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Aprire azienda informatica in moldavia e lavorare in italia


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Questa discussione ha avuto 39 risposte

#21 cemento

cemento

    TpxMI

  • Ambasadiani MI1a
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    Medaglie




Inviato 12 February 2015 - 19:59:54


Visualizza messaggiolevert90, su 02 February 2015 - 15:29:37, dice:

Salve,
Mi chiedevo se fosse possibile costituire un'azienda di servizi informatici in moldavia (consulenza e assistenza sul territorio italiano per clienti aziende italiane) e vendita online di prodotti informatici.
Questo è fattibile? si pagano le doppie imposte? grazie
Tratto da Gazzetta Ufficiale n. 221 del 22-9-2011 MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI COMUNICATO Entrata in vigore della Convenzione tra il Governo della Repubblica Italiana e il Governo della Repubblica di Moldova per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio e per prevenire le evasioni fiscali, con Protocollo aggiuntivo, fatta a Roma il 3 luglio 2002. (11A12353) Si e' perfezionato lo scambio delle notifiche previsto per l'entrata in vigore della Convenzione sopra citata. La ratifica e' stata autorizzata con legge 3 febbraio 2011, n. 8, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 45 del 24 febbraio 2011. In conformita' all'art. 30, la Convenzione e' entrata in vigore il giorno 14 luglio 2011.


#22 Viola12

Viola12

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Inviato 13 February 2015 - 09:25:37


Ha ragione naza, in materia di ecommerce tutto diventa piu' difficile perchè sono realtà relativamente nuove e , spiace dirlo, ma la Moldova è molto molto indietro. Ci si accorge presto di come tutto non sia possibile per poi diventarlo cambiando interlocutore, per questo bisogna avere nervi saldi o si rischia di diventare scemi. In ogni caso c'è un distinguo importante da fare, e-commerce che vende beni e società di servizi informatici che vende solo consulenze banner pubblicitari host riparazioni da remoto etc quindi servizi (no iva etc etc).  Quello che ha pubblicato cemento, altro non significa che un accordo tra stati per la fiscalità, tu paghi le tue tasse dove origini il denaro, ovvero se la sede è Moldova li, se vuoi riportare il denaro in Italia (anche questa è una specifica da definire con tutta calma da un commercialista locale molto molto bravo) ci devi versare le tasse che non saranno il 70% come in Italia, grosso modo, pagherai la tua aliquota sul 50% di quello che rimpatri , dunque 12% tassa moldava piu' 6% dividendi (sempre srl, gli stranieri a meno che non hai un prestanome, cosa sconsigliata non possono aprire altre forme individuali) su 100 mila euro sono 18 mila euro, ti resta tot, lo dividi al 50%  e quello che vai a pagare è la differenza della tua aliquota che nel mio caso è il 30%. Converebbe cmq aprire all'estero dunque. Si, ma tieni conto che un commercialista in moldova prob ti costa piu' dell'Italia. La filiale Italiana è sconsigliata, devi farla solo se non puoi farne a meno, o se sei un colosso, quando infatti cominci ad avere magazzini (penso ai furboni dell'edilizia che dall'Italia spostano in Slo la loro sede ma hanno operai, camion e magazzini in Italia) in italia il fisco Italiano ti fa delle domande e non puoi fare a meno di definire bene la cosa. In Moldova ci si va perchè il costo di un operaio o impiegato è nettamente inferiore a qui, ci sono tantissimi ragazzi che ti parlano 3 lingue e conoscono bene il pc. La soglia dei 35 mila non è valida, tu puoi fatturare quanto vuoi a prescindere da dove hai i clienti per i servizi, per la merce invece sentire un esperto di dogana può esserti utile. Se infine riesci a far quadrare tutto questo macello e lo farai solo con l'aiuto concreto di un commercialista italiano in Moldova, sei a posto. Non è facile niente, è tutto complicato, passerai settimane a sentirti dire NO, NON SI PUO' ma se insisti e bussi tante porte magari poi le cose cambiano. Io ci sto dietro da 3 mesi, aperta la srl moldova iniziate le incognite. Per l'ecommerce una tra tante? Paypal non si può abbinare a banche nazionali moldove ma tu per una contabilità giusta e legale non puoi che farti pagare solo sul conto societario moldavo, vai a  vedere nel web e ci sono e commerce moldavi (.md) che hanno paypal e ti domandi quale sia la verità...avanti così per i pos virtuali (inesistenti ma esistenti) e lo scarico delle spese. Unico vero consiglio? Attaccati come una cozza ad un bravo commercialista , informati in giro ma senti tante campane, non pensare di pagarlo 100 euro al mese, prepara una discreta cifra per il capitale sociale (o non ti prendono seriamente) e prenditi un po' malox per la gastrite :D


#23 naza

naza

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Inviato 13 February 2015 - 11:31:49


Visualizza messaggioViola12, su 13 February 2015 - 09:25:37, dice:

Ha ragione naza, in materia di ecommerce tutto diventa piu' difficile perchè sono realtà relativamente nuove e , spiace dirlo, ma la Moldova è molto molto indietro. Ci si accorge presto di come tutto non sia possibile per poi diventarlo cambiando interlocutore, per questo bisogna avere nervi saldi o si rischia di diventare scemi. In ogni caso c'è un distinguo importante da fare, e-commerce che vende beni e società di servizi informatici che vende solo consulenze banner pubblicitari host riparazioni da remoto etc quindi servizi (no iva etc etc).  Quello che ha pubblicato cemento, altro non significa che un accordo tra stati per la fiscalità, tu paghi le tue tasse dove origini il denaro, ovvero se la sede è Moldova li, se vuoi riportare il denaro in Italia (anche questa è una specifica da definire con tutta calma da un commercialista locale molto molto bravo) ci devi versare le tasse che non saranno il 70% come in Italia, grosso modo, pagherai la tua aliquota sul 50% di quello che rimpatri , dunque 12% tassa moldava piu' 6% dividendi (sempre srl, gli stranieri a meno che non hai un prestanome, cosa sconsigliata non possono aprire altre forme individuali) su 100 mila euro sono 18 mila euro, ti resta tot, lo dividi al 50%  e quello che vai a pagare è la differenza della tua aliquota che nel mio caso è il 30%. Converebbe cmq aprire all'estero dunque. Si, ma tieni conto che un commercialista in moldova prob ti costa piu' dell'Italia. La filiale Italiana è sconsigliata, devi farla solo se non puoi farne a meno, o se sei un colosso, quando infatti cominci ad avere magazzini (penso ai furboni dell'edilizia che dall'Italia spostano in Slo la loro sede ma hanno operai, camion e magazzini in Italia) in italia il fisco Italiano ti fa delle domande e non puoi fare a meno di definire bene la cosa. In Moldova ci si va perchè il costo di un operaio o impiegato è nettamente inferiore a qui, ci sono tantissimi ragazzi che ti parlano 3 lingue e conoscono bene il pc. La soglia dei 35 mila non è valida, tu puoi fatturare quanto vuoi a prescindere da dove hai i clienti per i servizi, per la merce invece sentire un esperto di dogana può esserti utile. Se infine riesci a far quadrare tutto questo macello e lo farai solo con l'aiuto concreto di un commercialista italiano in Moldova, sei a posto. Non è facile niente, è tutto complicato, passerai settimane a sentirti dire NO, NON SI PUO' ma se insisti e bussi tante porte magari poi le cose cambiano. Io ci sto dietro da 3 mesi, aperta la srl moldova iniziate le incognite. Per l'ecommerce una tra tante? Paypal non si può abbinare a banche nazionali moldove ma tu per una contabilità giusta e legale non puoi che farti pagare solo sul conto societario moldavo, vai a  vedere nel web e ci sono e commerce moldavi (.md) che hanno paypal e ti domandi quale sia la verità...avanti così per i pos virtuali (inesistenti ma esistenti) e lo scarico delle spese. Unico vero consiglio? Attaccati come una cozza ad un bravo commercialista , informati in giro ma senti tante campane, non pensare di pagarlo 100 euro al mese, prepara una discreta cifra per il capitale sociale (o non ti prendono seriamente) e prenditi un po' malox per la gastrite :D
Vendere servizi o vendere merce è ovviamente tutt'altra cosa. Niente dogana, niente spedizione, niente intrastat. Basta pensare ad ebay che vende il suo servizio in tutto il mondo dal Lussemburgo.
Non hai valutato l'idea di trasferire la sede in Romania? Una sede virtuale. La tassazione è abbastanza similare. Ma li' puoi aprire un conto in euro e sicuramente non hai problemi ad appoggiargi paypal. Ovviamente continueresti a gestire il lavoro dalla Moldavia.


#24 naza

naza

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Inviato 13 February 2015 - 13:27:43


Visualizza messaggioflanders, su 12 February 2015 - 11:44:40, dice:

Naza posso chiederti che tipologia di prodotti tratti?
Il mercato ecommerce è il mercato piu' grande che esiste ma anche quello piu difficile.
Io tratto articoli pubblicitari per aziende. Un mercato che da anni è in profonda crisi ma del resto tutto è in crisi!
Ma è un mercato che conosco molto bene e cambiare settore per mia esperienza personale equivale ad un salto nel buio.
Mi da' un reddito basso, mi salvo poiche non ho pochissime spese ed inoltre da due anni vivo solo.
Arrivo a fine mese sempre con maggiori difficolta', devo stare sempre attento alle spese e ben pochi divertimenti.
Per questo sto valutando l'idea di continuare ad avere l'azienda in Italia , continuarci a pagare le tasse ( se guadagni poco poi non ne paghi tante) ma vivere in un un altro paese dove con lo stesso reddito posso avere un tenore di vita sicuramente piu' alto.


#25 levert90

levert90

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Inviato 16 February 2015 - 21:35:52


Buonasera vedo che alla fine non sono l'unico che cerca una soluzione di questo genere :)
Allora tornando al discorso originale, io ho una piccola ditta di servizi IT da fare da remoto e sopratutto onsite in italia (spero a breve anche all'estero).
Comunque sia, prendendo gli ingaggi tramite email/gestionale da aziende italiane aprire all'estero non è un problema in quanto è come se fossimo un call-center digitale per intenderci, quello che mi logora e come si possa inquadrare un professionista o dipendete che lavora per conto di un'azienda estera in italia.
Se si lavora con professionisti a partita iva, beh non dovrebbero esserci problemi.
Ma io che sono un'azienda estera, prendo "appalti" per lavori in italia di assistenza tecnica, come posso assumere un dipendente per inserirlo nel mio staff tecnico? una sorta di contratto a progetto a distanza :)
Quindi dall'estero mettere in regola questa persona con un contratto a progetto italiano (pagando le tasse del dipendente in italia ovviamente) che problemi ci sono? non mi sembra una cosa tanto fuori di testa, sbaglio?


#26 naza

naza

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Inviato 17 February 2015 - 20:49:01


Visualizza messaggiolevert90, su 16 February 2015 - 21:35:52, dice:

Buonasera vedo che alla fine non sono l'unico che cerca una soluzione di questo genere :)
Allora tornando al discorso originale, io ho una piccola ditta di servizi IT da fare da remoto e sopratutto onsite in italia (spero a breve anche all'estero).
Comunque sia, prendendo gli ingaggi tramite email/gestionale da aziende italiane aprire all'estero non è un problema in quanto è come se fossimo un call-center digitale per intenderci, quello che mi logora e come si possa inquadrare un professionista o dipendete che lavora per conto di un'azienda estera in italia.
Se si lavora con professionisti a partita iva, beh non dovrebbero esserci problemi.
Ma io che sono un'azienda estera, prendo "appalti" per lavori in italia di assistenza tecnica, come posso assumere un dipendente per inserirlo nel mio staff tecnico? una sorta di contratto a progetto a distanza :)
Quindi dall'estero mettere in regola questa persona con un contratto a progetto italiano (pagando le tasse del dipendente in italia ovviamente) che problemi ci sono? non mi sembra una cosa tanto fuori di testa, sbaglio?
Scusa la domanda?
Ma se mai stato in Moldavia? In caso affermativo per quanto tempo?
La Modavia non è l'italia e neanche un paese dell Europa dell' Ovest.
Con i suoi lati postivi ma anche i suoi lati negativi, ma ci devi vivere per conoscerli e verificarli.
Se la tua scelta è unicamente per pagare meno tasse e il basso costo del lavoro prova anche a prendere in esame altri paesi europei.

Poiche' poi ci devi anche vivere per la maggior parte dell'anno e se un posto non ti piace te ne sbatti dei soldi risparmiati dalle tasse.
Io credo che la maggior parte degli italiani che vivono in Moldavia abbiano fatto questa scelta non solo per motivi economici
ma anche per motivi familiari e sentimentali.
Una donna moldava anche se colta difficilmente riesce a trovare un lavoro decoroso in Italia, sicuramente piu' pagato ma non a tutte gli va' di fare la badante.
In merito poi alla tua domanda gia' ti ho risposto. Non credo che sia possibile che una azienda straniera possa assumere un dipendente in italia. Per farlo deve avere una sede o rappresentanza in italia e pagarci le tasse per il reddito prodotto in Italia.
Senza questo credo proprio che non sia possibile farlo.
Ma il tuo collaboratore italiano puo' sempre aprire una partita iva e fatturare alla tua azienda straniera.
Con il nuovo regime dei minimi puo fatturare fino al 15.000 euro pagando il 15% di tasse sul 78%del fatturato.
Contributi inps ridotti.
Di sicuro avrebbe un reddito netto superiore ai 12.000 euro.
Non credo che con il lavoro a progetto lo pagheresti di piu!


#27 Viola12

Viola12

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Inviato 21 February 2015 - 18:07:26


Levert nessuno saprà darti una risposta certa, la mia esperienza è partita a novembre dell'anno scorso, ho aperto la società come ti ho detto (pentendomene poi) e quasi a marzo stiamo ancora con i pagamenti dall'Italia bloccati perchè mantenere la comunicazione tra te e il contabile moldavo non sarà facile. Tu sarai abituato all'Italia, se hai un problema scrivi una mail al commercialista o gli fai un colpo di telefono ed hai risolto, qui per ogni comunicazione passano settimane, poi non trovi la stessa traduttrice, poi cambia una legge (in Moldavia succede spesso)..davvero vale la pena che tu spenda del tempo nel trovare le persone giuste, io ancora non le ho trovate. Occhio che è un business anche aprire società per gli altri, te la vendono come sia la cosa piu' facile del mondo, poi quando la società è aperta e tu devi scaricare spese, fatturare, fare invoice, pianificare i dividendi e quant'altro cominciano le rogne e in Moldova NON ti consiglio di evadere se sei uno straniero, i controlli ci sono e appena diventi pagatore dell'iva devi premunirti d'avere un legale che ti rappresenti durante il controllo. E' solo questione di pianificare ogni singolo aspetto con la persona giusta, che pagherai bene (forse piu' che in Italia), noi società di servizi dovremmo avere vita semplice aprendo all'estero, la maggior parte delle società registrate sono edili, o di commercio puro e dubito fortemente che il loro business core sia interamente in suolo modavo, è chiaro che si va li perchè le tasse sono bassissime ..Per i dipendenti italiani il mio studio mi ha detto che non ci sono problemi se sono collaborazioni a partita iva ( o ritenuta), se sono dipendenti fissi diventa un problema e devo aprire filiale (autodenunciandomi al fisco italiano) , non varrebbe la pena assumere gente in Moldavia? Ci sono tanti bravi giovani che lavorano (uno stipendio base prevede come da noi il 50% di oneri aggiuntivi in busta ma difficilmente a tempo pieno spenderai piu' di 800 euro al mese pagando bene tra l'altro.
nb ltd a Londra, Romania, Slovenia (questo e il prossimo anno di defoult scarichi l'80% dalle tasse che non superano quelle moldave, per due anni saresti piu' che bene, unica pecca 7.500 euro di capitale sociale ma dopo il depositio li puoi utilizzare subito) Informati anche per la nuova normativa iva europea se riguarda anche il tuo settore.


#28 levert90

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Inviato 21 February 2015 - 18:19:35


ciao, avendo il socio moldavo... credo che il discorso di traduzione e di parlare con gente giusta ecc sia l'ultimo dei problemi.
probabilmente ci sono tutte le carte in regola per aprirla in moldavia.
i collaboratori a partita iva ok... peccato, sarebbe stato bello un contratto da dipendete, pagando ovviamente le tasse in italia.
una socità moldava, non puo avere un dipendente in italia pagandolo con le tasse italiane? ovvero il doppio del netto... avendo piu margine nell'utile aziendale moldavo, credo che ne valga ugualmente la pena


#29 naza

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Inviato 21 February 2015 - 19:45:53


Visualizza messaggiolevert90, su 21 February 2015 - 18:19:35, dice:

ciao, avendo il socio moldavo... credo che il discorso di traduzione e di parlare con gente giusta ecc sia l'ultimo dei problemi.
probabilmente ci sono tutte le carte in regola per aprirla in moldavia.
i collaboratori a partita iva ok... peccato, sarebbe stato bello un contratto da dipendete, pagando ovviamente le tasse in italia.
una socità moldava, non puo avere un dipendente in italia pagandolo con le tasse italiane? ovvero il doppio del netto... avendo piu margine nell'utile aziendale moldavo, credo che ne valga ugualmente la pena
io ti auguro di trovarti bene ma ti consoglio di viverci un po prima di prendere questa decisione.
per pagare le tasse e avere un dipendente in italia devi avere una posizione fiscale anche in italia.
ossia una filiale o rappresentante fiscale in italia.
ma andresti contro corrente dato che si fa di tutto per non pagare le tasse in italia invece tu le vuoi pagare!
poi dovresti avere 2 commercialisti o uno molto bravo che conosce tutte e due le situazioni fiscali.
Troppo complicato per una piccola azienda.


#30 levert90

levert90

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Inviato 21 February 2015 - 19:48:01


Si meglio allora avere collaboratori a p.iva italiani e stabilire un contratto di collaborazione con azienda moldava e italiana.





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