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embeddare i video non è reato
Started By
XCXC
, 11 Nov 2014 - 01:54:47
Questa discussione ha avuto 4 risposte
#1
Inviato 11 November 2014 - 01:54:47
Media & Regime
Diritto d’autore, Corte di Giustizia: embeddare i video non è reato
E’ una decisione di grande importanza per Internet, per gli internauti e per il copyright, quella adottata dalla Corte di Giustizia Ue.
La Corte ha stabilito infatti che incorporare, “embeddare” senza autorizzazione un video da una piattaforma di videosharing non costituisce violazione del diritto d’autore poiché il contenuto, sebbene riprodotto, è già pubblico. A parere della Corte, non c’è violazione nemmeno quando il contenuto del video embeddato violi di per se stesso il copyright.
Perché l’embedding di un contenuto multimediale, il copia e incolla cioè del codice html per visualizzarlo su una pagina diversa dall’originaria, non infrange il diritto d’autore? Diritto europeo alla mano, l’embedding non rappresenta una “nuova forma di comunicazione“.
La decisione nasce a seguito di un’istanza presentata dalla BestWater International, una società tedesca che opera nel settore dei filtri per l’acqua. A scopi di pubblicità comparativa, la BestWater si era vista riprodurre i video commerciali dei propri prodotti sul sito di una società concorrente.
La questione giuridica di fondo che ha portato al pronunciamento della Corte del Lussemburgo è ruotata, sostanzialmente, nello stabilire se fosse legale o meno incorporare contenuti protetti dal copyright senza chiedere il preventivo permesso al titolare dei diritti. Mentre la legislazione europea in materia di diritto d’autore è alquanto restrittiva, ben poco, invece, viene specificato rispetto all’embedding.
Il testo integrale della decisione (adottata con ordinanza) non è disponibile sul sito della Corte Ue, ma TorrentFreak.com, specializzato sui temi del diritto d’autore e della pirateria online, ne ha avuto copia (in tedesco, tra qualche giorno sarà disponibile in tutte le lingue comunitarie) da Bernhard Knies, legale degli imputati.
Nell’ordinanza – che specifica tra l’altro che il contenuto embeddato non deve essere stato alterato o diffuso per la prima volta – si legge: “L’incorporamento in un sito web di un’opera protetta, che è pubblicamente accessibile su un altro sito, per mezzo di un collegamento tramite frame di per sé non costituisce una comunicazione al pubblico ai sensi della direttiva Ue sul copyright nella misura in cui l’opera in questione non è comunicata ad un nuovo pubblico, né si utilizza uno specifico mezzo tecnico diverso da quello utilizzato per la comunicazione originale”.
La fattispecie è stata decisa sulla scorta del caso Göteborgs-Posten che pochi mesi fa ha riconosciuto la legittimità della riproduzione dei link.
Sul sito del giornale svedese Göteborgs-Posten venivano pubblicati, in libero accesso, una serie di articoli di stampa redatti da vari giornalisti di testate svedesi diverse. Gli articoli erano forniti dalla Retriever Sverige, società che procura collegamenti internet «cliccabili», gli hyperlink o i link, proprio verso articoli pubblicati su altri siti. La Retriever Sverige non aveva tuttavia chiesto agli autori l’autorizzazione ad approntare i link verso gli articoli.
Lo Svea hovrätt (Corte d’appello di Svezia) aveva adito la Corte di giustizia chiedendo se la fornitura di link di tal genere costituisse un atto di comunicazione al pubblico ai sensi del diritto dell’Unione in quanto la legge europea prevede che gli autori dispongano del diritto esclusivo di autorizzare o vietare qualsivoglia comunicazione al pubblico delle proprie opere. Nell’ordinanza, la Corte rilevava che la fornitura di link «cliccabili» verso opere protette fosse in linea con il diritto comunitario poiché non si trattava di “pubblico nuovo“, vale a dire un pubblico non preso già in considerazione dai titolari del diritto d’autore al momento dell’autorizzazione iniziale, vale a dire al momento della pubblicazione dell’articolo sul sito di origine.
La decisione della Corte europea è un vero e proprio cambio di rotta per l’intero diritto comunitario in considerazione del fatto che in passato vi sono state delle condanne per plagio a seguito di pubblicazioni online che ricorrevano proprio al meccanismo dell’embending e del framing.
In Italia, recente è la diatriba che aveva visto su fronti opposti la Siae e vari siti che si occupano di cinema che si erano visti richiedere il pagamento dei diritti per la riproduzione sul web dei trailer cinematografici.
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#2
Inviato 22 January 2015 - 18:28:24
Ho letto ora questo post, devo dire che come spesso mi accade ultimamente mi accorgo che tutto è il contrario di tutto.Embeddare non è reato eppure i siti di streaming che altro non fanno che questo, vengono chiusi ogni tot di tempo per poi rispuntare sotto altro nome. Avevo pensato infatti di investire del tempo per un bel sito di streaming ma non ha senso ottimizzarlo, la vita di un sito oggi come oggi non è superiore ai 3 mesi, tempo limite per venir "beccati" e vedersi il sito chiuso. I ragazzi di cineblog lo sanno bene, tengono pronto un sito satellite che prende il posto di quello che i motori eliminano.
#3
Inviato 23 January 2015 - 11:02:44
credo che la discriminante sia se si ospita effettivamente il contenuto o no, embeddare non prevede di ospitare il contenuto, i siti che vengono chiusi ospitano di fatto il contenuto sui propri server e se il contenuto è protetto, questo significa violare il diritto d'autore...
#4
Inviato 23 January 2015 - 19:26:31
che nn sia reato nn significa che nn si possa chiudere un sito! Se fai un danno, o paghi o ti tolgo lo strumento.
Se GUADAGNI con i banner e proponi video anche embeddati... vedrai che il Giudice di condannera' (civilmente) a pagare... e se nn paghi chiudi!
C'hanno provati in tanti ad embeddare i video Mediaset, hanno tutti chiuso! La Rai perseguita un po' meno... ma Google da' un sacco di money alla Rai. Mediaset nn ne vuole sapere...
Piu' che altro... ho riportato la notizia per il video che ho embeddato da google... sul caso della corruzione del poliziotto moldavo da parte dell'italiano... (ho dovuto dare spiegazioni alla polizia postale di Roma)
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#5
Inviato 24 January 2015 - 09:59:03
giemme74, su 23 January 2015 - 11:02:44, dice:
credo che la discriminante sia se si ospita effettivamente il contenuto o no, embeddare non prevede di ospitare il contenuto, i siti che vengono chiusi ospitano di fatto il contenuto sui propri server e se il contenuto è protetto, questo significa violare il diritto d'autore...
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