gia mesi fa denunciai che le Poste non sarebbero state in grado di gestire NULLA! Vista la PESSIMA esperienza della Sanatoria dei 700.000 con mesi e mesi di ritardo e dove era anche piu' facile gestire il tutto...
Miliardi incassati... solo per far lavorare 350 lavoratori atipici delle Poste... e solo 150 a Milano! Il centro di tuttoa Roma....
Si insomma gia' si capiva il tutto dalle premesse...
il lavoratore atipico a contratto non ha alcun interesse a finire prima!
E poi... centralizzare, decentrare e rifare il tutto... si insomma doppio lavoro e soprttutto il lavoro inutile della macchina burocratica e del cervellone delle assicurate...
Lasciamo perdere... siamo uno stato che non sa fare nulla... perche' di fatto non interessa a nessuno far funzionare la burocrazia...
ancora un passo e precipitiamo... io non vedo l'ora...
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La protesta
Gli Sportelli Unici: "Così è impossibile andare avanti"
Poco personale per smaltire le 500mila domande dei flussi. Garzi (Fp Cgil): "Servono nuove assunzioni e un' organizzazione migliore"
ROMA - Non sono solo famiglie, imprese e lavoratori stranieri a subire la paralisi delle domande per i flussi. Il personale negli Sportelli Unici sull'immigrazione, che a quel mezzo milione di richieste dovrebbe dare una risposta, non ce la fa più lavorare in condizioni critiche, con organici sottodimensionati e un'errata organizzazione del lavoro.
Impiegati, funzionari e dirigenti del Ministero dell'Interno sono in stato di agitazione. Oggi ci saranno volantinaggi in tutte le Prefetture e uno dei punti caldi della protesta sono proprio le incombenze legate alla gestione dei flussi.
I sindacati dei lavoratori pubblici (Fp Cgil, Cisl Fps, Uil Pa, Sinpref) hanno inviato una lettera al ministro dell'Interno Giuliano Amato nella quale, parlando degli Sportelli Unici per l'Immigrazione, denunciano il "permanere di assetti organizzativi assolutamente no confacenti ad una logica di buon andamento dell'attività". Gli Sportelli, si legge in un documento congiunto , andavano costituiti "con trasparenza sulle responsabilità e adeguate risorse umane", e invece si è fatto ricorso a "soluzioni improvvisate e pasticciate, che non garantiscono affatto il risultato che si vuole raggiungere".
"Poste non ha garantito il servizio che gli era stato appaltato, perchè invece di trasmetterci le domande in tempi rapidi e progressivamente, in modo da darci la possibilità di lavorarle mano a mano, ha riversato con mesi di ritardo e all'improvviso su Prefetture e Questure 500mila pratiche, tutte insieme e senza alcun ordine" spiega a Stranieriinitalia.it Alfredo Garzi, segretario nazionale Funzione Pubblica Cgil. "Abbiamo chiesto alla nuova amministrazione di poter discutere su come organizzare il lavoro per smaltirle in tempi certi, ma finora non abbiamo ricevuto risposte".
L'ostacolo più grave è la mancanza di personale. "La carenza d'organico è un problema generale del Ministero dell'Interno e quando sono stati istituiti gli Sportelli Unici non c'è stata nessuna variazione del personale: quello già presente si è dovuto accollare lavoro in più" continua il sindacalista. Lavoratori interinali, agenti della Finanza e a Roma anche esperti in immigrazione formati dal Formez stanno dando una mano nella gestione delle pratiche, ma si tratta di "soluzioni tampone", "provvedimenti che non affrontano complessivamente la situazione".
"Ovviamente vorremmo avere la possibilità di nuove assunzioni ma può anche darsi che alcune situazioni potrebbero esser affrontate semplicemente organizzando meglio il lavoro. Altrimenti le inefficienze si scaricano prevalentemente sui cittadini" conclude Garzi. Venendo a ciò che sta più a cuore al popolo dei flussi: quanto ci vorrà ad evadere le domande? "Fare una previsione è impossibile, noi continuiamo a lavorare, ma sarà davvero complicato andare avanti in queste condizioni".
(29 settembre 2006)
Elvio Pasca