sergio3, su 2-Apr-2010 18:21, dice:
L'unico itinerario alternativo, sono i buchi nelle reti di demarcazione del confine, ma sono anni che non le pratico più, saranno cambiate--per il momento sono spiazzato !!
Ero questa mattina di là per lavoro--non è più conveniente per benzina--tra la card Regionale di Lombardia (-10 cents/€) il viaggio (nel mio caso A/R 36 Km) non si risparmia niente-- ma se sei già lì sono 16 cents/€ in meno--
Fra non molto tempo ci sarà anche questo itinerario, con un sapore antico:
Come i treni a vapore
Un nuovo volume dedicato alla storica ferrovia
della Valmorea, diventa un'occasione per riscoprirne la storia.
“Come i treni a vapore, il dolore passerà”.
Così cantava Fiorella Mannoia nel '92, su testi di Ivano Fossati.
Un'immagine suggestiva, che evoca alla memoria storie d'altri
tempi, per l'appunto passati.
Così non dovrebbe essere, però, secondo gli Amici della Ferrovia Valmorea, un gruppo di entusiasti volontari, amanti del vapore,
capitanati dal presidente Marco Baroni, partiti in cinque, meno di sette anni fa, e oggi arrivati a toccare i centocinquanta sostenitori.
L'ambizioso obiettivo, infatti, in parte raggiunto, è quello di riportare in vita l'antica
ferrovia, per riscoprire e valorizzare un patrimonio a molti
sconosciuto.
LE ORIGINI
Nasce a fine ‘800, l'idea, stimolata dall'industrializzazione in corso, di una ferrovia lungo la Valle dell'Olona.
Il nucleo è una linea che, staccandosi dalla Novara-Saronno-Seregno all'altezza di Castellanza raggiungesse Cairate-Lonate Ceppino: inaugurata nel1904,rappresentava, nel disegno dei progettisti, il primo
tratto di un collegamento tra il Varesotto e Mendrisio, nel Cantone Ticino.
In effetti, nel 1926 viene inaugurato il
collegamento internazionale Castellanza-Mendrisio.
L'esperienza, però, nonostante le premesse, ha vita breve, sia per la scarsità di viaggiatori, sia per la mancata intesa commerciale tra i due paesi, a causa
dell’autarchia imposta dal fascismo in Italia.
Fallito il tentativo transfrontaliero, nel 1928, il capolinea diventa
Valmorea, comune comasco sulla riva del
Lanza.
Con gli anni, Ferrovie Nord, tuttora proprietarie della linea, perdono interesse per
un investimento divenuto antieconomico: nel 1952 viene soppresso il servizio viaggiatori, mentre è mantenuto il traffico merci, soprattutto al servizio della cartiera Vita Mayer di Cairate.
Negli anni ‘70 crisi energetica e smobilitazione
delle grandi industrie cartarie compiono il resto: nel ‘77 la linea è completamente dismessa.
Ma non dimenticata.
LA RISCOPERTA
Sia sul fronte svizzero, dove la ferrata non viene mai abbandonata, seppure “relegata” al traffico merci, sia su Riportare in vita l'antica ferrovia,
un patrimonio a molti sconosciuto.
Anno XI - n.2/2010 - VARESEFOCUS 69
RUBRICHE
70 VARESEFOCUS - Anno XI - n.2/2010 RUBRICHE
Storia
quello italiano, si moltiplicano incontri e progetti per riscoprire l'antica ferrovia.
In Cantone Ticino, è il Club del San Gottardo,un'associazione di appassionati, a prendere in pugno la situazione e rivitalizzare la tratta da Mendrisio a Stabio, con iniziative tese a riscoprire il fascino del treno a vapore in chiave turistica.
Nel 1993, durante la manifestazione “Treno Senza Frontiera” vengono aperti i cancelli, e, anche solo per pochi metri, un convoglio a vapore viene “sdoganato” in territorio Italiano.
L'evento, seppur semplicemente simbolico, infiamma gli entusiasmi e segna l'inizio della ristrutturazione dei binari anche a casa nostra.
Enti e privati, in primis gli Amici della Ferrovia Valmorea, si attivano per restaurare l'antica tratta.
Non senza problemi.
Il lavoro è lungo e impegnativo e va, tra le altre cose, dal lungo disboscamento del sedime, che ha coinvolto anche cittadini e protezione civile, al restauro di due treni storici, fino al recupero del Casello 5 a Crotto Castelseprio, dove si tengono le riunioni dei soci.
Qui sono conservati alcuni gioiellini, primo nucleo per un futuro museo: una timbratrice dei primi del Novecento e un pezzo del plastico di 5 metri per 2,5, realizzato dallo stesso Baroni, che riproduce la ferrovia.
TRA PASSIONE E
MARKETING DEL TERRITORIO
Ad oggi la Valmorea è una ferrovia internazionale: ripristinata nel tratto Mendrisio-Malnate, per oltre 7 km e mezzo di rotaie, destinate ad uso turistico.
Durante la bella stagione vengono organizzate scenografiche gite con treno a vapore verso la Svizzera che coinvolgono ad ogni viaggio 4/500 persone.
Inoltre, si programmano manifestazioni destinate a promuovere laferrovia, come un pezzo di storia locale, ma anche il contesto circostante.
Non bisogna sottovalutare, infatti, che il recupero ha permesso di bonificare il percorso, fornendo uno spunto per passeggiate nella Valmorea e nella Valle
dell'Olona, a piedi lungo la ferrata o in bicicletta, seguendo la ciclabile che arriva al Casello 5.
L'obiettivo dell'associazione, però, sarebbe proseguire e restaurare tutto l'antico tracciato.
L'aspirazione è quella di riportare il treno a Castiglione Olona, per arrivare a Castellanza, riattivando la tratta del Medio Olona.
Proprio in occasione della presentazione del recente volume “La ferrovia della Valmorea”, è stata riproposta la questione.
La querelle, tuttavia, allo stato attuale è di difficile soluzione: da un lato, si lancia l'ipotesi di utilizzare la tratta della Valmorea, oltre che a scopo turistico, come “metropolitana leggera”, per ammortizzarne i costi; dall'altro, quest'idea si
scontra con difficoltà realistiche e problemi logistici.
Del resto, come già successo a Gurone, il recupero deve farei conti con i condizionamenti e le nuove esigenze del territorio.
Silvia Giovannini
www.amicidellaferroviavalmorea.it
Da Mendrisio aMalnate: oltre 7 km e mezzo di rotaie, destinate ad uso turistico.
Durante la bella stagione, gite ed eventi per valorizzare il contesto territoriale.
LA FERROVIA DELLA VALMOREA:
IL LIBRO
Fortemente voluto dalla Regione Lombardia e costato l'impegno di quasi quattro anni, “La ferrovia della Valmorea”, presentato al Castello di Fagnano Olona, alla presenza dell'Assessore alle Infrastrutture Raffaele Cattaneo, è dedicato alla
storica ferrata, con un occhio al passato e uno alle prospettive future.
Tra gli scopi dell'associazione Amici della Ferrovia Valmorea, c'è anche quello divulgativo, testimoniato, negli anni, anche da sette mostre, due annulli filatelici, quattro cartoline e un sito su cui, oltre alla storia del progetto, è reperibile il
programma degli eventi stagionali 2010