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Transnistria e griffe d'abbigliamento a Report RAI 3
Started By
Ambasada.it
, 02 Nov 2014 - 04:00:21
Questa discussione ha avuto 34 risposte
#21
Inviato 07 November 2014 - 02:51:40
quoto cemento !
.
#22
Inviato 07 November 2014 - 15:09:01
XCXC, su 07 November 2014 - 02:51:40, dice:
quoto cemento !
e come non farlo
è + che noto che il cuneo fiscale è il problema italiano .
E non a caso
nel video in romania si sente chiaramente che la giornalista
chiede quale sia lo stipendio delle operaie
e l'imprenditore gli risponde 450 euro (mi pare)
che il giornalista crede essere il netto in busta paga
mentre l'imprenditore precisa che sono il lordo ,
ovvero
quella che è la reale spesa pro capite per l'impresa
ovvero
ciò che interessa ed ha ben a mente chi fa impresa
#23
Inviato 07 November 2014 - 15:32:27
cemento, su 06 November 2014 - 11:17:43, dice:
Non voglio fare l'avvocato del diavolo, però non credo che la
colpa sia tutta degli imprenditori,
colpa sia tutta degli imprenditori,
secondo me bisognerebbe distinguere tra industriali / imprenditori
ed ..... impresari (?)
Si , impresari mi piace ,
ricorda il modo spregiudicato di operare di chi organizza spettacoli
senza metterci niente di proprio se non l'organizzazione
Anni ed anni fa , ancora studente lavorai per qualche mese per un filibustiere di Prato
che a sentire lui era un industriale tessile
ma che nella realtà non aveva niente di niente alle spalle
se non la sola organizzazione di un sistema
che non prevedeva alcun impegno diretto
Tutto era fatto presso terzisti
neanche la logistica aveva
visto che un terzista consegnava il prodotto direttamente al terzista della fase successiva
e l'ultimo , quello che stirava e confezionava
consegnava direttamente ai clienti .
Ovviamente
stiamo parlando di una dimensione assai diversa da quella di Moncler o Prada
ma sostanzialmente lo schema è ne più ne meno che lo stesso .
Quindi volenti o nolenti io definirei chi opera come Prada o Moncler
dei semplici impresari
ovvero gente che non investe sulla produzione ma sull'organizzazione
che non investe sui macchinari ma sul marketing
che non investe sul personale ma sul Merchandisgn
In poche parole sebbene si spaccino per imprese industriali
sono molto + vicine al modello di impresa puramente commerciale
E la differenza è evidente
quando si rimane affascinati dall'esperienza di Brunello Cucinelli
che però non a caso
è il meno conosciuto tra i marchi considerati
#24
Inviato 07 November 2014 - 16:55:10
Rick, su 07 November 2014 - 15:32:27, dice:
secondo me bisognerebbe distinguere tra industriali / imprenditori
ed ..... impresari (?)
Si , impresari mi piace ,
ricorda il modo spregiudicato di operare di chi organizza spettacoli
senza metterci niente di proprio se non l'organizzazione
Anni ed anni fa , ancora studente lavorai per qualche mese per un filibustiere di Prato
che a sentire lui era un industriale tessile
ma che nella realtà non aveva niente di niente alle spalle
se non la sola organizzazione di un sistema
che non prevedeva alcun impegno diretto
Tutto era fatto presso terzisti
neanche la logistica aveva
visto che un terzista consegnava il prodotto direttamente al terzista della fase successiva
e l'ultimo , quello che stirava e confezionava
consegnava direttamente ai clienti .
Ovviamente
stiamo parlando di una dimensione assai diversa da quella di Moncler o Prada
ma sostanzialmente lo schema è ne più ne meno che lo stesso .
Quindi volenti o nolenti io definirei chi opera come Prada o Moncler
dei semplici impresari
ovvero gente che non investe sulla produzione ma sull'organizzazione
che non investe sui macchinari ma sul marketing
che non investe sul personale ma sul Merchandisgn
In poche parole sebbene si spaccino per imprese industriali
sono molto + vicine al modello di impresa puramente commerciale
E la differenza è evidente
quando si rimane affascinati dall'esperienza di Brunello Cucinelli
che però non a caso
è il meno conosciuto tra i marchi considerati
ed ..... impresari (?)
Si , impresari mi piace ,
ricorda il modo spregiudicato di operare di chi organizza spettacoli
senza metterci niente di proprio se non l'organizzazione
Anni ed anni fa , ancora studente lavorai per qualche mese per un filibustiere di Prato
che a sentire lui era un industriale tessile
ma che nella realtà non aveva niente di niente alle spalle
se non la sola organizzazione di un sistema
che non prevedeva alcun impegno diretto
Tutto era fatto presso terzisti
neanche la logistica aveva
visto che un terzista consegnava il prodotto direttamente al terzista della fase successiva
e l'ultimo , quello che stirava e confezionava
consegnava direttamente ai clienti .
Ovviamente
stiamo parlando di una dimensione assai diversa da quella di Moncler o Prada
ma sostanzialmente lo schema è ne più ne meno che lo stesso .
Quindi volenti o nolenti io definirei chi opera come Prada o Moncler
dei semplici impresari
ovvero gente che non investe sulla produzione ma sull'organizzazione
che non investe sui macchinari ma sul marketing
che non investe sul personale ma sul Merchandisgn
In poche parole sebbene si spaccino per imprese industriali
sono molto + vicine al modello di impresa puramente commerciale
E la differenza è evidente
quando si rimane affascinati dall'esperienza di Brunello Cucinelli
che però non a caso
è il meno conosciuto tra i marchi considerati
Il piccolo medio imprenditore, per capirci quello che ci mette
la faccia, quello che mette in garanzia la propria casa, il terreno, il capannone,
arriva persino a metterci la vita, negli ultimi anni chi è che si e suicidato,
tutti piccoli imprenditori, non certo gente come dicevo prima che ha fatto
fallire grande società .....statali e parastatali, questi che si sono appesi ad un
albero o sparati in bocca, passano per matti o vigliacchi, dal mio punto di vista
sono degli eroi, prima perchè bisogna avere i coglion...i quindi il coraggio,
perchè a queste persone quando gli togli tutto va bene, ma quando gli togli
la dignità e l'orgoglio, gli resta solo la vergogna, è un uomo non può vivere
solo di vergogna, anzi secondo me non ha il diritto di vivere, perchè diventa una
persona inutile per tutti,
ho letto e poi ho visto su piazza pulita della 7 il servizio di quel agricoltore di
vittoria (Ragusa), commenti da tutti spregevoli, ma a me mancano alcuni dati,
quanti sono gli agricoltori che si comportano così...tutti
o sono pochi ? questo il (la) giornalista non lo dice,
perchè il rumeno arriva ad offrire la moglie (io non ci credo) per lavorare,
perchè se è vero (io solo dubito poi magari è vero) si è venuta a creare questa situazione,
la cercata l'agricoltore bastardo o era lì,
se è era lì chi la creata,
vi ricordo che la provincia di Ragusa per la Sicilia viene chiamata provincia
BABBA cioè scema...stupida...cretina.....
ma quello che mi manca è un dato molto importante,
l' agricoltore ci mette la terra, ci mette le serre, ci mette la lavorazione
del terreno, ci mette le sementi, ci mette tutto il lavoro (vabbè sfruttato) perchè
la pianta dia il pomodorino di Pachino (Pachino è il nome sono stati bravi quelli di Pachino
ma la maggiore produzione arriva da lì), ci mette la raccolta (sfruttata con operai),
ci mette la cassettina oggi di cartone,
ci mette il celofan sopra ecchecazzo deve essere protetto,
ci mette più delle volte anche il trasporto,
in 3/4/5 mesi ha messo tutto,
lo vende a secondo i periodi al kg. 30/40/50/60/70/80 centesimi di euro,
ma come per magia nel trasporto che può durare 1 ora o 24 ore,
si vende al kg 2/2.5/3/3.5/4/4.5/ ...... euro
chi ha sfruttato il rumeno che offre la moglie o il marocchino, il tunisino, algerino....
l'agricoltore.....nè....Ipermercati ?
ma non può essere la coop sei tu ???????
#25
Inviato 11 November 2014 - 01:31:29
MONCLER SBUGIARDATA
– GIANNINI, L’AUTRICE DELL’INCHIESTA: “UN CODICE ETICO CHE RISPETTA GLI ANIMALI È STATO INSERITO A OTTOBRE, QUANDO L'AZIENDA SAPEVA DELL'INCHIESTA DI ‘’REPORT’’ (VIDEO)
Il giorno dopo la messa in onda a Report dell’inchiesta “Siamo tutte oche” Moncler ha dichiarato: “I nostri fornitori sono obbligati a garantire il rispetto dei principi a tutela degli animali, come riportato dal codice etico”. Ma la comparsa del paragrafo sulla tutela degli animali nel citato codice etico dell’azienda è misteriosa…
Sabrina Giannini -
Sabrina Giannini - http://www.corriere....60354234f.shtml
moncler
Il giorno dopo la messa in onda a Report dell’inchiesta “Siamo tutte oche” Moncler ha dichiarato: “I nostri fornitori sono obbligati a garantire il rispetto dei principi a tutela degli animali, come riportato dal codice etico”. Ma la comparsa del paragrafo sulla tutela degli animali nel citato codice etico dell’azienda è misteriosa.
puntata di report su moncler 3
Quando lo abbiamo scaricato dal sito di Moncler, qualche mese fa, non vi era alcun riferimento alla tutela animale. Nell’ultima versione del codice etico è stato aggiunto un punto al paragrafo numero 6, proprio quello sul “rispetto dei principi a tutela dell’ambiente e degli animali". A noi risulta che la modifica sia stata fatta il 7 ottobre scorso, quando Moncler era a conoscenza dell’inchiesta che stavamo realizzando. E quando avevamo già concluso le interviste in Ungheria.
puntata di report su moncler 2
Moncler nell’annunciare azioni giudiziarie contro Report ha utilizzato (anche) questa argomentazione. Chi l’ha pubblicata avrebbe potuto approfondire la “smentita” di Moncler. Noi l’avremmo fatto nel corso del contraddittorio che abbiamo più volte richiesto. Sarebbe stato interessante approfondire un dubbio sulle date, che non tornano.
remo ruffini moncler
Sul documento che mostriamo anche nel video si legge: il presente codice etico è stato adottato dal gruppo Moncler con delibera del consiglio di amministrazione della Moncler s.p.a. in data 24 gennaio 2014. È stato modificato senza delibera? Non serve? Perché non viene dichiarato? Domande rimaste senza risposta.
Sabrina Giannini -
Per quello che può valere un codice imposto dall’azienda ai fornitori, non controllabile da un organismo terzo (e tanto meno da una autorità non essendo obbligatoria la tracciabilità). Esistono sistemi di tracciabilità della filiera certificati, proprio per evitare la spiumatura illegale, di cui per esempio si è dotata il marchio Patagonia.
Moncler scrive nel comunicato che acquista la piuma “principalmente in Francia e Italia ed in parte in Nord America”. Dobbiamo dedurre che non la compra dall’Ungheria? Ma in Italia gli allevamenti di oche e anatre si contano su una mano. I fornitori italiani di Moncler infatti comprano dall’estero e mischiano le piume di varia provenienza, anche dall’Ungheria.
moncler report
Il suo fornitore Molina nel sito aziendale scrive: “Sembra una favola e invece è una bellissima realtà. Le oche di Békés in Ungheria, vivono libere all'aria aperta (…) abili mani delle contadine, prelevano solo il piumino, dal petto e sotto le ali delle oche mature. Un po' come avviene per la tosa delle pecore, questa operazione è assolutamente innocua per l'animale”. Assolutamente? Quasi.
Infatti, soltanto dopo il servizio di Report aggiusta il tiro e in un comunicato congiunto con Assopiuma scrive: “In riferimento alla pratica illegale di “live plucking” non possiamo negare che casi sporadici si possano ancora verificare da parte di chi non rispetta le leggi"… Assicurano che le piume vengono da “ allevamenti e i macelli (…) controllati dalle autorità sanitarie locali, dove un ufficiale veterinario attesta e certifica, oltre allo stato igienico delle piume, anche la salute degli animali, di conseguenza qualsiasi violenza inferta sarebbe immediatamente rilevabile”. Se controllassero però.
puntata di report su moncler 4
Il punto dolente è proprio la tolleranza dell’illegalità e un regolamento europeo che consente di far passare per “innocua tosatura” la tortura. Mentre un reportage televisivo mostrava per la prima volta le “abili mani delle contadine” che strappavano la carne insieme alle piume per procedere velocemente alla spiumatura, sottopagata, non c’era l’ombra di ispettori ungheresi e tantomeno dei veterinari del Food and Veterinary Office della DG SANCO della Commissione europea che dovrebbe occuparsi di salute umana e benessere animale.
moncler twitter 3
Il presidente Remo Ruffini vorrebbe che l’azienda "Moncler un giorno diventasse sinonimo di piumino come la Bic è sinonimo di biro”, un’arma a doppio taglio che poteva essere usata per indignarsi (insieme a molti altri) e chiedere il bando radicale della spiumatura da vivo, una tracciabilità obbligatoria e controllata dalla Commissione europea e non accontentarsi delle garanzie o certificazioni di chi gli vende il piumino. Tra questi, nemmeno tanto tempo fa, pare ci fosse l’ungherese Németh toll, il cui titolare è stato arrestato per frode fiscale e chissà con quale accuratezza ricercava la piuma “tosata” e “legale”.
puntata di report su moncler
Ma Moncler non ha voluto svelare chi siano i suoi fornitori, è stata vaga sui luoghi e sui numeri. Ha preferito minacciare un’azione legale. E mostrare come una medaglia il codice etico che garantisce “il rispetto dei principi a tutela degli animali”. Per la prossima collezione.
.
#26
Inviato 11 November 2014 - 17:56:10
Caso Moncler: Bertelli contro Gabanelli, "e' stupida, naturale contenere costi"
"E' naturale che in un mondo globalizzato una impresa cerchi risorse produttive con costi piu' contenuti, per esempio in Ucraina o in Slovenia, e non si puo' impedirlo in un mercato liberale. Questo non vuol dire che noi dobbiamo fare i carabinieri sui produttori ai quali ci affidiamo. Lo stesso discorso vale per Prato, dove il popolo orientale ha trovato una opportunita' economica e l'ha sfruttata"
Complimenti a questo Bertelli ! (sarei curioso di sapere cosa ne pensa del popolo orientale che produce falsi prodotti Prada, o forse non lo fanno perchè non ne vale la pena )
https://it.notizie.y...-111130193.html
#27
Inviato 11 November 2014 - 19:13:39
La cosa che mi fà venire il voltastomaco è questa:
"Questo non vuol dire che noi dobbiamo fare i carabinieri sui produttori ai quali ci affidiamo."
In pratica viviamo ed operiamo in un mondo globale. Se poi uno dei nostri produttori al quale ci affidiamo fà lavorare bambini per 12 ore o spiuma vive delle oche questi non sono affari nostri. Non siamo noi che dobbiamo fare i poliziotti. MA PER FAVORE !
#28
Inviato 11 November 2014 - 20:33:03
questa è gente che ha completamente perso il contatto con la vita reale
#29
Inviato 12 November 2014 - 01:39:05
Rick, su 11 November 2014 - 20:33:03, dice:
questa è gente che ha completamente perso il contatto con la vita reale
esattamente cosi' !!! A forza di tirare coca e viaggiare con aerei privati e frequentare le stesse idiote persone ! Nn sanno dove vivono!
Non e' nemmeno colpa loro! Sono macrocefali !
Perche' diciamola tutta...
fare un giubbotto non e' come fare lo space shuttle !!! Il primo lo puo' fare anche un koglione ignorante che ha il dono dell'arte!
Insomma, io rispetto i tessitori (o come si chiamano? Boh nn mi viene... insomma quelli di biella) e meno, molto meno gli stilisti! che son poveracci pirlotti...
.
#30
Inviato 12 November 2014 - 05:24:47
un giorno
ero a tavola con mia figlia
quella che adesso sta a mosca
e che è sempre stata una fanatica dell'anguria
(ricordo con nostalgia
quando d'estate con il suo solito fare deciso
la vedevi partire per il mercato con il carrellino della spesa
e tornare con la scorta settimanale di 2/3 belle anguriazze)
bhe dicevo
eravamo a tavola mentre stavamo commentando un po' delusi un'anguria
appena aperta e di cui era buono il solo cuore
mentre la parte esterna non sapeva di niente
Ad un certo punto lei
dopo un profondo sospiro mi disse tra il serio ed il faceto :
"sai pà
qual'e la vera ricchezza ?
Aprire una anguria ,
mangiarsi il solo cuore
e buttare il resto !"
La guardai un attimo negli occhi
e lei continuò intuendo la mia perplessità
"si perché , tu cosa pensi . . .
che gente come Abramovich o Trump o Soros
stiamo li a perder tempo con la parte esterna dell'anguria ?
No no ,
loro vanno direttamente al cuore
e propio se ne fregano del resto . . ."
e dopo una pausa
"anzi
ti dirò di più
loro neanche si ricordano come è fatta un anguria
visto che se la faranno servire già tagliata a cubetti
rigorosamente ripuliti dai semini !"
Bhe ,
credo propio che questa gente di Prada Montcler & co.
sia esattamente così
e mentre noi
infarciti di una cultura post contadina
li stigmatiziamo perché mangiano il solo cuore
loro
assuefatti ad una cultura iperconsumista
se la ridono di noi
che ci mangiamo la buccia
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