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Ospedale per clandestini


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Questa discussione ha avuto 5 risposte

#1 SOFIA

SOFIA

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Inviato 09 May 2010 - 21:08:17


POLITICA - I NODI
Ospedale per clandestini
Dopo Rovigo c’è Venezia
La Caritas del capoluogo: «Pronti per settembre»
Gobbo: «Come vogliono, ma la clandestinità è reato»


Il poliambulatorio della Caritas di Rovigo ( Biasioli)


Sanità, nasce un poliambulatorio per i clandestini in Polesine
VENEZIA — Dopo Rovigo, Venezia. E prima c’era stata Padova. E il trevigiano. E Verona. Non è un exploit isolato quello della Caritas di Rovigo, che l’altroieri ha inaugurato con grande clamore un «ospedale» per poveri e clandestini. Venezia, col sostegno dell’ordine di Malta, è pronta ad aprire, ragionevolmente per settembre, un ambulatorio perfettamente funzionante in centro storico, mentre un altro potrebbe sorgere in terraferma, a Mestre, grazie all’accordo con un’altra associazione benefica. A Verona la struttura funziona attivamente da tempo, voluta dalla Caritas. Anzi: vorrebbero ingrandirsi, «ma mancano le risorse», dice monsignor Giuliano Ceschi. E la Lega? In Parlamento si era battuta perché col pacchetto Maroni diventasse legge la denuncia da parte dei medici dei pazienti clandestini. Non è stato così, ma sul caso si continua a discutere.

«La Chiesa faccia quello che crede, è giusto — è il pensiero del capo Gian Paolo Gobbo, sindaco di Treviso — ma sappiano che la clandestinità è un reato e che dunque possono nascere dei problemi, dopo le cure. E non mi vengano a dire che i clandestini non sono curati, perché non è così: è solo ipocrisia dire che a Treviso non succeda, sono sempre qui». In linea anche il senatore Giampaolo Vallardi, «padre» delle ronde: «Giusto curarli, ma una volta curati devono andarsene. La Lega non ha mai detto di non prestare soccorso, ma la Chiesa ha un compito, noi dobbiamo far quadrare i bilanci». Intanto, la Chiesa va avanti. «Un ambulatorio per clandestini? Ci stiamo lavorando—dice don Dino Pistolato, direttore della Caritas di Venezia —. Abbiamo già un’attività pluriennale, legata alla mensa di Betania, dove alcuni medici in pensione guardano soprattutto piedi e pelle dei pazienti. Il progetto prevede di aprirne uno a Castello, manca solo l’arredo. E a Mestre. È nostro dovere curare la dignità della persona umana a prescindere da tutto».

E la comunità islamica rappresentata da Wael Farhat è pronta a collaborare con la Caritas. «Abbiamo già avviato un servizio informativo per clandestini e immigrati in genere. Nostra intenzione - spiega Farhat - è orientare chiunque, irregolari compresi, sui diritti garantiti dal servizio sanitario italiano». Idem per Padova: «Un ambulatorio così l’abbiamo da dieci anni—dice il direttore della Caritas padovana, don Gianfranco Zenatto—e anche la Regione, tramite l’azienda ospedaliera, ha fatto un opuscolo per i clandestini malati. A loro viene concessa una tessera provvisoria». Approva Piero Ruzzante, consigliere regionale del Pd: «È il dettato costituzionale, la salute va garantita per tutti. E poi sarebbe un problema anche per noi se i clandestini non curassero malattie contagiose ». «La garanzia della salute è un valore — rincara Dario Bond, capogruppo Pdl in consiglio regionale—l’importante è non "coprire" la clandestinità». Ma il rischio di denunce da parte dei medici è decisamente remoto. «In un anno - precisa Maurizio Benato, presidente dell’Ordine dei medici di Padova - nessuno ha infranto il giuramento di Ippocrate. L’iniziativa della Caritas di Rovigo? Decisamente saggia: concretizza i nostri dettami deontologici». Opinione condivisa da suor Lia, responsabile della cucina sociale padovana.

«Da tempo - rammenta - abbiamo radunato uno staff di medici volontari, una sorta di "pronto soccorso assistenziale" che accoglie 6-7 mila persone l’anno, fra stranieri e italiani senza fissa dimora. Quando si parlò dell’obbligo di segnalazione molti si spaventarono, rifiutandosi di farsi curare. Ancora oggi qualcuno teme conseguenze». Pure nel Trevigiano, a Vittorio Veneto, un gruppo di medici in pensione gestisce, da quasi cinque anni, un ambulatorio dedicato (quasi) esclusivamente agli stranieri. Anche in questo caso, in collaborazione con la Chiesa e l’Usl 7. «Un’importante forma di solidarietà - assicura monsignor Ferruccio Sant, direttore della Caritas vittoriese -, sebbene gli accessi, nel tempo, siano gradualmente diminuiti: ormai gli stranieri hanno imparato a muoversi in autonomia ». Il problema, semmai, riguarderebbe il resto della provincia di Treviso. Dove la comunità islamica vorrebbe organizzare una sorta di assistenza medica «parallela» ma, denuncia l’imam Youssef Tadil, «continuiamo a scontrarci contro il muro opposto dai Comuni».

Stefano Bensa
Sara D’Ascenzo
08 maggio 2010
http://corrieredelve...981384015.shtml



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#2 sergio3

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Inviato 10 May 2010 - 08:25:42


E' proprio vero !!! "pecunia non olet" dicevano gli antichi latini: i soldi non puzzano.

Fermo restando quello che diche il buon Gobbo: la clandestinità è un reato,

ma queste nuove strutture sono nate ingannando la buona fede degli immigrati clandestini-- Gli stessi servizi li ottengono presso le normali strutture esistenti, sapendo benissimo che nessuno li denunci (basta andare in qualsiasi pronto soccorso per vedere quanti clandestini usufruiscano dei normali servizi della Sanità Pubblica).
Dato che la Charitas non può più mungere soldini dai centri di permanenza temporanea allora si è inventata questa nuova attività--
Lavoreranno volontari non pagati o professionisti regolarmente stipendiati ?? (magari in nero per far sembrare tutto caritatevole ?)
Fanno patti col diavolo (vedi il "socio" mussulmano) pur di incassare soldi e state tranquilli che arriveranno !!!--Ma chi pagherà le nuove strutture ? il solito "pantalone"?.
Sanno benissimo che basta piazzare fuori dalla porta e altre uscite secondarie una pattuglia delle forze dell'ordine e controllare i documenti, per creare problemi a questi "derelitti umani"
Che siano questi inventori più onesti !!!!.



Io non mi sento italiano, voglio resistere e insorgere


#3 XCXC

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Inviato 10 May 2010 - 10:52:33


Visualizza messaggiosergio3, su 10-May-2010 09:25, dice:

  Gli stessi servizi li ottengono presso le normali strutture esistenti, sapendo benissimo che nessuno li denunci (basta andare in qualsiasi pronto soccorso per vedere quanti clandestini usufruiscano dei normali servizi della Sanità Pubblica)


ecco bravo...

certo che i leghisti sono persone strane davvero...

c'e' qualcuno che TOGLIE le persone dagli ospedali e questo nn gli va bene...

davvero ridicolo!!!

La Caritas ha dato una risposta e questi con la loro testa vuota continuano a rompere i maroni...

non sara' che in quel partito sia giunta l'ora di fare un po' di pulizia delle teste senza cervello?

E di diventare adulti e non solo stupidi (alcuni) che gridano...

Come in ogni attivita'...

arrivare spesso e' facile...

il difficile e' rimanere!!!



.


#4 sergio3

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Inviato 10 May 2010 - 11:10:11


Visualizza messaggioXCXC, su 10-May-2010 11:52, dice:


La Caritas ha dato una risposta e questi con la loro testa vuota continuano a rompere i maroni...

non sara' che in quel partito sia giunta l'ora di fare un po' di pulizia delle teste senza cervello?


Non ho capito :" e questi con la loloro testa vuota..." chi sono ?

Guarda che in via Bellerio aspettano con ansia il tuo arrivo e il tuo apporto di aria fresca-- ti sosterrò-- te lo posso assicurare e non scherzo !!!



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#5 XCXC

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Inviato 10 May 2010 - 11:35:18


Visualizza messaggiosergio3, su 10-May-2010 12:10, dice:


Non ho capito :" e questi con la loloro testa vuota..." chi sono ?


mi  riferisco a certi leghisti friulani attualmente al governo regionale con il pdl...

la Lega si sta perdendo dietro realta' e problemi inesistenti... sembrano ancora non vogliano crescere...

benissimo stanno facendo in alcuni settori (es. hanno obbligato i dipendenti provinciali, Presidente e' un leghista, a lavorare anche il pomeriggio) ma per altri...

per es. stanno sollevando il problema di questi ambulatori per clandestini... che secondo me e' davvero stupido.

Ripeto, la Lega si preoccupi dei 3500 dipendenti regionali, l'equivalente della Lombardia che ha 7 volte i ns abitanti...

questi sono i veri scandali!!!

E ci preoccupiamo della Caritas...

che anche dovesse incassare... sarebbe un millesimo di quello  che costa tutto l'appartao pubblico regionale, provinciale e comunale...

siamo una regione con 1,4 milioni di abitanti... ancora un po' assomigliamo all'Australia se ragioniamo per densita' abitativa...

per contro abbiamo una marea di gente pubblica che non avendo un ca%%o da fare tutto il giorno sa solo legiferare inutilmente....

il loro obittivo e' quello di controllare tutti come fossero soldatini delle loro collezioni...

ma finiamola per favore...

pensiamo che negli USA non esiste quasi nemmeno la carta d'identita' e qui in questo Paese di komunisti pubblici vorrebbero tenere tutto sotto controllo...

I politici attuali, quasi tutti, salvo solo alcuni della Lega, vivono in un mondo ormai sorpassato...

ci vuole un altro tipo di organizzazione....

piu' anglosassone... e tedesco

meno bizzantino...

Sono stufo di essere il terrone dell'Europa vera, quella intelligente e seria che sta nascendo dalle nuove generazioni al nord...



.


#6 Rick

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Inviato 10 May 2010 - 18:03:16


Visualizza messaggioSOFIA, su 9-May-2010 23:08, dice:

POLITICA - I NODI
Ospedale per clandestini
Dopo Rovigo c’è Venezia
La Caritas del capoluogo: «Pronti per settembre»
Gobbo: «Come vogliono, ma la clandestinità è reato»
Il poliambulatorio della Caritas di Rovigo ( Biasioli)
Sanità, nasce un poliambulatorio per i clandestini in Polesine
VENEZIA — Dopo Rovigo, Venezia. E prima c’era stata Padova. E il trevigiano. E Verona. Non è un exploit isolato quello della Caritas di Rovigo, che l’altroieri ha inaugurato con grande clamore un «ospedale» per poveri e clandestini. Venezia, col sostegno dell’ordine di Malta, è pronta ad aprire, ragionevolmente per settembre, un ambulatorio perfettamente funzionante in centro storico, mentre un altro potrebbe sorgere in terraferma, a Mestre, grazie all’accordo con un’altra associazione benefica.

Ma non mi sembra una gran novità
sono anni ..... decenni ......che
l'opera san francesco
Immagine inviata
http://www.operasanfrancesco.it/OSF/
ha ambulatori aperti a stranieri clandestini



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