silvano, su 4-Feb-2009 15:29, dice:
Dai Vio, è un giudizio troppo brusco, che può offendere una persona. Secondo me Liliana sta facendo la gara nell'elogio. Per me è laureata in giurisprudenza, a loro, sai, li insegnano di tirare l'acqua dal secco nel vuoto senza rispondere direttamente alla domanda! Te lo posso dimostrare facilmente. Quando ho scritto così:
E se una donna non vuole stare a casa? Secondo te fa male? - Dimentichi un'altra cosa - purtroppo non tutti i mariti guadagnano così tanto per poter mantenere se stesso e anche la moglie! E in tal caso lavorare diventa una necessità e non più un hobby, come l'hai descritto tu! Per favore non tirar fuori l'argomento che il marito "deve" mantenere la moglie! - Perché quando sento la parola "deve" mi viene subito da rispondere: "A chi devo - perdono tutti!" ("Кому я должен - я всем прощаю!")
anche se non trovi il nesso tra quello che c'è scritto in rosso, e quello che c'è scritto in blu, bastava rispondere alla prima affermazione e tralasciare quello sotto!
Ma Liliana ha scelto un'altra strada - di scivolare dal discorso, come si dice in russo "Съезжать с трассы", di non rispondere alla domanda diretta. Se vogliamo, è un'arte anche questo! L'avevo capito subito, ma mi stavo divertendo parecchio ed ero curioso di sapere come andava a finire...
A parte che il titolo del topik e completamente sbagliato
ma cmq andiamo avanti....
le tue domande li ho trovate al quanto banali e fuori luogo(diciamo:"hai girato la frittata")...e per quello ho preferito non rispondere
invece la cosa interessante era il resto, quindi a mio parere non andava tralasciato
come che si parlava della schiavitù
e la donna moderna(intendo quelle che lavorano e non) spesso e volentieri si sentono schiave del proprio marito
personalmente mi sono posta questa domanda
Come mai si sente schiava ??
visto che questo e un argomento al ordine del giorno
e che tra l'altro l'hai posto proprio tu ....vorrei capire meglio
PS. le donne sono pregate di scrivere un loro parere personale sulla vicenda
e di non giudicare colui che non conosce affatto