelte chiare tra il PD e un comunista gay, e di tutti quelli che crederanno in un modello di sviluppo regionale dove l'acqua regalata ai privati sara' inquinata dalla diossina finanziata con sussidi pubblici. Prendetevela con tutti ma non con chi sogna una politica pulita e ha scelto candidato piu' presentabile anche se meno favorito.

Per dirlo in due parole: se la sinistra perdera' le regionali, la colpa sara' di quel coglionazzo di Massimo D'Alema. E che non provi a scaricare il barile su nessun altro.

Ulisse Acquaviva




#2 giemme74

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Inviato 26 January 2010 - 11:22:11


Ulisseeeee... datti all'ippica !!! :24:



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#3 Carlo

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Inviato 26 January 2010 - 11:28:46


Le regionali del PD

Allega immagini

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#4 Carlo

Carlo

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    Medaglie



Inviato 28 January 2010 - 19:37:19


Due parole su D'Alema
27 gennaio 2010 - Emiliano Sabadello (filosofo, scrittore, informatico.)
Fonte: www.emilianosabadello.com

“Consider This” (REM).
“Considerate se questo è un uomo” (Primo Levi).
Considerate che più di due parole D’Alema non meriterebbe e se ne dovessimo dire di più, lo faremmo soltanto per noi stessi, per non atrofizzare tutte le nostre facoltà dietro ad un personaggio della televisione. Un personaggio che da tutti, in ogni trasmissione, da ogni parte politica, “in ògni dòve” (Maurizio Crozza, Candido Cannavò), è magnificato come intelligente, quasi inebriandosi soltanto del connubio tra la parola e il personaggio, figuriamoci del resto. E pensare che questo stesso destino è toccato a uno che in due stiamo sempre stretti: ferrara, ma non la città. Taccio qui di ferrara per una strana forma di carità cristiana, ma soprattutto perché nel mio discorso lui non c’entra, tanto ormai ci ha fatto l’abitudine. Per farci entrare ferrara ci vorrebbe uno di quei discorsi onnicomprensivi di D’Alema, con la porta larga, perché più si acchiappa e meglio è.
L’intelligenza dicevamo. La questione non è difficile. Dobbiamo soltanto accordarci sulla valenza di questa parola (già qui sorgerebbe un piccolo problema: D’Alema, da buon borghese, preferirebbe parlare di valore, ma noi facciamo finta di nulla). Aprendo il dizionario troviamo molti significati, ma uno in particolare catturerà la nostra attenzione, tra poco, tra pochissimo anzi; prima, siccome scriviamo noi e facciamo quel che c***o ci pare, riassumiamo e reinterpretiamo in maniera generale ciò che è l’intelligenza. Bene, l’intelligenza è sempre qualcosa di commisurato alla realtà, a metà tra lo spirituale e il pratico. Ha due partenze e un solo arrivo. Parte dal momento reale della vita, parte dalla facoltà di interpretare dell’uomo e arriva all’argine che c’è di fronte alla marea montante. In questo senso D’Alema non è intelligente. Ma state tranquilli, lo è in un altro senso, in quello del vocabolario di cui si diceva poc’anzi. Leggiamo. “Accordo d’intenti, spec. di natura privata o addirittura segreta: operare d’intelligenza con qualcuno; intelligenza col nemico” (Devoto-Oli). Adesso sì che ci siamo. La sua storia lo svela in tutto il suo furgone (fulgore, in realtà, ma anch’io devo divertirmi…): D’Alema è intelligente! Papparapappappà!
Facciamo un piccolo esempio a mo’ di illustrazione. C’è un acquario con dentro due pesci, combattivi peraltro. La mano dell’uomo, sempre un deus ex machina rispetto alla vita dell’acquario, inserisce un terzo pesce, il più intelligente di tutti, il pesce palla.
Il pesce palla è veramente una spanna sopra agli altri, anche se normalmente non lo dà a vedere. Il pesce palla è talmente intelligente che può volontariamente non riprendersi più dallo shock, terribile, del passaggio dal mare all’acquario. Può lasciarsi morire di fame e può fare comunella con gli altri pesci per organizzare segretamente un suicidio di massa. Però, così facendo, la sua intelligenza non sarebbe commisurata alla realtà, perché rinuncerebbe a combattere per la vita, non riempiendola fino alla fine.
Certo, dite voi, il pesce palla si trova sotto al mare, mentre D’Alema si trova nella sua barca sopra il mare…ma i due sono in ogni caso complementari. È come essere un grande calciatore e non vincere mai un c***o!
A proposito della barca, sempre da buon borghese, il nostro eroe romantico, l’esteta, si fa possedere da lei: il prodotto diviene il produttore! Questo rapporto è talmente vero che si vocifera che il cognome D’Alema sia in realtà un matronimico, un po’ come i russi, ma rivoltati, derivato dal nome della barca. Quindi, scomponendo e ricomponendo il nome abbiamo Massimo Di Alema. Poverino! Massimino non è neanche di se stesso, ma è di una con un nome improbabile, difatti è una barca, che qualche maligno ha insinuato essere una culona!
Sarà vero?
Qualsiasi risposta si darà al significato di queste 2 parole su D’Alema, la questione avrà sempre a che fare con il tempo. Il tempo che stinge. La distanza tra chi dice che D’Alema è cambiato e tra chi afferma il contrario è probabilmente insanabile. Ma una cosa, a suo modo esemplare, possiamo affermarla: il tempo ha stinto D’Alema, da rosso è diventato grigio!

Tratto da Il Tempo Stinge edito da Il Rovescio editore, scaricabile gratuitamente dal blog dell'autore




#5 Carlo

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Inviato 28 January 2010 - 20:49:44


D'Alema

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