Sanatoria badanti a rischio falsi «Una su due assunta da stranieri» Corriere della Sera ... che a Cascina Gobba il fine settimana ospita il «mercato dell'Est» (pullman carichi di persone e pacchi da Romania, Bielorussia, Moldavia, Ucraina), ... |
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Sanatoria badanti a rischio falsi «Una su due assunta da stranieri» - Corriere della Sera
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Ambasada.it
, 02 Nov 2009 - 11:53:10
Questa discussione ha avuto 1 risposte
#1
Inviato 02 November 2009 - 11:53:10
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#2
Inviato 02 November 2009 - 19:17:35
Blangiardo (Ismu): la regolarizzazione ha scatenato gli arrivi di clandestini
Sanatoria badanti a rischio falsi
«Una su due assunta da stranieri»
La Cisl: gravi irregolarità nelle domande. I dubbi della polizia
MILANO - Primo indizio: «Il 40% dei datori di lavoro è straniero»; quanti potranno essere, a Milano, gli immigrati con una colf o una badante? Secondo indizio: tra le persone che hanno fatto richiesta come colf e badanti ci sono donne e «anche molti uomini». Le une e gli altri provengono da nazioni che poco se non nulla c’entrano con questi lavori domestici. La Cina, il Senegal, il Pakistan, l’Egitto. I sindacalisti della Cisl esperti di stranieri hanno cominciato l’esame, dettagliato, delle 43 mila domande tra città e provincia della regolarizzazione per colf e badanti. E i sospetti che avevano accompagnato la vigilia e il periodo (settembre) della sanatoria hanno trovato le prime conferme. Si era parlato di truffe, di falsificazioni. C’erano stati per esempio imbianchini, autisti e muratori improvvisamente risultati (grazie a datori di lavoro compiacenti oppure pagati) colf e badanti. Ora dai sindacati la stima è questa: almeno una pratica su tre (forse, più probabile, una su due), risulterà falsa e pertanto andrà annullata. «E il tanto propagandato obiettivo di sanare posizioni irregolari e combattere il lavoro nero — dice Maurizio Bove, della Cisl — non sortirà gli effetti dirompenti e da qualcuno tanto attesi». Gian Carlo Blangiardo, demografo ed esperto dell’Ismu, l’Istituto che studia la multiculturalità, sottolinea le conseguenze negative dell’«effetto richiamo».
Ogni grande manovra di regolarizzazione suscita fraintendimenti e aspettative gonfiate e sbagliate nella comunità degli immigrati. «I quali — spiega Blangiardo — chiamano amici e parenti, li esortano a venire in Italia, convinti che andrà tutto bene». Nel trafficato spazio, recintato e vigilato, che a Cascina Gobba il fine settimana ospita il «mercato dell’Est» (pullman carichi di persone e pacchi da Romania, Bielorussia, Moldavia, Ucraina), danno conferma di un aumento degli arrivi di donne, arrivi cominciati a metà settembre e proseguiti. Le donne sono in particolare ucraine. Tutte fuori tempo massimo per accedere alla sanatoria e così destinate a ingrossare il florido mercato delle clandestine. «Il processo di regolarizzazione — ricorda Blangiardo — in origine è stata un’iniziativa apprezzabile. Poi ci si è persi per strada». Generando «perplessità » nelle forze dell’ordine, come dice Mauro Guaetta, neosegretario milanese del Siulp, il sindacato di polizia col maggior numero di iscritti.
Ai poliziotti capita di fermare immigrati già controllati decine e decine di altre volte; con la differenza che adesso questi immigrati raccontano d’essere diventati «badante»; tirano fuori il cedolino che attesta la presentazione della domanda. Per chi è appunto in ballo con la sanatoria, c’è la sospensione del reato di clandestinità. E se è vero che, aggiunge il Siulp, «non viene lesa la nostra operatività», qualche problema e rallentamento nell’azione quotidiana degli agenti viene registrato. I termini per la presentazione delle pratiche sono scaduti il 30 settembre. Da lì ai prossimi mesi, gli stranieri (e i datori di lavoro) verranno convocati. Ci sarà un incontro, una verifica di persona (in Prefettura). I disonesti potrebbero essere scoperti. Forse. A Milano e provincia, il territorio in Italia in cima alla classifica delle richieste, le pratiche che andranno in porto potrebbero essere meno 25 mila. In città, le stime dicono colf e badanti clandestine sono 50 mila, certamente non meno.
Andrea Galli
02 novembre 2009
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