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Il 3 maggio 2008 si svolgerà presso le strutture universitarie ed ospedaliere lo "Skin Cancer Day 2008" per la prevenzione dei carcinomi e del melanomi, tumori maligni della pelle che colpiscono soprattutto le persone al di sopra dei 40 anni. I centri dove effettuare visite gratuite a persone al di sopra di 40 anni è disponibile sui siti: www.skincancerday.it www.adoi.it. In tale giorno, i dermatologi italiani universitari e ospedalieri delle maggiori città italiane saranno a disposizione dei cittadini per visite e/o informazioni.
Fra i tumori cutanei, il carcinoma basocellulare è la più comune neoplasia della popolazione bianca. Fra i fattori predisponenti si annovera il fototipo, l'esposizione alle radiazioni ultraviolette, le radiazioni ionizzanti, le cicatrici da ustioni e, anche se raramente, le ulcere croniche. A differenza del carcinoma basocellulare che difficilmente metastatizza, ma che ha soltanto una capacità destruente locale, il carcinoma spinocellulare o carcinoma epidermoide è una proliferazione maligna in grado di metastatizzare rapidamente e mettere, quindi, a rischio la vita del paziente. Prende origine da lesioni precancerose come le cheratosi e le cheiliti attiniche, in particolare in quei soggetti a fototipo chiaro e con stile di vita che li porta ad una massiva esposizione solare.
Fra i tumori cutanei quello a più alta malignità è il melanoma. Negli ultimi anni, la sua incidenza nella popolazione caucasica è notevolmente aumentata e tale aumento è legato prevalentemente allo stile di vita (esposizione solare, a sorgenti ultraviolette, ecc.). Il melanoma esprime la sua massima incidenza tra i 30 ed i 60 anni, interessando in eguale misura entrambi i sessi anche se con preferenze di distretti cutanei diversi, negli uomini il tronco, nelle donne gli arti inferiori. La prognosi del melanoma dipende principalmente dalla precocità della diagnosi. Infatti, nelle forme diagnosticate tardivamente non vi sono trattamenti efficaci e gli indici di sopravvivenza a 5 anni si abbassano notevolmente, meno del 65% nelle donne e meno del 40% negli uomini. Pertanto emerge chiaramente l'importanza della prevenzione.
La prevenzione del melanoma si basa sulla limitazione alla esposizione solare principalmente nei soggetti con pelle sensibile, nell'individuare i soggetti geneticamente predisposti e nella diagnosi precoce del melanoma sottile. La prognosi del melanoma, infatti, è strettamente legata allo spessore del tumore, quando esso è limitato solo agli strati epiteliali della pelle il trattamento chirurgico permette di ottenere una guarigione pressoché totale dei casi. Per tale motivo la diagnosi precoce del melanoma costituisce il principale obiettivo da perseguire e questo si può ottenere con le campagne di prevenzione primaria che educano la popolazione sulle norme comportamentali rispetto all'esposizione solare ed ad altre fonti di sorgenti ultraviolette ed a riconoscere, non solo il melanoma nella sua fase iniziale, ma a prendere in attento esame quelle lesioni pigmentarie che si modificano nella loro morfologia (dimensioni, colore, aspetto non simmetrico, margini irregolari, evoluzione repentina).
Ad affinare i sistemi diagnostici ed a migliorare la prevenzione vengono in aiuto dei metodi non invasivi come la demoscopia, tecnica strumentale che migliora la diagnostica differenziale sempre che sia in mani esperte. Così come in molte nazioni europee, anche l'Italia dedica un giorno l'anno alla prevenzione di tale tumore.
* Pres. SIDeMAST (Soc. It. Dermatologia Medica, Chirurgica, Estetica
e Malattie Sessualmente Trasmesse)
** Pres. ADOI (Ass. Dermatologi Ospedalieri Italiani)