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E ADESSO SCIOPERANO ANCHE GLI IMMIGRATI A ROSARNO


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Questa discussione ha avuto 43 risposte

#1 sergio3

sergio3

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Inviato 09 January 2010 - 22:07:36


E ADESSO SCIOPERANO ANCHE GLI IMMIGRATi

La manifestazione organizzata per marzo.

Con questa iniziativa, proposta su Facebook,
intendono dimostrare che senza di loro il Paese non può andare avanti. Più integrati di così!
di SIMONE GIRARDIN

Uno sciopero degli immigrati
sul modello dell’ iniziativa “24 ore senza di noi” lanciata dalle comunità straniere in Francia
per il prossimo mese di marzo.
Perchè la proposta di mobilitazione, sta ormai facendo il giro del web anche a casa nostra. Pubblicizzata nei siti (facebook su tutti) e tramite il passaparola, le comunità straniere in
Italia si preparano a uno sciopero di massa.
Obiettivo: dimostrare che senza di loro il nostro Paese si ferma.
Il senso della sfida è tutto qui: cosa accadrebbe se il primo marzo, giorno
in cui è stato indetto lo sciopero, i lavoratori extracomunitari si astenessero
tutti assieme dal lavorare?


IL MOVIMENTO È STATO ISPIRATO DA UN'ANALOGA INIZIATIVA FRANCESE
1° marzo, lo sciopero degli immigrati
Tam tam in Rete, su Facebook nato un gruppo con 11mila iscritti. Calderoli: escludo che a farlo saranno i regolari


MILANO -
Cosa succederebbe se i quattro milioni e mezzo di immigrati che vivono in Italia decidessero di incrociare le braccia per un giorno? E se a sostenere la loro azione ci fossero anche i milioni di italiani stanchi del razzismo? La domanda nasce del movimento e non è astratta: su internet c'è un gran fermento per l'organizzazione di quello che viene chiamato lo sciopero degli immigrati e che si terrà appunto il 1° marzo. Un'iniziativa di cui mostrano, casomai  ce ne fosse bisogno, l'attualità.
- Sarà, spiegano gli organizzatori, una manifestazione per far capire all'opinione pubblica italiana quanto sia determinante l'apporto dei migranti alla tenuta e al funzionamento della nostra società. Il movimento - che riunisce «italiani, stranieri, seconde generazioni e chiunque condivida il rifiuto del razzismo e delle discriminazioni verso i più deboli» - si ispira a un omologo gruppo francese, La journée sans immigrés: 24h sans nous, che sta organizzando un identico sciopero degli immigrati nella stessa data. Il colore scelto è il giallo (già usato in altre manifestazioni contro il razzismo), con l'invito a indossare braccialetti o nastri, la testimonial è Mafalda, nel logo del movimento ci sono i volti di otto persone di colore. In diverse città - Genova, Milano, Bologna, Roma, Napoli, Palermo e altre - sono nati dei comitati organizzativi i cui riferimenti sono pubblicati sul blog. Anche il tam tam su internet sta andando forte: su Facebook è nato a fine novembre il gruppo "Primo marzo 2010 sciopero degli stranieri", che conta già più di 11mila iscritti.
09 gennaio 2010 --  Corriere della Sera  --

***********************************************
????????????? commenti ??  come giudicate il comportamento di Rosarno ??



Io non mi sento italiano, voglio resistere e insorgere


#2 Rosa

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Inviato 09 January 2010 - 22:53:24


Visualizza messaggiosergio3, su 9-Jan-2010 23:07, dice:

E ADESSO SCIOPERANO ANCHE GLI IMMIGRATi
***********************************************
????????????? commenti ??  come giudicate il comportamento di Rosarno ??
la mia opinione??
credo che sotto sotto queste cose (che non finiranno qui) sono "un po" (per non esagerare) provocate, perche' l'UE possa dire un giorno: "l'italia non rispetta i diritti dell'uomo, o insomma, degli immigrati, e siccome i governi non sanno farlo prenderemmo noi queste iniziative". A questo punto, cosa puo' fare il governo italiano (o altri) se non... sottomettersi?? emoticons_tristi_08_1_.gif



Connettere internet cuore e cervello prima di scrivere!! (Franangy)

#3 Ambasada.it

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Inviato 10 January 2010 - 02:07:07


Visualizza messaggiosergio3, su 9-Jan-2010 22:07, dice:

????????????? commenti ??  come giudicate il comportamento di Rosarno ??

http://ambasada.it/i...o...ost&p=63068



.


#4 sergio3

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Inviato 10 January 2010 - 09:23:34


Accidenti, non mi ricordavo più, e per fortuna avevo anche scritto--ho cercato, ma la mia attenzione era rivolta ai "moti di Rosarno"-- chiedo scusa.



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#5 sergio3

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Inviato 10 January 2010 - 09:29:37


Visualizza messaggioRosa, su 9-Jan-2010 22:53, dice:

la mia opinione??
credo che sotto sotto queste cose (che non finiranno qui) sono "un po" (per non esagerare) provocate, perche' l'UE possa dire un giorno: "l'italia non rispetta i diritti dell'uomo, o insomma, degli immigrati, e siccome i governi non sanno farlo prenderemmo noi queste iniziative". A questo punto, cosa puo' fare il governo italiano (o altri) se non... sottomettersi?? Allegato attachment

Brava !!! così le regole saranno più dure- La legge Bossi-Bossi rispecchia le norme europee e non quella di certe organizzazioni pseudo europee, buoniste di sinistra.



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#6 sergio3

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Inviato 10 January 2010 - 10:17:16


Da "il Giorno"

Rosarno, è "caccia al nero"
La 'ndrangheta dietro il caos
Sul web: sciopero immigrati
Ferito un extracomunitario. Dopo la guerriglia urbana fra clandestini e cittadini, centinaia di stranieri trasferiti nei Cpt. Gli agricoltori: "Per le arance? Ci affideremo a bulgari e ucraini". E Zaia lancia l'"etichetta etica". Appello di Napolitano: "Basta violenze". La notizia fa il giro del mondo

Rosarno, è subito polemicaMaroni: "Colpa della clandestinità"

Rosarno (Reggio Calabria) 9 gennaio 2010 - Un immigrato è stato ferito a colpi di fucile  mentre stava per raggiungere la stazione. L’uomo, a quanto si apprende, si sarebbe allontanato dall’area dell’Opera Sila, a Rosarno, dove si trovano numerosi immigrati. E’ stato trasportato in ospedale.

L’espisodio è avvenuto nelle vicinanze dell’Opera Sila, a Rosarno, è stato poi soccorso a Gioia Tauro. L’uomo sarebbe stato colpito da due persone che erano a bordo di un motorino e sarebbe stato ferito alle gambe e a un braccio.  

E ci sono state anche altre aggressioni: “Alcuni di noi sono stati aggrediti vicino alla cartiera con bastoni e mazze”, ha denunciato uno degli immigrati presenti davanti all’ex ‘Opera Sila’. Il fatto, sul quale stanno procedendo i carabinieri, sarebbe avvenuto nella zona industriale di Rosarno.



LA MANO DELLE COSCHE - Le cosche della ‘ndrangheta potrebbero avere deciso di 'cavalcare' la protesta scoppiata a Rosarno, prima da parte degli immigrati, poi degli abitanti, per fini che sono ancora tutti da chiarire.+



Dalle indagini, finora, non sono emersi elementi tali per affermare con certezza che sia così, ma di sicuro l’ipotesi è al vaglio degli investigatori che intendono chiarire perché un fatto apparentemente casuale e privo di gravi conseguenze, come i due immigrati feriti da un fucile a pallini per un "motivo banale", possa avere provocato una reazione tanto violenta, alimentata, poi, dalla contro-reazione di alcuni abitanti di Rosarno. Una violenza, poi, scoppiata proprio nel giorno in cui, a Reggio Calabria, i ministri Roberto Maroni ed Angelino Alfano, annunciavano nuove misure contro la ‘ndrangheta dopo la bomba esplosa alla Procura generale.



L’inchiesta è coordinata dal procuratore della Repubblica di Palmi, Giuseppe Creazzo, che però ci va cauto. Tuttavia ammette che "allo stato ogni ipotesi è plausibile. Dobbiamo condurre indagini accurate per stabilire le responsabilità".


Che la 'ndrangheta possa avere avuto un qualche ruolo nella vicenda, non lo esclude neanche il prefetto di Reggio Calabria, Luigi Varratta. "Non lo posso escludere - spiega - ma al momento è una valutazione che non posso fare. Certo è che è una ipotesi che sicuramente è stata presa in considerazione a livello investigativo ma adesso non possiamo dire se e’ stata concreta e realizzata".


In merito agli incidenti e alla reazione violenta di alcuni abitanti di Rosarno che sono andati in giro per il paese cercando i "neri" da sprangare o a cui sparare colpi di fucile, il Prefetto ha rimarcato che sicuramente "era gente che remava contro e che andava contro lo stesso comitato civico col quale ho avuto un confronto civile, trovando persone serene e comprensive".


NEI CPT - Dopo gli incidenti dei giorni scorsi, centinaia di stranieri sono stati trasferiti. La questura di Reggio Calabria ha fatto sapere che 428 sonostati portati nel centro di accoglienza di Crotone, 269 a Bari. Mentre continuano le operazioni nella zona di Rizziconi, vicino Rosarno.



Gli extracomunitari che hanno fatto ricorso a cure mediche, nelle strutture di Gioia Tauro, Polistena e Reggio, sono complessivamente 21. Otto di questi restano ancora ricoverati, si spiega, ma non sono da considerarsi in pericolo di vita. Nell’arco dei tre giorni di scontri sono stati feriti 14 persone italiane, 10 poliziotti e 8 carabinieri.


BULGARI E UCRAINI PER RACCOLTA MANDARINI - Una volta che gli emigrati di colore avranno lasciato Rosarno la raccolta dei mandarini e delle arance sarà affidata a bulgari e ucraini. Ma anche a marocchini e algerini. Lo assicurano diversi agricoltori che da ormai due giorni stanno tenendo i blocchi nelle strade intorno al centro della Piana di Gioia Tauro. “Solo con i neri ci sono problemi - dicono - perchè si ubriacano e vogliano vivere in case e fabbriche abbandonate”. Molti sono i coltivatori della zona che qui nei pressi hanno piccole case che danno in affitto ai braccianti. Ma chi viene dal Togo, dal Mali, dal Burkina Faso non può e non vuole pagare i 100 euro di affitto mensili e si arrangia in abitazione di fortuna. “Noi non li capiamo, a loro non va bene quello che diamo, protestano, chiedono sempre di più”.



BOLDRINI: IMMIGRATI COLPITI ANCHE CON 50 PALLINI - Laura Boldrini, portavoce Alto commissariato della Nazioni Unite per i rifugiati, è giunta a Rosarno per rendersi conto della situazione. “C’è stata una buona gestione della crisi - ha detto - e ci rendiamo conto delle difficoltà di questo territorio ma la violenza non è una giustificazione nè tanto meno un risolvere i problemi”. Poi la stessa portavoce ha continuato: “Bisogna stare molto attenti e tentare di aiutare il più possibile queste persone, alcuni di loro, ci siamo resi conto, sono stati colpiti con oltre 50 colpi di piombini, non uno o due ripeto, ma oltre 50 piombini”.



ZAIA: ETICHETTA ETICA - "Serve una etichetta etica sui prodotti agroalimentari",  dice ai microfoni di 'CNRmedia', in relazione ai fatti di Rosarno, il Ministro dell’Agricoltura Luca Zaia. "Come quando si va a compare una T-shirt si cerca con l’etichetta che certifichi che non è stata prodotta con lo sfruttamento del lavoro minorile o come quando si compra un prodotto finanziario si può chiedere la garanzia che non ci siano speculazioni sulla filiera alimentare, serve anche un’etichetta per i cibi, e penso soprattutto a quelli agricoli.
Penso che la certificazione etica sul cibo potrebbe davvero aiutare. Darebbe la possibilità ai consumatori che i prodotti che si vogliono acquistare non provengano da situazioni di sfruttamento".



FERMATO PARENTE DI UN BOSS - Resistenza, minacce e violenza a pubblico ufficiale: con queste le accuse è stato fermato Antonio Bellocco, 29 anni. Bellocco è il figlio di un parente di un capo cosca della ‘ndrangheta di un clan molto noto nella Piana di Gioia Tauro. Il provvedimento di polizia giudiziaria dovrà essere convalidato dal giudice.
Sempre nella giornata di ieri sono stati fermati altri due italiani entrambi per tentato omicidio. Avrebbero, uno alla guida di un escavatore e l’altro su un’automobile, tentato di investire degli immigrati.



FONDI PER L'EMERGENZA - Il governo ha messo a disposizione per l’emergenza Rosarno 1 milione e 900.000 di euro. Si tratta di risorse sequestrate alla ‘ndragheta ed immediatamente utilizzabili. Lo afferma Tonino Malerba, delegato regionale della Croce Rossa Italiana per la diffusione del diritto umanitario internazionale, che si trova in queste ore nell’unita’ di crisi allestita alla prefettura di Rosarno.



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Inviato 10 January 2010 - 10:23:42


Se tutto questo sarebbe successo al Nord, cosa si sarebbe detto ??

Che al Nord sono tutti razzisti, xenofobi, sporchi e cattivi.

E' successo al Sud, mai nessuno ha detto che questa gente è razzista (e lo è e non poco)-
Hanno lasciato mano libera ai cittadini di Rosarno e dintorni, e nessun arresto o fermo: perchè ???--I Sindacati cosa hanno fatto ?
Come al solito 2 pesi e due misure.
Al nord condannano chi in un comizio lancia qualche strale ai delinquenti--la' sparano piombini veri e  feriscono: tutto normale .

Italia , ma va a da' via i ciapp.



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Inviato 10 January 2010 - 14:37:32


Rosarno, troppa tolleranza con i clandestini

"A Rosarno c'è una situazione difficile come in altre realtà, perché in tutti questi anni è stata tollerata, senza fare nulla di efficace, un'immigrazione clandestina che ha alimentato da una parte la criminalità e dall'altra ha generato situazione di forte degrado". Questo e' il giudizio del Ministro dell'Interno Roberto Maroni il giorno dopo la guerriglia urbana scatenata dagli immigrati a Rosarno per protestare contro il ferimento di due connazionali.

“Il Ministro Maroni - ha commentato il capogruppo leghista alla Camera, Roberto Cota - ha raggiunto risultati senza precedenti nel contrasto alla mafia e ad ogni forma di criminalità organizzata e per questo tutte le forze politiche dovrebbero ringraziarlo. Un sereno confronto passa anche attraverso il riconoscimento dei meriti oggettivi di chi lavora nelle istituzioni - replica l'esponente del Carroccio alle opposizioni - Contrastare la clandestinità come ha fatto questo Governo - spiega Cota - vuol dire difendere la sicurezza dei cittadini, ma anche mettere in ginocchio quelle associazioni criminali che si arricchiscono grazie allo sfruttamento di queste persone”.
A Bersani che, criticando Maroni sugli incidenti di ieri sera a Rosarno, ha detto che sono frutto della Bossi-Fini, risponde il vicepresidente dei senatori della Lega Nord, Sandro Mazzatorta: ''questi incidenti - replica il senatore della Lega al leader del Pd - sono, viceversa, il frutto delle politiche di accoglienza degli immigrate fatte indiscriminatamente senza nessuna valutazione della capacita' di un territorio di poter assorbire quelle persone. Oggi - precisa Mazzatorta - abbiamo sotto gli occhi dei fenomeni che purtroppo sono sempre piu' frequenti se non si cambiano radicalmente l'impostazione e le politiche di accoglienza, valutando rigorosamente le capacita' del nostro territorio''. Mazzatorta ricorda come ''con 2 milioni di disoccupati italiani, non possiamo permetterci di accogliere altri immigrati'' e sottolinea come il ministro Maroni ''in un anno e mezzo di governo ha dimostrato di saper affrontare il tema del governo dell' immigrazione con determinatezza senza cedere a facili buonismi o pietismi tipici del centrosinistra che hanno portato invece ad avere in Italia ormai piu' di 4 milioni di immigrati, spesso senza nessuna forma di lavoro e di alloggio. Sproniamo - conclude il vicepresidente dei senatori leghisti - il ministro Maroni a proseguire in questa azione di governo rigoroso dell' immigrazione''.

Solidarietà al titolare del Viminale è stata espressa dal collega alle Politiche Agricole, Luca Zaia: "Ricordiamo che - ha affermato -, senza la politica dei respingimenti, la situazione della clandestinita' in Italia sarebbe stata molto piu' grave. Chiediamo conto, a quanti stanno in queste ore dileggiando il ministro degli Interni, di una qualche proposta concreta che non sia quella di restituire al nostro Paese la sovranità territoriale, per cui è lo Stato a decidere chi entra e chi non, chi deve essere espulso e chi non. Diciamo basta alle ipocrisie che spesso hanno solo un tornaconto elettorale, dimenticando che la piaga della clandestinità colpisce soprattutto i ceti sociali più deboli. La cittadinanza deve tornare ad essere un valore centrale - conclude Zaia - riconosciuto da tutti. Lo sto ripetendo da molti giorni, anche all'interno della coalizione di centrodestra: ci sono confini legali che non devono essere superati, ed è intollerabile il clima di ipocrisia che si respira e che va a tutto svantaggio degli italiani, di qualunque fede politica o religiosa e di qualunque colore siano. La cittadinanza innanzitutto".


(08/01/2010)



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#9 giemme74

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Inviato 10 January 2010 - 18:18:03


Visualizza messaggiosergio3, su 10-Jan-2010 10:23, dice:

Se tutto questo sarebbe successo al Nord, cosa si sarebbe detto ??

Che al Nord sono tutti razzisti, xenofobi, sporchi e cattivi.

E' successo al Sud, mai nessuno ha detto che questa gente è razzista (e lo è e non poco)-
Hanno lasciato mano libera ai cittadini di Rosarno e dintorni, e nessun arresto o fermo: perchè ???--I Sindacati cosa hanno fatto ?
Come al solito 2 pesi e due misure.
Al nord condannano chi in un comizio lancia qualche strale ai delinquenti--la' sparano piombini veri e feriscono: tutto normale .

Italia , ma va a da' via i ciapp.




quoto e aggiungo: quando gli ispettori del lavoro cominceranno a girare per le campagne del sud ??? o hanno troppa paura di venire impallinati ???



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#10 Carlo

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Inviato 10 January 2010 - 20:07:41


La Calabria non può essere letta soltanto come un’emergenza d’ordine pubblico.

Se cosi fosse sarebbe un guaio.

Occorre, insieme al contrasto della criminalità che prevede anzitutto il potenziamento delle forze dell’ordine, una strategia di sviluppo economico e sociale che al momento è inesistente.

Irrobustire la reazione civile alla ‘ndrangheta va di pari passo con il lavoro dei magistrati.

Questa è la regione più povera d’Italia e con un “Pil” e una qualità della vita tra i peggiori d’Europa.

Ciò che va tagliato è il cordone ombelicale che lega la criminalità calabrese agli apparati amministrativi e politici della cui commistione si rinviene traccia in diverse indagini e nell’utilizzazione sganciata da ogni finalità produttiva della spesa pubblica.

E' necessario fare la massima prevenzione per troncare il rapporto mafia/politica; ed è urgente che la politica sgrani gli occhi e i partiti nazionali intervengano, con la necessaria determinazione, per assicurare che nelle liste non ci siano persone vicine alle organizzazioni criminali o che con esse abbiano avuto relazioni.

In Calabria si vive una condizione drammatica dal punto di vista della sicurezza, parti del territorio sono sguarnite e richiederebbero una presenza maggiore dello Stato, in grado di garantire l’agibilità costituzionale a chi intende fare impresa, senza soggiacere a ricatti o alle tentazioni di diventare partner del malaffare, ed al cittadino che ha diritto di vivere in un ambiente libero da paure e minacce.







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