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donne esposte ad un più alto rischio-malattie
Started By
vidra
, 24 Oct 2008 - 03:50:16
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#1
Inviato 24 October 2008 - 03:50:16
In Italia le donne esposte ad un più alto rischio-malattie rispetto agli uomini: i dati di uno studio presentato a Roma
Quando il rosa è sinonimo di malattia: secondo uno studio italiano presentato nei giorni scorsi a Roma, le donne sarebbero esposte ad un più alto rischio di ammalarsi. Non soltanto cancro alla mammella o al collo dell’utero, acerrimi antagonisti della donna, ma sono tante le malattie che colpiscono le donne di gran lunga più degli uomini: l’8,3% delle italiane registra un cattivo stato di salute contro il 5,3% dei maschi del Bepaese.
A presentare i dati sullo stato di salute del ‘sesso debole’ – è il caso di dirlo – a istituzioni e politici è stata l’associazione Donneinrete.net, presieduta da Rosaria Iardino.
Osteoporosi e i problemi alla tiroide minacciano la salute delle donne con, rispettivamente, un 736% e un 500% superiore rispetto alla condizione sanitaria degli uomini. Ma non finisce qui: lo studio reso noto alla Iardino punta il dito anche contro ansie e depressione (+138%), morbo di Alzheimer (+100%), cataratta (+80%), emicrania e cefalea (+123%). Il rischio-insorgenza di ‘malattie al femminile’, poi, non risparmia artrite e artrosi (+49%), calcolosi (+31%), ipertensione arteriosa (30%) e forme di diabete (+9%).
Nonostante il gentil sesso consumi un maggior numero di farmaci rispetto agli uomini, le donne sono molto spesso sottorappresentate nei trial clinici: la consumatrice di prodotti farmaceutici è assimilata al maschio in termini di controindicazioni o efficacia del medicinale. “È necessario – spiega la Iardino – sviluppare la ricerca di genere per migliorare la differenziazione nella assimilazione e nella risposta terapeutica dell’organismo femminile”.
MFL - 21/10/2008
"Uno schiavo che non ha coscienza di essere schiavo e che non fa nulla per liberarsi, è veramente uno schiavo. Ma uno schiavo che ha coscienza di essere schiavo e che lotta per liberarsi già non è più schiavo, ma uomo libero" (Vladimir Ilich Uljanov - detto Lenin)
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