Inviato 20 November 2014 - 15:11:48
Prima di dare sfogo al mio problema personale,
volevo raccontarvi qualche storia, (XCXC sei autorizzato a fare copia incolla di tutto,
quando il mio racconto è finito, a firma di nigito gaetano, non avere nessun problema
se devi modificarlo..aggiustarlo....sei autorizzato),
Io sono ....poco cattolico...poco credente....poco praticante ma vado,
meglio andavo quasi tutte le domeniche(il sabato in moldavia) a messa...ora non credo a niente,
il primo sabato di ottobre a messa (moldavia), il Don non me ne voglia....ma si voglia...voglia,
il Don dice che la somma (le donazioni) che erano state raccolte nel mese di settembre sono state donate,
a un italiano che era in carcere in moldavia per pedofilia, per le medicine,
disse se eravamo d'accordo, nessuno apri bocca, io che sono il più furbo,
(ammia l'asino mi fotte solo per la minkia) dissi che non era giusto,
perchè: tutti noi diamo quel piccolo "obolo" pensando che va ai bambini o a qualche
famiglia disagiata, non a uno che ha rovinato la vita per sempre a piccoli bambini,
Sono fascista..si sono fascita, io personalmente a uno così gli taglio i coglion...con
le mie mani, lui cerco di spiegarmi....che lo spirito santo....ma io non diedi più un leo,
Quando c'ero io raccoglievo "l'elemosina" con me davano il "giusto",
una volta un italiano mise 5 lei nel cestino, io lo guardai, e non me ne andavo,
lui allora prese ancora 10 lei, ma io non mi spostavo, divento rosso in faccia,
ma non mi spostai, tiro fuori 20 lei e voleva prendersi il resto, con gli occhi gli dissi provaci,
non tocco niente,
un'altro italiano ma questo poverino aveva ragione, aveva lasciato il portafoglio a casa,
quando io arrivai davanti a lui, gli venne il panico, mi disse non ho soldi, quanto volevi dare ?
100 lei lui mi rispose, li metto io (io sono furbo) ma tu me li dai,
finita la messa fuori lui venne da e mi disse, tu sei un gran bastardo,
io sono nato bastardo, siamo diventati amici, ancora adesso siamo amici,
i 100 lei me li diede la domenica mattina e anche il caffè.
Un operaio moldavo era venuto a lavorare in italia uno dei tanti,
credo che avesse la mia età, un lavoratore nel vero senso della parola,
in un mese parlava bene l'italiano (meglio di me, ma ci vuole poco),
ma la cosa straordinaria che capiva bene i disegni,
scadeva il suo permesso (1 anno), io andai a parlare con lui per rinnovare
il permesso, mi guardo negli occhi...e si mise a piangere,
io verrei a lavorare con te perchè sei una brava..................tutti gli elogi che si possono avere,
ma vedi io sono un dottore, che opero nell'ospedale........sono venuto in italia a
lavorare perchè avevo bisogno di soldi, ho fatto dei debiti perchè ho una figlia
che studia da dottore l'università di Bucarest, in un anno grazie a te ho raggiunto
il mio scopo, è un anno che non vedo mia moglie e figli (tre), e non voglio più stare lontano da loro,
io restai ......senza respiro.....rincoglionito....non sapevo che questo era un dottore,
telefonai subito in moldavia al direttore della società, ma mi spiego che era un suo (dottore) ordine
che io non sapessi, e anche gli operai non dovevano parlare,
perchè ho scritto questo.....un motivo c'è.