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Domanda aperta: secondo voi va bene?10 punti al più onesto...?
Started By
YAHOO Answers
, 19 Feb 2010 - 20:58:55
Questa discussione ha avuto 1 risposte
#1
Inviato 19 February 2010 - 20:58:55
secondo voi va bne come testo della mia viata raccontata in breve ????Geografia : storia L’arrivo in città Descrizione :Natalia è una ragazza nata in Moldavia esattamente a Tomai che , all’età di otto anni , viene qua con i suoi genitori e va a scuola primamente a Roma , poi a Parma e , infine , a Sorbolo . Storia (racconto in prima persona , passato )Ero arrivata all’aeroporto con mia madre e mia nonna , avevo gli occhi pieni di lacrime e non ero l’unica : anche mia nonna stava piangendo ed era ovvio che lo facesse perché stavo partendo . In quel momento non mi sembrava più tanto bello dover partire per un DOVE che non conoscevo , ero convinta che sarebbe stato bello ma non volevo piangere così , in fondo sarei ritornata no ? E , quando sarei ritornata , potevo ridiventare la vecchia me stessa , sapevo che sarei cambiata .Per distaccarmi dalle mie lacrime pensai a come sarebbe stato il volo : era la mia prima volta su un aereo anche perché , prima di quel giorno , non ero mai andata così lontano .Passai con mia mamma a lasciare le valige e , dopo una decina di minuti , dovetti salutare mia nonna , stavo per andarmene .Sorpassai i controlli e mi diressi all’uscita dell’aereo . Anche mia mamma stava per piangere ma non lo fece , probabilmente per non scoraggiarmi ancora di più . Salite sull’autobus ci dirigemmo verso l’aereo : era molto grande e lungo , con piccole finestrelle sul lato e con una scala alta che lo collegava al suolo .Scesa dall’autobus salii sulla scala, dove c’erano almeno una ventina di persone che stavano salendo .Mia madre fece un sospiro e mi spiegò che era un bene avere dei posti circa al centro dell’aereo , così non avremmo potuto sentire il motore .Una voce squillante annunciò che era ora di partire , ci informò della temperatura e del vento . Lo fece più volte , la prima in moldavo , la seconda e la terza non riuscivo a capirle perché erano l’italiano e l’inglese .Poi una voce maschile che ci dette il benvenuto e ci tranquillizzò nel caso fossimo allarmati .L’aereo cominciò ad avanzare lentamente ma poi aumentò la sua velocità a tal punto che si staccò dalla pista e prese il volo . Io , allarmata , strinsi forte il braccio di mia madre . Dopo di ché mi resi conto che non era poi così male , ma sentivo le orecchie chiuse e , per non avere altri dolori , chiusi gli occhi e cercai di dormire . Non so quanto tempo fosse passato ma mi svegliai dal suono di un carrello che andava avanti tra i sedili ed un hostess che lo spingeva e parlava piano , può darsi che lo faceva per non svegliare i passeggeri che stavano dormendo . Dopo circa due minuti arrivò anche da noi e passò a mia mamma due contenitori verdi insieme ad una tazza di tè ed un bicchiere di coca-cola .Mia madre posò il bicchiere di coca e un contenitore verde su un banchetto che aveva allungato dal sedile anteriore .Dentro al contenitore c’erano due fette di carne e dei cetriolini sott’aceto . Non avevamo neanche cominciato a mangiare che arrivò di nuovo l’hostess che ci porse due panini rotolati in un sacchetto anche esso verde . Cominciai a mangiare e svuotai il contenitore in pochi minuti , ero affamata perché avevo pianto molto .Dopo circa dieci minuti ripassò l’hostess che ritirò tutto dai tavolini dei passeggeri . Io mi rimisi a dormire e non riuscii quasi a chiudere gli occhi che fummo già a terra . Scesa dall’aereo osservai bene quello che mi circondava : c’erano enormi distese di asfalto e molti più aerei che in Moldavia , all’esterno , tutt’intorno , tantissimi palazzi costeggiavano l’aeroporto .Risalii su un autobus molto più grande del precedente che ci portò tutti all’entrata degli uffici dell’aeroporto . Era immenso , sembrava quasi infinito con scale mobili alte e tantissimi macchinari che non conoscevo ancora .Dopo aver passato gli ennesimi controlli arrivai da mio padre : mi aspettava a braccia aperte come se io fossi un neonato ai primi passi e lui che aveva in serbo qualcosa di speciale se riuscivo a non cadere . Gli saltai a dosso con molta velocità e lo feci quasi cadere .Usciti dall’aeroporto salimmo su una golf grigia che , molto probabilmente era di mio padre . Per quasi due ore raccontai a mio padre come erano cresciute le mie capre e i vitellini del nonno aiutandomi con gesta che facevano sembrare più realistico il racconto . Mio padre parcheggiò di fronte ad una grande casa a due piani , con una piscina che si vedeva tra i cancelli e due cani che stavano sbavando dal bordo della piscina .Quella era la mia nuova casa , i miei genitori lavoravano lì come un tipo di domestici e , nello stesso tempo , come parte della famiglia .Era estate quindi avevo ancora tempo per imparare l’italiano . Nella casa vivevano una famiglia di italiani : Alessandra ( la madre ) , Maurizio ( il padre ) , Edoardo ( Il figlio maggiore ) e Domitilla ( la figlia minore ) . C’erano anche due cani : Luna ( un labrador ) e Orazio ( un terranova )
http://it.answers.ya...19115855AAdLfHc
#2
Inviato 20 February 2010 - 01:38:51
oh mamma mia...
uniamo la Moldova all'Europa... cosi' nn saranno cosi' traumatici i trasferimenti...
una volta solo andare in Germania o Belgio sembrava chissa' cosa...
passaporti, visti ecc...
poi USA e Canada... ok... son lontani
e dell'Australia che dire? Partire era quasi morire... soprattutto in nave...
ma la Moldova... suvvia... non e' lontana...
tra 10 anni Chisinau diventera' una delle tante citta' europee...
credo che gia' i romeni considerano l'Italia come una regione d'Europa e nn piu' come un Paese lontano...
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