Maria, dalla Moldova a via Bixio con coraggio e tanta creatività
Margherita Portelli
Dietro il bancone c'è una macchina da cucire: perché se una cliente vuole un decorino sui jeans, qui lo si fa al momento. Maria Munteanu, 55 anni, unghie laccate e cura impeccabile dei dettagli, viene dalla Moldavia («si dice Moldova», puntualizza lei col sorriso) e da qualche mese ha aperto un negozio di abbigliamento vintage in pieno Oltretorrente: «Al pozzo». Laureata in psicologia e pedagogia, trent'anni da insegnante alle spalle, un giorno si è presa su ed è emigrata in Italia. Una scelta sofferta, come può essere quella di lasciarsi alle spalle quasi mezzo secolo di vita: «Dall’89 la situazione si era fatta sempre più difficile nel mio Paese, io non volevo andarmene perché desideravo superare quel momento difficile con la mia terra, non volevo “mangiare il pane straniero” - spiega -. Ho resistito finché ho potuto, ma nel 2002 una notte mi sono svegliata e non ce l’ho fatta più. Lo stipendio non arrivava, i soldi non bastavano mai, la situazione era sempre più difficile». E allora è ripartita da capo: arrivata in Italia ha fatto la colf, l’operaia in fabbrica, la badante. «Sono stata a Rimini, a Brescello e infine sono approdata a Parma - racconta -. Qualche tempo fa ho seguito un corso alla Confesercenti e ora eccomi qua: facevo la badante ma mi mancava il contatto con le persone, con i giovani specialmente. E allora quando per l’ennesima volta sono rimasta senza lavoro, ho deciso di lanciarmi in questa avventura». L’indole creativa l’aiuta nel portare avanti la sua coloratissima attività: qua e là cappellini fatti all’uncinetto, decori di felpa, composizioni di fiori secchi ravvivano l’ambiente: «Mi piace creare - sorride -, e mi piace l’eleganza. Faccio di tutto per rendere il negozio il più accogliente possibile». Il momento non è dei più felici per l’economia, lei lo sa, ma è ottimista: «Qui in via Bixio ho aperto da poco - racconta -, il mio negozio è giovane, ma io credo molto in questa avventura: diciamo che sono come un bambino di sei mesi, che ancora non ha imparato a camminare, ma che tiene già la testa dritta». E in mezzo ai luccichii e all’eleganza del secolo scorso, Maria Munteanu coccola chiunque entri con sorrisi e premure invidiabili: «Parma ancora non ha nelle ossa la cultura del vintage - dichiara -, io mi sono appassionata e ora sto cercando di trasmettere a tutti questa mia passione».