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DL sicurezza - modifiche per cittadinanza e rimedi


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Questa discussione ha avuto 14 risposte

#1 Amedeo

Amedeo

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Inviato 01 September 2009 - 10:49:43


Un saluto a tutti.



Come è noto il DL sicurezza ha modificato anche le modalità di acquisto (non concessione) della cittadinanza italiana per matrimonio.  



La Prefettura di Roma, con insolita rapidità ha già inviato a tutti coloro che all'8 agosto non avevano maturato i due anni (prima erano 6 mesi) di "legale residenza" (quindi dal titolo di soggiorno) in Italia dal matrimonio dei preavvisi di rigetto.



A questi preavvisi di rigetto (previsti dalla legge 241 del 1990) si può ben replicare.   In un caso da me seguito, ho adeguatamente replicato a ben n. 3 preavvisi di rigetto di una Carta di Soggiorno con il risultato che essa è stata poi concessa!!!



Mi è giunta notizia questa mattina che molti stranieri (in prevalenza moldavi!!!) che hanno ricevuto il preavviso di rigetto di cittadinanza per matrimonio si sono recati in Prefettura a Roma ed hanno ritirato la documentazione a suo tempo prodotta su sollecitazione degli uffici.

Non posso non deplorare questo atteggiamento remissivo ed invitare gli interessati ad inoltrare comunque una lettera di contestazione senza ritirare nulla.



Inserisco quì il modello ad uso di tutti come al solito, con l'avvertenza che va adattato al caso specifico e che comunque non può certo garantire un esito positivo.


Cita


Città, __ ____________ 200_ -

All’ On. Giorgio NAPOLITANO - S.P.M.
Presidente della Repubblica italiana
Palazzo del Quirinale,
00187 - ROMA

All’ On. Roberto MARONI – S.P.M.
Ministro dell'Interno
Piazzale del Viminale, 1
00184 - ROMA

Al MINISTERO DELL’INTERNO
Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione
Direzione Centrale per i Diritti Civili, la
Cittadinanza e le Minoranze - Cittadinanza
piazzale del Viminale, 1 (controllare)
00184 - ROMA

Alla PREFETTURA DI ______________
a.c.a. ______________
___________________
_____ - ____________




RACCOMANDATA a. R.

OGGETTO: osservazioni e contestazioni sulla comunicazione della prefettura di ______, del ___________,
ai sensi dell’art. 10 bis della Legge n. 241/1990 sulla pratica di cittadinanza n. ________

I sottoscritti,

- _________________________, cittadin_ _________, nat_ in ________ - _______ il __.__._____, residente in _____________ - ______ - ___________,
- _________________________, cittadin_ italian_, nato a ______ il __.__.____, residente in ____________ - _____ - ________, tel ________, cell. _________,
ciascuno per le proprie ragioni e competenze,



premesso

1) che in data __.__.____ hanno contratto matrimonio in ________ - _______,
2) che in data __.__.____ la/il sottoscritta/o ha prodotto domanda di acquisizione della cittadinanza italiana ai sensi dell’art. 5 della legge n. 91/1992 corredata della prescritta documentazione;
3) che in data __________ la Prefettura di Roma notificava alla/al sottoscritta/o una comunicazione di preavviso di rigetto per intervenute variazioni normative a seguito dell’entrata in vigore della legge n. 94/2009;
4) (altre informazioni determinanti) _______________________________;



considerato

a) che un indiscriminato rigetto delle domande di cittadinanza ai sensi dell’art. 5 della legge n. 91/1992 a seguito delle predette variazioni normative coinvolgerà non meno di 7.000 coniugi stranieri di cittadini italiani;
b) che è stata emessa in proposito e con straordinaria tempestività una circolare del 6.08.2009 da parte del Ministero dell’Interno che dovrebbe regolamentare la situazione delle domande di cittadinanza presentate e da produrre;
c) che in detta circolare, le istanze per le quali non sia ancora decorso il termine biennale previsto dall’art. 8 della legge n. 91/1992 “ricadranno nell’applicazione delle nuove disposizioni, atteso che il richiedente, in tali casi, non risulta essere titolare di un diritto soggettivo pieno.”;
d) che nella dottrina giuridica corrente un diritto soggettivo non può certo definirsi pieno o parziale, ma si può solo discutere se c’è o non c’è;
e) che nel caso di acquisizione della cittadinanza per matrimonio il diritto soggettivo nasce dal matrimonio stesso, tanto è vero che all’art. 5 della legge si scrive “può acquistare” e non “può essere concessa” (come per esempio all’art. 9) la cittadinanza italiana;
f) che poiché in detta circolare nulla si precisa, con riferimento alle istanze presentate prima dell’ 8 agosto 2009 che non hanno maturato i due anni dal matrimonio, sulle modalità di un possibile rigetto è da ritenere che tale circostanza non sia da considerare come un requisito di legge suscettibile di portare al respingimento della istanza;
g) che l’art. 8 della legge n. 91/1992 precisa che le uniche cause ostative all’accoglimento dell’istanza sono quelle di cui al precedente art. 6 (sicurezza nazionale) e non certo altre che si sarebbero potute anche esplicitare;
h) che la situazione familiare in cui uno dei coniugi è italiano e l’altro straniero è difficile e fortemente discriminante, sia nei confronti delle altre famiglie interamente italiane, sia tra gli stessi coniugi;
i) che la norma che posticipa a due anni la possibilità di presentare istanza di acquisizione della cittadinanza italiana è comunque chiaramente contraria all’art. 29 della Costituzione Italiana in quanto non vi sarebbe parità giuridica fra i coniugi per un periodo lunghissimo, ma è anche contraria per analoghi motivi alla Convenzione per la Salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà Fondamentali, Protocollo 7, art. 5 non essendovi uguaglianza di diritti;
j) che le variazioni normative che impongono il pagamento di un diritto di 200 euro, con l’aggiunta del rifacimento dei documenti stranieri che scadranno (cosa che può comportare un rientro nella nazione di origine dello straniero), nonché l’aggiunta di documenti italiani in bollo in quanto non più autocertificabili, (che fa regredire i passi avanti fatti dal paese in materia di semplificazione amministrativa), comportando costi complessivi che possono facilmente raggiungere anche i 1.000 euro, non fanno che aumentare le discriminazioni fra le famiglie composte di soli cittadini italiani da quelle miste;
k) la disposizione di cui all’art. 8 della legge n. 91/1992, in caso di rigetto della istanza, non consentendo una sua riproposizione prima che siano trascorsi ben altri 5 anni, creeranno ulteriori discriminazioni;



respingono totalmente

le motivazioni addotte al preavviso di rigetto di cui all’oggetto e, in caso di rigetto definitivo dell'istanza, si riservano di compiere tutte le azioni legali occorrenti, in sede sia nazionale che europea, atte a sanare la situazione in cui si trovano, compresa la richiesta di un adeguato risarcimento danni sia ai funzionari responsabili che allo Stato Italiano, e nel contempo



chiedono

al Presidente della Repubblica, On. Giorgio Napoletano, un personale intervento al fine di ristabilire i diritti delle circa 7.000 coppie miste in questa paradossale situazione ed eliminare le discriminazioni così createsi con le coppie italiane.

Con osservanza,



Firma ______________ Firma _____________




In caso (probabile) di emissione del decreto di rigetto non rimane che:



a) un ricorso gerarchico straordinario al Capo dello Stato (previsto per legge);

b) il ricorso al TAR.



Un saluto a tutti,



Amedeo - amedeo_si@yahoo.it

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#2 XCXC

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Inviato 01 September 2009 - 16:51:27


Visualizza messaggioAmedeo, su 1-Sep-2009 11:49, dice:


La Prefettura di Roma, con insolita rapidità ha già inviato a tutti coloro che all'8 agosto non avevano maturato i due anni (prima erano 6 mesi) di "legale residenza" (quindi dal titolo di soggiorno) in Italia dal matrimonio dei preavvisi di rigetto.


bravo Amedeo... :) mai mollare!!!!!!!!

anche se molto probabilmente verra' tutto rigettato ricorsi compresi....

al capo dello stato non costa nulla ma devo ancora vedere un provvedimento positivo... tutto tempo perso in Italia e la risposta tra minimo un anno...

al tar costera' almeno 2000 euro per ottenere nulla in quanto del tutto legittima (il tar esamina solo la correttezza dell'applicazione della legge e non entra nel merito del giudizio) la retroattivita' in questo caso...

tra l'altro... trattandosi di un provvedimento contro il diritto alla famiglia... secondo me si puo' adire al Tribunale Ordinario e questo si' puo' entrare nel merito e decidere...

poi... se non sbaglio... se fai ricorso al capo dello stato non puoi farlo al tar in quanto il Presidente e' a capo dell'amministrazione dello Stato

ricordo anche che in caso di matrimonio con figli nati dai coniugi il termine non e' di due anni ma di uno



.


#3 Amedeo

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Inviato 01 September 2009 - 17:07:44


Visualizza messaggioXCXC, su 1-Sep-2009 17:51, dice:


bravo Amedeo... :) mai mollare!!!!!!!!

anche se molto probabilmente verra' tutto rigettato ricorsi compresi....

al capo dello stato non costa nulla ma devo ancora vedere un provvedimento positivo... tutto tempo perso in Italia e la risposta tra minimo un anno...

al tar costera' almeno 2000 euro per ottenere nulla in quanto del tutto legittima (il tar esamina solo la correttezza dell'applicazione della legge e non entra nel merito del giudizio) la retroattivita' in questo caso...

tra l'altro... trattandosi di un provvedimento contro il diritto alla famiglia... secondo me si puo' adire al Tribunale Ordinario e questo si' puo' entrare nel merito e decidere...

poi... se non sbaglio... se fai ricorso al capo dello stato non puoi farlo al tar in quanto il Presidente e' a capo dell'amministrazione dello Stato

ricordo anche che in caso di matrimonio con figli nati dai coniugi il termine non e' di due anni ma di uno




Non è vero che con il ricorso al TAR (o anche in Tribunale, ma la sua competenza sul diritto amministrativo mi è apparsa scarsa) non si possa ottenere nulla.   Ho, per esempio, il caso della zia di mia moglie che sicuramente farà ricorso (non gli mancano le risorse economiche) per porre almeno la questione di legittimità costituzionale (si può porre solo all'interno di un giudizio).



Si può invece anche fare il ricorso gerarchico straordinario al Capo dello Stato, che non ha costi.



Vero è il fatto che i tempi per la cittadinanza si dimezzino in presenza di figli, ma non avevo il tempo per segnalare tutto in modo approfondito, data la celerità di azione della Prefettura di Roma.



Un salutone,



Amedeo - amedeo_si@yahoo.it

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#4 Amedeo

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Inviato 03 September 2009 - 10:20:44


Un saluto a tutti.

Come giustamente mi è stato fatto osservare, quanto affermato in questo topic da me non è, non può esserlo e non la ritengo io stesso, ovviamente, verità assoluta.

Un utente che si trovi in questa situazione può scegliere n. 3 strade.

1) Non risponde al preavviso di rigetto ed attende il provvedimento di rifiuto della cittadinanza.
Vantaggi: nessuna perdita di tempo.
Svantaggi: rischio di poter ripresentare l'istanza dopo 5 anni ai sensi dell'art. 8 della legge relativa.

2) Non risponde al preavviso di rigetto, va in Prefettura e ritira la domanda (come a Roma sollecitano di fare).
Io non so quanto sia legittima questa procedura dopo un preavviso di rigetto, ma questa è solo la mia opinione personale.
Vantaggi: possibilità di ripresentare la domanda prima possibile (a meno che non venga ritenuta illegittima la provedura di ritiro della domanda - dico io).
Svantaggi: dover pagare successivamente la "tassa" di 200 euro, rifare i documenti esteri scaduti e rifare tutti i documenti italiani in bollo.

3) Replicare al preavviso di rigetto ed in caso di rigetto effettivo fare ricorso al TAR o fare ricorso gerarchico straordinario al Presidente della Repubblica (si fa senza avvocato e non ha costi se non di marche da bollo).
Vantaggi: se vengono accolti i ricorsi si risparmiano soldi e si può fare richiesta di risarcimento danni (sia in sede nazionale, che europea).
Svantaggi: rischio (ma solo rischio, perchè può anche andare bene) di subire quelli di cui al punto 2 con l'aggiunta di poter ripresentare la domanda dopo i 5 anni, come sopra scritto. Se si è fatto ricorso al TAR si aggiunga anche il rischio di dove pagare le spese legali relative.

A questo punto ognuno può fare le sue valutazioni personali.

Un saluto a tutti,



Amedeo - amedeo_si@yahoo.it

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#5 XCXC

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Inviato 10 September 2009 - 21:38:46


10.09.2009

Cittadinanza, attivo il conto corrente per pagare il contributo

Il versamento di 200 euro previsto per le istanze dalla legge  94/2009 potrà essere effettuato tramite i bollettini disponibili presso  prefetture e uffici postali

      La legge 15 luglio 2009, n.94  ('Disposizioni in materia di sicurezza pubblica') ha introdotto una  serie di novità anche in materia di cittadinanza, in particolare per  quanto riguarda i requisiti necessari per ottenerla. E' stato previsto,  inoltre, per le nuove istanze, il versamento di un contributo di 200 euro (articolo 1, comma 12, della legge).

A questo scopo, è già operativo il conto corrente n.809020  intestato a 'Ministero dell'Interno DLCI - cittadinanza' specificamente  dedicato al pagamento del contributo. Lo rende noto il dipartimento per  le Libertà civili e l'Immigrazione con una circolare del 2 settembre  scorso, alla quale è allegato il fax simile del bollettino.

I  bollettini di conto corrente saranno consegnati entro questo mese alle  prefetture, e saranno disponibili anche presso gli uffici postali  dotati di 'Sportello Amico'. Il versamento del contributo per le  istanze di cittadinanza presentate all'estero potrà essere effettuato  tramite bonifici esteri o attraverso il circuito europeo esistente tra  le organizzazioni postali aderenti.



.


#6 Cri

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Inviato 26 October 2009 - 09:12:24


Buongiorno a tutti,

stavo cercando di capire qualcosa in più sulla nuova legge per la cittadinanza....

Il caso di mio marito è questo:
-Luglio 2007 matrimonio in Moldavia
-da Dicembre 2007 residenza a Milano
-Ottobre 2008 presentazione della domanda di cittadinanza per matrimonio (Prefettura di Milano)
-Gennaio 2009 figlia  :heart:  :wub:  :heart: (la Prefettura però non sa niente della pulcina perchè è nata dopo la presentazione della domanda)

Attualmente ha un pds di lungo periodo (5 anni).

.... cosa dobbiamo aspettarci?  :girl_impossible:  Gli serve urgentemente la cittadinanza per lavoro!!!!  :girl_impossible:
Grazie..


#7 XCXC

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Inviato 26 October 2009 - 15:51:09


ciao Cristiana

direi che la domanda e' ok in quanto alla data d'entrata in vigore della nuova Legge era gia' passato oltre un anno dalla residenza. Ovviamente bisogna comunicare la nascita delle figlia... (se non fosse nata... la domanda andrebbe ripresentata dopo dicembre 2009)



.


#8 Cri

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Inviato 26 October 2009 - 20:38:01


Grazie XCXC. Se ho ben capito i preavvisi di rigetto per ora interessano Roma, speriamo di riuscire a presentare il certificato di nascita della nostra piccola prima che anche la Prefettura di Milano si metta in moto...  :conf (13):


#9 Cri

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Inviato 29 October 2009 - 11:19:10


Ma è possibile che dopo oltre 1 anno la pratica di cittadinanza non sia stata ancora protocollata?!?
Ho chiesto il codice per richiedere lo stato della pratica, ma la Prefettura mi ha risposto che non ha ancora nessun codice, è esattamente allo stesso punto di come l'abbiamo presentata....  :girl_impossible:  :girl_impossible:  :girl_impossible:

Non c'è un modo per sveltire la pratica? Solo tramite avvocato?  :girl_sigh:


#10 Amedeo

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Inviato 29 October 2009 - 17:19:25


Visualizza messaggioCri, su 29-Oct-2009 11:19, dice:

Ma è possibile che dopo oltre 1 anno la pratica di cittadinanza non sia stata ancora protocollata?!?
Ho chiesto il codice per richiedere lo stato della pratica, ma la Prefettura mi ha risposto che non ha ancora nessun codice, è esattamente allo stesso punto di come l'abbiamo presentata.... :girl_impossible:  :girl_impossible:  :girl_impossible:

Non c'è un modo per sveltire la pratica? Solo tramite avvocato? :girl_sigh:




Basta fare continue (ogni mese) richieste di accesso agli atti ai sensi della legge n. 241 del 1990 e farsi indicare il nome del funzionario responsabile.   Ogni volta che si invia questa richiesta la pratica avanza di una casella!!!



c'è chi è riuscito ad ottenere la cittadinanza in meno di un anno inviando n. 10 richieste successive di accesso agli atti!!!



Un saluto,



Amedeo - amedeo_si@yahoo.it

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