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Sicurezza, Giovanardi: ora regolarizzare badanti e colf, provvedimento urgente.


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Questa discussione ha avuto 80 risposte

#31 sergio3

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Inviato 10 July 2009 - 16:04:11


Un'ultima notizia di 4 ore fa' dell'accordo Maroni-Sacconi dice:

L'intesa potrebbe tradursi in emendamento al decreto fiscale e che sarebbe operativo da settembre. Stretta sui datori di lavoro stranieri

Quindi il problema ricadrà sui datori di lavoro e le responsabilità saranno loro--vedrai quante badanti si troveranno senza lavoro !!!



Io non mi sento italiano, voglio resistere e insorgere


#32 XCXC

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Inviato 10 July 2009 - 18:05:03


Visualizza messaggiosergio3, su 10-Jul-2009 11:40, dice:


E' anche chiaro che questa eventuale azione è diretta solo ed esclusivamente a chi ha presentato la domanda nel Dicembre 2007

Ed è anche chiaro, che per chi verrà regolarizzato, il datore di lavoro dovrà fare il versamento contributi INPS anche per gli anni regressi (c'è di mezzo il lavoro nero che è punito per legge).

beh! Prendere in considerazione solo le domande gia' presentate nn risolverebbe il problema... e sarebbe stupido proprio perche' allora inutile!

e quale datore di lavoro sara' cosi' stupido da dichiarare che la badante e' al servizio da anni? Basta il minimo sufficiente scritto nell'eventuale provvedimento...

io comunque suggerirei di lasciar perdere i contributi ecc... che richiederebbero controlli, accertamenti ecc...

farei pagare a TUTTI i richiedenti la regolarizzazione una certa cifra...

per esempio 1000 euro!

Problema risolto e tutti contenti!!! E ci mettiamo una pietra sopra!!

Ricordo che le badanti in nero hanno gia' fatto risparmiare milioni di euro al nostro Stato



.


#33 sergio3

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Inviato 10 July 2009 - 18:25:50


Visualizza messaggioXCXC, su 10-Jul-2009 19:05, dice:

beh! Prendere in considerazione solo le domande gia' presentate nn risolverebbe il problema... e sarebbe stupido proprio perche' allora inutile!

E allora sono state stupide quelle che hanno tentato prima di regolarizzarsi ?

e quale datore di lavoro sara' cosi' stupido da dichiarare che la badante e' al servizio da anni? Basta il minimo sufficiente scritto nell'eventuale provvedimento...

io comunque suggerirei di lasciar perdere i contributi ecc... che richiederebbero controlli, accertamenti ecc...

farei pagare a TUTTI i richiedenti la regolarizzazione una certa cifra...

per esempio 1000 euro!

difatti io ho parlato di 1300 €
Problema risolto e tutti contenti!!! E ci mettiamo una pietra sopra!!

Ricordo che le badanti in nero hanno gia' fatto risparmiare milioni di euro al nostro Stato

Scusa , ma in che modo ?? se sono sempre andate per esempio ai pronto soccorso senza mai pagare ?? per me sono state  solo ed esclusivamente un costo e non un risparmio--ma cosa dici !!!

Se mi dici che lo stato dovrebbe intervenire presso le famiglie con nonnino con contributi, allora sì




Io non mi sento italiano, voglio resistere e insorgere


#34 Guest_Azzurro_*

Guest_Azzurro_*
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Inviato 10 July 2009 - 20:28:34


2009-07-10 19:39

SACCONI, REGOLARIZZAZIONE SOLO BADANTI-COLF, NO ALTRI.

ROMA  - La regolarizzazione 'selettiva' sulla quale il governo ha raggiunto ieri un'intesa riguarderà "solo badanti e collaboratrici domestiche, di questo si è per altro sempre parlato". Lo ha detto il ministro del Welfare Maurizio Sacconi intervistato dal GrParlamento. Sacconi ha anche spiegato che l'intesa raggiunta sarà tradotta in un emendamento del governo che sarà inserito "nel decreto legge sulle misure per contrastare la crisi che è già all'esame del Parlamento".

"Il nostro mercato del lavoro - ha spiegato il ministro - non sarebbe in grado di recepire in questo momento in modo sostenibile altre professionalità anzi, nell'interesse degli stessi immigrati che già sono qui e che spesso sono costretti all'inattività o alla disoccupazione dalla grande recessione globale noi dobbiamo contenere gli ingressi con riferimento proprio a queste professioni".

"I tecnici hanno sostanzialmente finito il loro lavoro, si tratta di verificare bene i termini anche di un possibile recupero dei periodi lavorativi pregressi, soprattutto in funzione dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici ma anche della certezza" per le famiglie. Lo ha detto il ministro del Welfare Maurizio Sacconi replicando in un'intervista al GrParlamento al cronista che gli chiedeva se i tecnici dei ministeri dell'Interno e del Welfare stessero verificando, dopo l'intesa raggiunta ieri, la sostenibilità della proposta per la regolarizzazione di colf e badanti.

"Non è stato difficile definire una linea condivisa nel governo soprattutto perché il provvedimento sulla sicurezza contrastando seriamente la clandestinità ha creato i presupposti ora per l'ultima regolarizzazione che dovrebbe riguardare le badanti, le colf che lavorano per prestare servizio di cura presso le famiglie e riguarderebbe anche le italiane e gli italiani". Lo ha detto il ministro del Welfare Maurizio Sacconi intervistato da GrParlamento sull'intesa trovata ieri nel governo sulla questione della regolarizzazione di colf e badanti. "La possibilità cioé - ha aggiunto - di far emergere tanti lavoratori irregolari sia attraverso il superamento del problema relativo al titolo in base al quale sono nel nostro Paese e sia per quanto riguarda il rapporto di lavoro e i relativi contributi".

Sacconi ha sottolineato come la "selettività riguarda soprattutto i datori di lavoro stranieri perché non possano verificarsi casi in cui si tentano "ricongiungimenti impropri o di "far entrare altro tipo di persone che non sono collaboratrici familiari o badanti". Il ministro ha ribadito come si tratta "non di una sanatoria" ma di una regolarizzazione selettiva e che comprenderà l'"individuazione anche all'interno delle domande di lavoro che furono fatte a suo tempo e di quelle per le quali si riapriranno i termini quei datori di lavoro che appaiono generalmente tali". Non si tratta ha infine puntualizzato di un passo indietro anche perché, ha specificato "con il ministro Maroni abbiamo immediatamente attivato un gruppo di lavoro" e "stavamo lavorando già a una soluzione" e, grazie al ddl sicurezza che "ha creato una cesura con il passato nel quale i flussi erano subiti, contrastando efficacemente la clandestinità" per cui ora "possiamo determinare quest'ultimo procedimento prima di procedere poi con modalità ordinarie di gestione dei flussi che dovrebbero essere poi a regime fondati soprattutto sulla formazione e la selezione nei paesi d'origine".


#35 sergio3

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Inviato 10 July 2009 - 21:04:13


Caro Azzurro, hai riportato una agenzia ANSA di oggi » 2009-07-10 19:39, ma sono cose ormai conosciute, leggi i miei post e ti accorgerai--poi per quel che ne so, non è stato definito ancora niente--quella che hai riportato è  solo un'intervista , non una decisione del Governo--
Poi non verrà inserita nel ddl sicurezza ma in quello fiscale--
Dai il giusto peso a quello che copi e incolla-- i Giornalisti sono brutta gente, riportano sempre quello che vogliono loro per creare ad arte un precedente.



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#36 XCXC

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Inviato 10 July 2009 - 22:04:31


ultime notizie di poco fa... dicono che verranno sanate le colf e le badanti presenti in Italia prima di Aprile 2009

anche dipendenti da stranieri con almeno 5 anni di residenza in Italia

una tantum di 500 euro

se passasse direi che andrebbe bene...



.


#37 sergio3

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Inviato 11 July 2009 - 04:36:59


Visualizza messaggioXCXC, su 10-Jul-2009 23:04, dice:

ultime notizie di poco fa... dicono che verranno sanate le colf e le badanti presenti in Italia prima di Aprile 2009

anche dipendenti da stranieri con almeno 5 anni di residenza in Italia

una tantum di 500 euro

se passasse direi che andrebbe bene...


Piuttosto che niente, meglio piuttosto (anche se è  poco)



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#38 giemme74

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Inviato 11 July 2009 - 04:56:24


Visualizza messaggiosergio3, su 11-Jul-2009 05:36, dice:



Piuttosto che niente, meglio piuttosto (anche se è poco)




guardiamola in prospettiva, dal giorno dopo la regolarizzazione cominceranno a pagare tasse e contributi, io le avrei regolarizzate anche gratis, i 500 euro servono a salvare la forma, per le casse di erario e inps sarebbe stato comunque un buon affare farlo gratuitamente...



Immagine inviata


#39 Guest_Azzurro_*

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Inviato 11 July 2009 - 09:53:01


Visualizza messaggiosergio3, su 10-Jul-2009 22:04, dice:

Caro Azzurro, hai riportato una agenzia ANSA di oggi » 2009-07-10 19:39, ma sono cose ormai conosciute, leggi i miei post e ti accorgerai--poi per quel che ne so, non è stato definito ancora niente--quella che hai riportato è  solo un'intervista , non una decisione del Governo--
Poi non verrà inserita nel ddl sicurezza ma in quello fiscale--
Dai il giusto peso a quello che copi e incolla-- i Giornalisti sono brutta gente, riportano sempre quello che vogliono loro per creare ad arte un precedente.
Con i Flussi del 2008, il Governo ha provato a far passare una legge che creava distinzioni tra stranieri con PdS, lungosoggiornanti, e datori di lavoro italiani. Ma sappiamo benissimo come è andata.

In attesa delle determinazione del TAR, le prefetture, che già lavorano i flussi del 2008, stanno accogliendo indistintamente le pratiche di italiani e stranieri senza guardare il permesso.

E' praticamente certo che al TAR vincerà la linea della CGIL, visto che la norma discriminante non è coerente con il Testo Unico.

Quindi, se veramente il governo ha intenzione di riprovarci, è perchè già sanno come andrà a finire. Ora fanno al voce grossa, "Saremo severi!", e poi passeranno tutti. Come al solito.

Del resto anche la scelta di accettare badanti e colf la dice lunga sull'intenzione di accettare ogni genere di domanda.

Chiunque abbia un minimo di esperienza sui flussi, sa che i lavori domestici che non sono di assistenza alla persona, sono al 95% trucchetti per sanare situazioni di clandestinità per amici e parenti.

Del resto, quando vedi centinaia di stranieri con 10.000 euro all'anno di reddito e una domanda di colf, che per di più ha lo stesso cognome del richiedente, il sospetto ti viene anche?

Se avessero voluto essere severi, avrebbero potuto mettere come vincolo l'impossibilità di assumere parenti entro il 4° grado. Nel Testo Unico dell'immigrazione 2002 (Bossi/Fini), non si potevano assumere fratelli e/o coniugi. Nel 2007/08 questo vincolo è caduto, così come è caduto il vincolo di massimo una domanda di colf.

Ma sopratutto, se avessero voluto essere realmente severi non si sarebbero inventati una "cosa" con tanto di silenzio/assenso e 90 giorni di termine perentorio.

Ci sono prefetture che lavoreranno per buona parte del 2009 le domande dei flussi 2007: dove troveranno il tempo per evadere le pratiche di questa sanatoria?

La massa enorme di domande finirà per essere una sanatoria di taglia XXL con centinaia di migliaia di lavoratori PRIVI di requisiti che ottengono il PdS solo grazie all'impossibilità degli uffici di rigettare le istanze nel 90 giorni.

Ma questi qui non dovevano essere quelli del "Ora vige la serietà"?


Colgo l'occasione per rispondere all'amico Amedeo che è esperto di questioni amministrative relativamente all'immigrazione.

- politici ma anche - tagli e - lavoro precario.

Non si può pensare di fare sempre cassa continuando nel contempo a tagliare i fondi nelle pubbliche amministrazioni che si occupano di immigrazione.


#40 Guest_Azzurro_*

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Inviato 11 July 2009 - 10:18:37


II BOZZA con relazione (9 luglio, ore 11)

DISEGNO DI LEGGE


Regolarizzazione del lavoro di cittadini stranieri non comunitari richiedenti nulla osta al lavoro a norma del DPCM 30 ottobre 2007.


D'iniziativa dei senatori  Bonino, Finocchiaro (Presidente Gruppo Pd), D'Alia (Presidente Gruppo UDC-Autonomie), Baldassarri (Presidente VI commissione),  Adamo (Pd), Amati (Pd), Baio (Pd),  Barbolini (Pd), Bassoli (Pd), Blazina (Pd), Carloni (Pd), Ceccanti (Pd), Chiaromonte (Pd), Collino (Pdl), Compagna (Pdl), Contini (Pdl), Della Seta (Pd), Della Monica (Pd),  Germontani (Pdl), Ghedina (Pd), Giaretta (Pd), Granaiola (Pd), Ichino (Pd), Leddi Maiola (Pd), Livi Bacci (Pd), Malan (Pdl), Marcenaro (Pd), Marinaro (Pd), Ignazio Marino (Pd), Menardi (Pdl) Mongiello (Pd), Musso (Pdl), Nerozzi (Pd), Perduca (Pd-Radicali), Poli Bortone (Misto-Io sud), Poretti (Pd-Radicali), Nicola Rossi (Pd), Paolo Rossi (Pd), Saia (Pdl), Sangalli (Pd), Saro (Pdl), Sbarbati (Pd), Spadoni Urbani (Pdl), Soliani (Pd), Stradiotto (Pd), Valditara (Pdl), Vita (Pd).



Onorevoli colleghi!

Il presente disegno di legge  intende affrontare  la condizione di quei cittadini non comunitari che nel 2007 avanzarono domanda di nulla osta secondo i criteri e le modalità previste nel cosiddetto decreto flussi (DPCM 30 ottobre 2007).

Come è noto, a seguito di quel decreto furono presentate circa 740.000 domande di assunzione, in base alle quali all'inizio del giugno 2008 furono rilasciati circa 170.000 nulla osta. Circa 80.000 domande furono respinte dalle Direzioni provinciali del lavoro (perché le condizioni contrattuali offerte non erano quelle previste dalla legge) o dalle questure (in genere per vecchi provvedimenti a carico del lavoratore straniero).

A seguito del decreto flussi del 2008 potranno essere evase altre 150.000 richieste. Resterebbero quindi fuori 360.000 domande: si tratta di persone che da anni vediamo occupati nei  ristoranti, nel commercio, impiegati nelle piccole aziende edili, agricole, nelle case di cura, e nelle nostre case, per prendersi cura delle persone a noi più care, i nostri figli e i nostri anziani.

Molto probabilmente alcune migliaia di queste persone nel frattempo saranno tornate nei loro paesi oppure non sono più occupate: nella situazione di generale irregolarità è molto difficile disporre di dati precisi, e uno degli effetti della nostra proposta è quello di portare alla luce anche questo aspetto; ma certamente nella stragrande maggioranza dei casi ci riferiamo a persone che svolgono una vita regolare, sotto gli occhi di tutti, pur nelle mille difficoltà di chi è nei fatti irregolare, anche se non per scelta. La lentezza della burocrazia, l'intasamento delle pratiche in uffici notoriamente sguarniti di personale ha reso impossibile l'ottenimento del permesso di soggiorno anche per molte di quelle persone la cui richiesta è stata accolta.

Questo provvedimento vuole quindi portare alla assoluta regolarità la situazione di persone che ne hanno tutti i requisiti: già sono presenti, da anni,  sul nostro territorio, e svolgono mansioni indispensabili per la nostra vita quotidiana e, il ché non va sottovalutato, per la nostra economia; la loro regolarizzazione porterebbe anche indubbi vantaggi alle casse dello Stato, perché l'emersione è evidentemente anche emersione dal lavoro in nero.

Questo provvedimento si rende inoltre necessario anche a seguito dell'approvazione delle recenti norme in materia di sicurezza, che rischiano di costringere in una  condizione para criminale non solo i cittadini non comunitari che non commettono alcun reato e anzi svolgono una vita rispettosa delle nostre leggi, ma anche tutti quei cittadini italiani che non possono privarsi del loro contributo e della loro collaborazione.

________________________________________________________________________    

Articolo 1



(Dichiarazione di emersione di lavoro irregolare)



1.
Chiunque occupi alle proprie dipendenze cittadini stranieri privi di titolo di soggiorno che abbiano presentato le domande di nulla-osta al lavoro valide ed ammissibili a norma del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 30 ottobre 2007, risultate in esubero rispetto alla quota complessiva di ingressi autorizzata sulla base dell'articolo 1 dello stesso decreto 30 ottobre 2007, può denunciare, entro quattro mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, la sussistenza del rapporto di lavoro alla prefettura-ufficio del Governo competente per territorio mediante presentazione di emersione nelle forme previste dal presente articolo. La dichiarazione di emersione è presentata dal richiedente, a proprie spese, agli uffici postali. Per quanto concerne la data, fa fede il timbro dell'ufficio postale accettante.


2.
La dichiarazione deve contenere, a pena di inammissibilità:

a) le generalità del datore di lavoro;

b)  una dichiarazione attestante la cittadinanza italiana o, comunque, la regolarità della sua presenza in Italia;

c) l’indicazione delle generalità e della nazionalità dei lavoratori occupati;

d) l’indicazione della categoria e qualifica degli stessi;        

e) l'indicazione del tipo di rapporto di lavoro intercorrente con ciascuno di essi;
        
f) l’indicazione della retribuzione convenuta, in misura non inferiore a quella prevista dal vigente contratto collettivo nazionale di lavoro di riferimento.

g) l'indicazione delle generalità del datore di lavoro presso il quale il lavoratore era alle dipendenze al momento della richiesta del nulla osta, presentata ai sensi del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 30 ottobre 2007, nel caso in cui nel periodo di tempo intercorso fra la data della domanda di nulla osta  e il momento della presentazione della dichiarazione di emersione il lavoratore non sia più alle dipendenze dello stesso datore di lavoro.


3.
Ai fini della ricevibilità, alla dichiarazione di emersione sono allegati:

a) attestato di pagamento di un contributo forfetario a favore della prefettura - ufficio del governo, di euro 100 come partecipazione alle spese di istruzione della pratica,

b) copia di impegno a stipulare con il prestatore d’opera, nei termini di cui al successivo comma 4, il contratto di soggiorno previsto dall’articolo 5-bis del testo unico di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998, introdotto dall’articolo 6 della legge 30 luglio 2002, n. 189;


4.
Nei sessanta  giorni successivi alla ricezione della dichiarazione di cui al comma 1, la prefettura – ufficio territoriale del Governo competente per territorio verifica l’ammissibilità e la ricevibilità della dichiarazione e la questura accerta se sussistono motivi ostativi all’eventuale rilascio del permesso di soggiorno della durata di un anno, dandone comunicazione alla prefettura – ufficio territoriale del Governo, che assicura la tenuta di un registro informatizzato di coloro che hanno presentato la denuncia di cui al comma 1 e dei lavoratori extracomunitari cui è riferita la denuncia.


5
. Nei trenta giorni successivi alla comunicazione della mancanza di motivi ostativi al rilascio del permesso di soggiorno di cui al comma 4, la prefettura – ufficio territoriale del Governo invita le parti a presentarsi per stipulare il contratto di soggiorno nelle forme previste dalla legge 30 luglio 2002, n. 189 e alle condizioni contenute nella dichiarazione di emersione e per il contestuale rilascio del permesso di soggiorno, permanendo le condizioni soggettive di cui al comma 4. Il permesso di soggiorno è rinnovabile previo accertamento da parte dell’organo competente della prova della continuazione del rapporto e della regolarità della posizione contributiva della manodopera occupata. La mancata presentazione delle parti comporta l’archiviazione del relativo procedimento.
  
6.
Le disposizioni del presente articolo non si applicano ai rapporti di lavoro che occupino prestatori d’opera extracomunitari: a) nei confronti dei quali sia stato emesso un provvedimento di espulsione per motivi diversi dal mancato rinnovo del permesso di soggiorno; b) che risultino segnalati, anche in base ad accordi o convenzioni internazionali in vigore in Italia, ai fini della non ammissione nel territorio dello Stato; Le disposizioni del presente articolo non costituiscono impedimento all’espulsione degli stranieri che risultino pericolosi per la sicurezza dello Stato.
  
7. Qualora, pur in assenza di motivi ostativi al rilascio del permesso di soggiorno di cui al c. 4, non pervenga alle parti, nei termini previsti e comunque entro  centoventi giorni dalla ricezione della dichiarazione di cui al comma 1, l'invito a presentarsi di cui al comma 5, il lavoratore può presentarsi presso la Prefettura - ufficio territoriale del Governo, per chiedere il rilascio immediato del permesso di soggiorno.

8.
I soggetti di cui al comma 1, che presentano la dichiarazione di emersione del lavoro irregolare e i lavoratori stranieri di cui al medesimo comma 1 non sono punibili per le violazioni delle norme relative al soggiorno, al lavoro, di carattere finanziario, fiscale, previdenziale e assistenziale, nonché per gli altri reati e le violazioni amministrative comunque afferenti all'occupazione dei lavoratori stranieri privi di titolo di soggiorno indicati nella dichiarazione di emersione compiute antecedentemente alla data di entrata in vigore della presente legge e fino alla data di rilascio del permesso di soggiorno ovvero fino alla data della comunicazione della sussistenza di motivi ostativi al rilascio del permesso di soggiorno. Ai soggetti di cui al comma 1 non si applicano le disposizioni di cui all'articolo 1, commi 14 e 16 della legge ... 2009, n. .... (è quella appena approvata e in attesa di promulgazione, ndr) fino alla data di rilascio del permesso di soggiorno ovvero fino alla data della comunicazione della sussistenza di motivi ostativi al rilascio del permesso di soggiorno.


Art. 2


(Norma finanziaria)




1. Dall'applicazione della presente legge non devono derivare oneri aggiuntivi a carico del bilancio dello Stato.

2. Il gettito derivante dal contributo di cui all'articolo 1,  comma 3, lettera a) è versato all'entrata del Bilancio dello Stato per essere riassegnato allo stato di previsione del ministero dell'interno che lo destina interamente alla copertura degli oneri connessi alle attività istruttorie inerenti ai procedimenti di competenza del Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione, compresi quelli relativi all'assunzione di personale destinato alle prefetture per l'espletamento delle attività previste dalla presente legge.





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