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Odissea di coniuge extraUE (moldavo) di cittadino dell'UE


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Questa discussione ha avuto 1 risposte

#1 Amedeo

Amedeo

    MI

  • Ambasadiani MI1a
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  • Messaggi: 425

    Medaglie





Inviato 05 September 2009 - 07:26:58


Un saluto a tutti.



E' da tempo che seguo la storia di una coppia, che abita vicino a me.   Lei ha doppia cittadinanza moldava e romena, lui è invece solo cittadino moldavo.   Si sono sposati in Moldova.



Lei entra in Italia abbastanza regolarmente (i romeni non avevano più necessità di visto da tempo) e lui prova a chiedere un visto per lavoro a seguito di quota lavoro concessa.   Il consolato italiano a Bucarest gli rifiuta, però, il visto per motivi mai chiariti (non brillavano certo per chiarezza amministrativa).    Lui non si perde d'animo (come tutti i moldavi) e riesce ad ottenere un visto per la Polonia e con questo entra e rimane iregolare in Italia.



Nel 2007, con l'entrata della Romania nell'UE, viene chiesta per il coniuge solo moldavo la famosa Carta di Soggiorno ai sensi del DL 30 del 2007.   L'Ufficio Immigrazione di Roma emette un provvedimento di rifiuto (ma non lo espelle!!!).   Ricorso in Tribunale, ma il giudice conferma il rifiuto.   Ricorso in Corte d'Appello ed i giudici, affermando che lui, essendo extra-UE, non ricade nell'ambito di applicazione del DL 30/2007 (si, è questa la motivazione!!!), conferma la sentenza del Tribunale e condanna la coppia anche alle spese di giudizio..



Cassazione, dunque, ma la coppia è titubante.   Amedeo, forse, si è sbagliato a dare le indicazioni!!!   Allora gli faccio provare una strada "traversa" e alternativa e con il parere contrario del loro avvocato: l'autotutela!!!    Ecco, allora, questa autotutela trasformata in modello utilizzabile da chiunque (da adattare al caso specifico e senza che possa garantire di per se il risultato) e spedita allinizio di agosto 2009.



Cita


__________, __ ______ 200_ -


All’ On. Giorgio Napolitano S.P.M. - Presidente della Repubblica Italiana e del C.S.M.
Palazzo del Quirinale - 00187 Roma

All’ On. Angelino Alfano S.P.M. - Ministro di Grazia e Giustizia
Via Arenula, 70 - 00186 Roma

All’ On. Roberto Maroni S.P.M. - Ministro dell’Interno
Piazzale del Viminale - 00184 Roma

Al Dr. ______________ S.P.M. - Questore di ____
_______________________________________

Al Dr. ______________ S.P.M. - Dirigente dell’Ufficio Immigrazione
_______________________________________

All’ On. Maria Rosaria Carfagna S.P.M. - Dipartimento per le Pari Opportunità
largo Chigi, 19 - 00187 Roma

All’ On. Renato BRUNETTA S.P.M. - Min. per la P.A. e l’Innovazione
Corso V. Emanuele, 116 - 00186 Roma - e-mail: r.brunetta@governo.it

All’ On. Carlo GIOVANARDI S.P.M. - Sottosegretario con delega alla Famiglia
Via della Mercede, 9 - 00187 Roma - fax 06 6779.3691

Al Dr. Tullio LAZZARO S.P.M. - Presidente della Corte dei Conti
Viale G. Mazzini, 105 - 00195 Roma - fax 06 38763477

Al SOLVIT - Presidenza Consiglio Ministri - Dipartimento Politiche Comunitarie
Piazza Nicosia 20 - 00186 Roma - e-mail: solvit@palazzochigi.it

Al Mediatore europeo - 1 Avenue du Président Robert Schuman - CS 30403 FR-67001
Strasbourg Cedex - Francia

Alla Commissione delle Comunità europee (alla cortese attenzione del Segretario generale),
200, Rue de la Loi - B-1049 Bruxelles

Al Parlamento europeo - Attività dei deputati
L-2929 LUSSEMBURGO

All’ On. _____________ S.P.M. - Ministro degli Affari Esteri di _________
__________________________________________________________



Raccomandate A.R., anche anticipate via FAX o e-mail




OGGETTO: richiesta attivazione di autotutela per mancato rilascio di Carta di Soggiorno ai sensi del D.L. 30/2007, segnalazione/denuncia disfunzioni, denuncia alla Commissione Europea,
petizione al Parlamento Europeo.

I sottoscritti:

- _________________, nat_ il __.__.____ a ______ - ____________, cittadin_ _________, e
- _________________, nat_ il __.__.____ a ______ - ____________, cittadino __________, entrambi residenti a ________ (__) in ________, __, c.a.p. _______, tel. _________;



premesso che:

- la sottoscritta, di professione ________, ed il sottoscritto, di professione____________, hanno contratto matrimonio in data __.__.____ in ________ - ___________;
- (descrizione ingresso in Italia) ______________________________________________;
- (descrizione situazione cittadino UE) _________________________________________;
- il 27.6.2007 il/la sottoscritt_, non senza dover sostenere diverse discussioni allo sportello, chiedeva alla Questura di ____ - Ufficio Immigrazione il rilascio della Carta di Soggiorno in favore del proprio coniuge ai sensi del D.L. 30/2007, specificando e documentando nella suddetta istanza la sussistenza di tutti i requisiti di legge sia oggettivi, inerenti alla tipologia di alloggio, che soggettivi, inerenti alla convivenza con il coniuge ed alla circostanza che lo stesso non svolgeva attività lavorativa né trattamento pensionistico, sì da essere a proprio carico;
- con decreto del __.__.____ il Questore di _____ dott. ___________ ha dichiarato irricevibile l’istanza suddetta (parte seguente se avvenuta) senza, peraltro, aver mai dato avviso agli interessati dell’avvio del procedimento ex art. 10 bis della Legge n. 241 del 1990, con la considerazione che anche qualora la parte interessata avesse partecipato al procedimento quest’ultimo mai avrebbe potuto avere un diverso esito;
- il decreto suddetto motivava la ritenuta irricevibilità con la circostanza (controllare motivazioni) che la/il sig.ra/sig. ______________ era ed è da considerarsi “clandestino” (ma nel contempo non si è dato avvio ad alcun procedimento di espulsione), mentre invece la carta di soggiorno sarebbe rilasciabile solo al familiare “regolarmente soggiornante”, ed escludeva l’applicabilità alla fattispecie dell'art. 3, primo comma del D.L. 30/2007 relativo al diritto dei cittadini dell’Unione Europea e dei loro familiari di circolare e soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri in quanto tale norma farebbe riferimento solo ai familiari che accompagnino o raggiungano il cittadino comunitario mentre il sottoscritto non rientrerebbe in tale tipologia avendo già fatto ingresso in precedenza in Italia, permanendovi poi in regime di clandestinità;
- (se avvenuto) in data __.__._____ veniva presentato ricorso ex art. 737 C.P.C. presso il Tribunale di ____ avverso il decreto del Questore di _____ di cui sopra, registrato al n. ____/200_ di R.G.A.C.;
- (se avvenuto) in data __.__.____ il giudice, dott. _________, rigettò il ricorso con la stessa motivazione (controllare) della pregressa “clandestinità” del sottoscritto di cui al Decreto del Questore di _____, ritenendo che il mancato rispetto dell’art. 10 bis della legge n. 241 del 1990 non è peraltro causa di nullità dell’atto;
- (se avvenuto) in data __.__.____ la sottoscritta inoltrò per e-mail al SOLVIT italiano domanda di intervento sulla questione fin qui esposta, senza ottenere alcuna risposta;
- (se avvenuto) in data __.__.____, i sottoscritti proposero reclamo ex art. 737 C.P.C. presso la Corte d’Appello di _____ - Sezione Civile, registrato al n. ____/200_ di R.G. per gli Affari di Volontaria Giurisdizione;
- (se avvenuto) in data __.__.____, la Corte composta dal Presidente dott. _______, dal Consigliere dott. _________ e dal Cons. Rel. dott. __________, confermava la precedente sentenza del Tribunale a causa del fatto (adattare al caso) che il sottoscritto era cittadino extracomunitario e il D.L. 30/2007 riguardava i soli cittadini dell’Unione Europea, tenuto anche conto che la violazione dell’art. 10 bis della legge 241 del 1990 non avrebbe violato i diritti di difesa, e condannava i sottoscritti alle spese di giudizio (se avvenuto) stabilite in 1.500,00 euro e ciò presumibilmente a causa della costituzione in giudizio della controparte, l’Avvocatura dello Stato, che in pratica è intervenuta solo con una sintetica memoria scritta richiedente la mera conferma della decisione del Questore;
- (se occorrente) il necessario ricorso in Cassazione non potrà avvenire prima di uno o due anni;
- la famiglia costituita dai sottoscritti, in questa situazione, subisce e subirà ancora per diversi anni ingenti danni morali e materiali ed in tale circostanza non può neanche immaginare di mettere al mondo dei figli, come invece sarebbe naturale che fosse;



accertato che: (adattare a quanto accaduto)

1) il Questore di _____, il giudice del Tribunale di _____ ed i giudici della Corte d’Appello di ____ non ritengono che l’art. 10bis della legge 241 del 1990 debba essere applicato al caso in questione, pur essendovi invece diverse sentenze del Consiglio di Stato che confermano in questi casi la nullità dell’atto amministrativo come da sentenza n. 552 del 2.02.2009 - sez. VI che riconosce la questione applicabile anche al rilascio di un titolo di soggiorno;
2) il Questore di _____, il giudice del Tribunale di _____ ed i giudici della Corte d’Appello di _____ non tengono in alcun conto la normativa e la giurisprudenza dell’Unione Europea;
3) la Corte di Appello non ha neanche provveduto a formulare domanda pregiudiziale alla Corte Europea di Giustizia, nonostante le ripetute citazioni e sollecitazioni del proprio legale in sede di giudizio;
4) i giudici della Corte d’Appello di _____, affermando che il sottoscritto in quanto extracomunitario non avrebbe potuto chiedere l’applicazione del D.L. 30/2007, non avrebbero neanche letto la legge sulla base della quale hanno formulato il loro giudizio;
5) il Dirigente dell’Ufficio Immigrazione di _______ di fronte a due cittadini extraUE precedentemente irregolari, di cui l’uno parente di cittadino italiano e l’altro parente di cittadino ______, casi assolutamente simili, concede la CdS ai sensi del D.L. 30/2007 al primo e la nega al secondo, almeno apparentemente compiendo una discriminazione su base etnica, peraltro vietata anche dall’art. 43 del T.U. n. 286 del 25.07.1998;
6) si è verificata una lesione del diritto alla parità di trattamento fra cittadini _______ e cittadini italiani, che è il corollario del diritto di libera circolazione e di soggiorno, vietato dal trattato che istituisce la Comunità europea, sia in base a quanto indicato al precedente punto 5, sia perché la combinazione degli art. 1, comma 2, e 19, comma 2/c, del T.U. n. 286 del 25.07.1998, dell’art. 28 del D.P.R. n. 394 del 31.08.1999 e dell’art. 19, comma 2, del D.L. n. 30 del 6.02.2007 imporrebbe comunque il rilascio di un titolo di soggiorno;
7) sul sito stesso del Ministero dell'Interno www.interno.it, ad oggi, ponendo con la funzione "cerca" il testo virgolettato "carta di soggiorno per familiari cittadini della UE”, si ottiene "Tutte le FAQ sull'immigrazione - Data: 11/12/2008" e da questo link verso la 34a domanda si trova: “Può un cittadino extracomunitario che ha contratto matrimonio in Italia con un cittadino italiano, ma entrato clandestinamente nel territorio nazionale, chiedere il rilascio di un permesso di soggiorno per motivi familiari? Una volta coniugato con un cittadino italiano, lo straniero può richiedere una carta di soggiorno per familiari cittadini della UE presentando la documentazione attestante il matrimonio o tramite Ufficio postale o direttamente in Questura.”, che documenta la discriminazione;
8) le recenti variazioni normative, che entreranno in vigore il giorno 8 agosto 2009, hanno introdotto il reato di immigrazione clandestina per il quale il sottoscritto ____________ può anche vedersi venire chiamato in causa per la sua situazione, sia pure solo formalmente, irregolare;
9) l’attuazione della Direttiva 2004/38/CE per il tramite del D.L. n. 30 del 6.02.2007 appare essere parziale, incompleta ed anche invisa tenuto conto (per esempio) dell’aggiunta all’art. 10, comma 3, punto a), delle parole “nonché del visto d’ingresso, qualora richiesto.” che consente le interpretazioni che finiscono per provocare i contenziosi del tipo in esame, e del fatto che allo stesso art. 10, comma 1 era prevista la emissione, con apposito decreto di un modello di Carta di Soggiorno di familiare di cittadino dell’Unione entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge, ma ad oggi mai effettuata;
10) la funzionalità dello Stato italiano viene ad essere pesantemente aggravata da queste questioni, finendo con il provocare inutili costi per l’erario;



constatato che:

- in relazione ai parenti extracomunitari di cittadini comunitari, la normativa in vigore e le procedure che vengono così attuate appaiono in contrasto con il dettato Costituzionale e le stesse leggi italiane, la Convenzione Europea per i Diritti dell’Uomo e le norme e la giurisprudenza dell’U.E. in genere;
- i fatti qui evidenziati non sono infrequenti, non trovano giustificazioni ragionevoli e rappresentano un notevole costo per lo Stato italiano a causa dei contenziosi e della duplicazione di procedure;
- in tali situazioni si scaricano sull’utente disfunzioni della Pubblica Amministrazione italiana;
- l’utente che vuole difendersi deve affidarsi ai costosi servizi di un legale ed è costretto a sottrarre tempo alla famiglia per studiare la normativa e poter così replicare opportunamente agli abusi;
- i sottoscritti hanno ormai la determinazione e la cultura legale per contrastare queste situazioni;



chiedono:

- al Presidente della Repubblica Italiana, On. Giorgio Napoletano un intervento personale atto a sanare la questione dei sottoscritti ed a evitare il nuovo ripetersi per altri cittadini dell’Unione;
- (se il caso è grave e si è verificato) al Presidente del C.S.M., On. Giorgio Napoletano ed al Ministro di Grazia e Giustizia, On. Angelino Alfano, di verificare, intervenendo ove occorra, se l’operato dei giudici che hanno esaminato il caso in questione sia stato legittimo, imparziale e coerente con i compiti loro assegnati,
- al Ministro dell’Interno, On. Roberto Maroni, al Questore di _____ , Dr. ______, ed al Dirigente dell’Ufficio Immigrazione di _____ , Dr. _________, in via bonaria e transattiva e senza che ciò possa costituire riconoscimento alcuno, l’attivazione urgente delle prescritte procedure di autotutela della Pubblica Amministrazione al fine di ottenere la richiesta Carta di Soggiorno ai sensi del D.L. 30/2007 anche al fine di evitare l’ipotesi che il sottoscritto subisca condanne penali;
- al Dipartimento per le Pari Opportunità, in persona dell’On. Maria Rosaria Carfagna, di verificare se l’Uficio Immigrazione di ____ compia discriminazioni su base etnica, intervenendo per quanto occorra al fine di sanare la questione, sanzionare gli eventuali responsabili ed evitarne ripetizioni;
- al Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, On. Renato Brunetta, ed al Presidente della Corte dei Conti, Dr. Tullio Lazzaro, di verificare se le procedure amministrative così condotte siano conformi alle norme e improntate ad un’ottica di risparmio di denaro per lo Stato;
- al Sottosegretario con delega alla famiglia On. Carlo Giovanardi di verificare se quanto descritto non abbia costituito ostacolo reale alla piena funzionalità di una famiglia e, nel caso, di intervenire affinché simili situazioni non abbiano a ripetersi;
- al Ministro degli Affari Esteri di _______ , On. _________, di verificare se si siano verificate discriminazioni nei confronti di cittadini ______ e, nel caso, di intervenire ufficialmente nei confronti dello Stato Italiano;
- al Mediatore Europeo di verificare se il Solvit italiano agisce ed abbia agito in conformità dei suoi compiti istituzionali e, se del caso, di esaminare anche l’ipotesi di far spostare i loro uffici da palazzo Chigi (ove è situata la presidenza del Consiglio dei Ministri) in luogo non soggetto a possibili pressioni politiche e far disporre che i loro funzionari siano nominato da organismi indipendenti;
- alla Commissione delle Comunità Europee di esaminare la presente quale denuncia, ricorrendo nel caso anche alla Corte di Giustizia, per verificare se si sia configurata una violazione del diritto europeo, sia nel caso in esame che in generale, da parte dello Stato Italiano;
- al Parlamento Europeo di esaminare, quale petizione ufficiale, questa situazione, raccomandando nel caso anche l’avvio da parte della Commissione Europea di procedura di infrazione nei confronti dell’Italia, per verificare se si sia configurata una mancata attuazione o una cattiva applicazione o una violazione del diritto europeo e si siano verificati abusi da parte dell’Italia avverso i cittadini _______.

Con osservanza,



_____(firma)_____ _____(firma)_____

-----------------------------
Allegati:

1) copia del decreto di rigetto della domanda di Carta di Soggiorno;
2) copia sentenza del Tribunale di ______;
3) copia sentenza della Corte d’Appello di ______;
4) stralcio del TU 286 e del DPR 394 e D.L. 30/2007 (solo per Commissione e Parlamento Europei).



In effetti trattasi di una vera e propria "bomba atomica"!!!



Risultato: ieri, a meno di un mese, è stata ritirata dall'interessato la sospirata Carta di Soggiorno!!!



Buoni commenti a tutti,



Amedeo - amedeo_si@yahoo.it

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Manuale di sopravvivenza burocratica per italiani con partner straniero
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Inviato 05 September 2009 - 14:56:08


mamma mia che Paese di burattini...

bravo Amedeo...

purtroppo mi rendo conto che i bravi avvocati migrano sempre laddove rende di piu'...

Il mondo degli extraUE e' abbandonato a se stesso e non fa scandalo se le ingiustizie lo colpiscono...

Un paese che si ritiene democratico deve proteggere prima di tutto i piu' indifesi...

invece in Italia, come molti altri pesei sottosviluppati, comanda chi ha l'avvocato piu' costoso...

e questo e' solo un aspetto della nostra malata Giustizia

Quindi un "precedente" importante l'hai creato... speriamo sia un riferimento per futuri casi...

ancora bravo e complimenti!!! Hai anticipato il ns parlamento che dovra' prima o poi CHIARIRE in merito ai diritti dei cittadini EU da equiparare a quelli italiani... :)

SEMPRE IN RITARDO SIAMO!!



.





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