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Aborti in calo, tranne che per minorenni e immigrate
Started By
vidra
, 21 Jul 2008 - 18:17:33
Questa discussione ha avuto 2 risposte
#1
Inviato 21 July 2008 - 18:17:33
Aborti in calo, tranne che per minorenni e immigrate
giovedì 12 giugno 2008
In Italia l’aborto è in calo tranne per due gruppi: le minorenni (1360 richieste al giudice nel 2006; nel 1999, anno di minimo storico, erano 1214), e le immigrate, che da sole assorbono il 31.6 per cento del totale nazionale (2006).
L’integrazione è la parola chiave per superare le barriere culturali che stanno all’origine di questo scenario, ed è necessario un approccio collaborativo fra i servizi (scuola, consultorio, medico di base, ginecologo e famiglia). Non più, come oggi, strutture indipendenti, ma una rete che valorizzi le rispettive risorse e competenze per garantire ai giovani una serena e consapevole educazione sessuale.
Come? Attraverso la definizione di raccomandazioni, vere e proprie linee guida operative, da applicare in tutta la penisola. E per raggiungere le immigrate vanno coinvolti i capi delle diverse comunità.
Ecco il modello “made in Italy” che l’Osservatorio nazionale sulle abitudini sessuali e le scelte consapevoli propone al nuovo governo.
“Il nostro obiettivo è ridurre il ricorso all’interruzione volontaria di gravidanza causata da un’errata o mancata contraccezione", afferma Emilio Arisi, coordinatore dell’Osservatorio. "La via è lavorare insieme per promuovere un’educazione sessuale consapevole nelle due categorie più vulnerabili. Una strategia che punta sui giovani, investendo molto anche sulla ‘seconda generazione’ di immigrati: trasmettere messaggi di sensibilizzazione alle madri attraverso le figlie”.
Troppo spesso, infatti, le donne non italiane faticano ad ottenere le informazioni necessarie per problemi di lingua, isolamento, difficoltà culturali. “Per questo l’Osservatorio ha deciso di promuovere l’integrazione", aggiunge Giorgio Vittori, presidente della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO). "Abbiamo già ottenuto la disponibilità dei capi delle principali comunità straniere a partecipare ad un gruppo congiunto di lavoro per definire, nel rispetto delle diverse convinzioni religiose, campagne di comunicazione per prevenire il ricorso all’aborto, migliorare l’accesso ai servizi e promuovere una contraccezione consapevole. Le soluzioni proposte sono attuabili in tempi brevi e con una spesa contenuta".
Fonte:
Ufficio stampa Osservatorio nazionale sulle abitudini sessuali e le scelte consapevoli 2008.
"Uno schiavo che non ha coscienza di essere schiavo e che non fa nulla per liberarsi, è veramente uno schiavo. Ma uno schiavo che ha coscienza di essere schiavo e che lotta per liberarsi già non è più schiavo, ma uomo libero" (Vladimir Ilich Uljanov - detto Lenin)
#2
Inviato 23 July 2008 - 15:54:07
vidra, su 21-Jul-2008 18:17, dice:
“Per questo l’Osservatorio ha deciso di promuovere l’integrazione", aggiunge Giorgio Vittori, presidente della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO). "Abbiamo già ottenuto la disponibilità dei capi delle principali comunità straniere a partecipare ad un gruppo congiunto di lavoro per definire, nel rispetto delle diverse convinzioni religiose, campagne di comunicazione per prevenire il ricorso all’aborto, migliorare l’accesso ai servizi e promuovere una contraccezione consapevole. Le soluzioni proposte sono attuabili in tempi brevi e con una spesa contenuta".
#3
Inviato 23 July 2008 - 19:53:15
vidra, su 21-Jul-2008 18:17, dice:
“Il nostro obiettivo è ridurre il ricorso all’interruzione volontaria di gravidanza causata da un’errata o mancata contraccezione", afferma Emilio Arisi, coordinatore dell’Osservatorio. "La via è lavorare insieme per promuovere un’educazione sessuale consapevole nelle due categorie più vulnerabili. Una strategia che punta sui giovani, investendo molto anche sulla ‘seconda generazione’ di immigrati: trasmettere messaggi di sensibilizzazione alle madri attraverso le figlie”.
Spesso le donne provenienti soprattutto da zone rurali considerano l'aborto come "metodo contracettivo". Spesso conoscono anche dei normali metodi di contracezione, ma non vi ricorrono perchè il marito/compagno è contrario. C'è ancora, purtroppo, tra alcuni uomini la convinzione che facendo rimanere incinta la donna dimostra la sua virilità. Che idiozia!
Ricordo una giovane donna che si era presentata all'ambulatorio legge 194, dove facevo il tirocinio, terrorizzata dall'idea che il marito potesse scoprire l'utilizzo della spirale che le avevamo consigliato. Faceva veramente impressione vederla non poter essere padrona del proprio corpo...
www.mondodeicolori.net
L'anima di una persona sta nascosta nello sguardo, per questo abbiamo paura di guardarci negli occhi. Jim Morrison
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