Problemi con il biglietto aereo? In questo periodo, tra rotte soppresse e voli cancellati, potrebbero essere più ricorrenti del solito. Per fortuna ci sono souzioni efficaci. E, guada un po’, sono digitali. Ci sono diversi servizi online che facilitano il rimborso e assistono i consumatori.
Partiamo dalle basi: se la compagnia avverte e entro 14 giorni dal volo, il passeggero ha diritto al rimborso. Se non lo fa, o lo fa in ritardo, si ha diritto anche a un risarcimento.
AirHelp è un servizio, accessibile tramite app, che permette di scansionare il codice del biglietto direttamente e far partire le richieste di rimborso direttamente dallo smartphone. Come guadagna? Con una commissione pari al 25% del rimborso (o del risarcimento). Se il passeggero non incassa, non lo fa neanche AirHelp.
FlightRight funziona più o meno nello stesso modo. Così come Claim It. Quest’ultimo aggiunge anche un’altra possibilità. Oltre al meccanismo che trattiene una commissione, “scommette” sul rimborso. Il passeggero può chiedere di ricevere, subito e indipendentemente dall’esito della contestazione, il 25% di quanto potrebbe incassare. Claim It, a questo punto, andrà avanti con le pratiche in autonomia. Con il rischio di non ottenere nulla ma con la prospettiva di poter avere incassare l’intero importo. Insomma: il cliente sceglie un somma minore ma sicura. E Claim It guadagna sul suo eccesso di cautela.
Ci sono poi soluzioni più tradizionali, che assistono i passeggeri soprattutto in contenziosi più lunghi. Sono quelle di Ritardata partenza, Assopasseggeri, Viaggiaretutelato.it, Volo-in-ritardo.it, Rimborsovoli.it, Rimborsoalvolo.it, Noproblemflights.it: in tutti questi casi non c’è una commissione ma il pagamento delle spese legali. Il più delle volte non a carico degli utenti ma delle compagnie.