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[XCXC]

CARTA DI SOGGIORNO: quando deve essere richiesta

Nonostante la Direttiva Europea 2004/38 sul “Diritto dei cittadini dell'Unione e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri” sia stata recepita dall'Italia da più di un anno (d.lgs.30/07), ancora molti confondono la disciplina da applicare ai ricongiungimenti familiari, che i cittadini extracomunitari richiedono in favore dei propri parenti, con il diritto di soggiorno dei familiari di cittadini comunitari. Ne consegue un intreccio normativo dalle conseguenze illegittime.

Pertanto cercheremo di chiarire che la legge italiana in attuazione della sopra citata Direttiva Europea prevede che, trascorsi tre mesi dall'ingresso il familiare extra ue di cittadino comunitario/italiano (coniuge, figli, genitori e figli a carico) deve richiedere direttamente in Questura il documento previsto dalla Direttiva Europea, ossia la Carta di soggiorno del familiare del cittadino dell’Unione di durata quinquennale.



Ma cosa succede se il familiare extraue del cittadino italiano/ comunitario è sprovvisto di documenti (clandestino), potrà ugualmente richiedere la carta di soggiorno?



La Grande Corte di Giustizia dell’Unione Europea è intervenuta sull’argomento e con sentenza del 25 luglio del 2008 ha ribadito che gli Stati membri (Italia inclusa) devono consentire ai cittadini dell'UE il diritto fondamentale di poter soggiornare con i propri familiari. La Corte di Giustizia ha precisato che lo Stato membro ospitante non deve accertare quando è sorto il rapporto di familiarità  tra il cittadino comunitario e il familiare extraue (se prima o dopo l’ingresso nel territorio ospitante) né tanto meno accertare come sia entrato nel territorio dello Stato.

La limitazione all’ingresso e al soggiorno nello Stato membro ospitante può avvenire solo per motivi di ordine pubblico o di pubblica sicurezza.

Infine, anche se volessimo non prendere in considerazione la sentenza sopra richiamata, l’articolo 5 del D.lgs. 30/07 che ha recepito la Direttiva 2004/38 prevede, nell’ultima parte, che in ogni caso non possa essere disposto il respingimento alla frontiera del familiare extracomunitario che, pur sprovvisto di visto di ingresso, dimostri entro le 24 ore, in base a documenti inequivocabili, l’esistenza del legame di matrimonio o di parentela con il cittadino comunitario o italiano. In altre parole, l’articolo 5 stabilisce la regola generale per cui è necessario il visto di ingresso, ma stabilisce una regola altrettanto generale per cui l’irregolarità costituita dalla mancanza del visto di ingresso è sanabile di fronte alla dimostrazione, tramite documentazione, dell’esistenza inequivocabile di un vincolo familiare.

[Amedeo]

Tutto verissimo ed anche sul sito del Min. dell'interno è indicato che al cittadino extra-Ue irregolare coniuge/familiare di cittadino italiano è dovuta una carta di soggiorno ai sensi del DL 30/2007.(basta fare una ricerca con: "carta di soggiorno per familiari cittadini della UE"). (nota: l'avevo già scritto da qualche parte)

... dimenticavo!!!



Conosco un caso del genere.  Coppia sposata: lei romena, lui moldavo irregolare.   Con l'entrata della Romania nella UE viene chiesta per lui una CdS ai sensi del DL 30/2007.   La domanda viene rifiutata.   Ricorso in Tribunale e sentenza negativa che conferma il rigetto dell'istanza.   Ricorso in Appello e sentenza negativa, perchè lui non ricade tra i soggetti previsti dal DL 30/2007 (giudici che non hanno neanche letto la legge!!!).   Fatto stà che lui ad oggi non è stato espulso (non possono), ma non gli hanno dato neanche un titolo di soggiorno!!!!!!!   La coppia si stà fregando le mani, perchè quando arriveranno in sede di corte Europea di Giustizia (e ci arrivano) gli dovranno assegnare un cospicuo risarcimento!!!

Un saluto,

[giemme74]

Azzurro, su 5-Jun-2009 09:40, dice:

La questione della ristrettezza del rilascio delle carte di soggiorno, come la negazione della cittadinanza italiana, non è dovuto all'ignoranza, ma alla volontà del popolo.

quando si dice "popolo bue"... ci sarà pure un fondo di verità...

[MAT]

Zimbru1947, su 5-Jun-2009 16:20, dice:

Ma quale popolo?? comunque visto che si fanno le leggi e puntualmente non si rispettano... ci adegueremo al popolo bue  

...forse le leggi non si rispettano perchè sono così tante ...e magari non tutte sono conosciute dagli addetti ai lavori, che spulciando tra leggi e leggine della ns repubblica, forse si trova sempre una scappatoia ??     

Mat

[Amedeo]

Azzurro, su 5-Jun-2009 09:40, dice:

La questione della ristrettezza del rilascio delle carte di soggiorno, come la negazione della cittadinanza italiana, non è dovuto all'ignoranza, ma alla volontà del popolo.

Ci sono norme non scritte del diritto naturale che non si possono abrogare:  



Tra queste c'è il diritto di una coppia di coniugi di vivere insieme (tutte le società umane sono fondate sulla famiglia).   Da ciò discende l'obbligo dello stato (qualunque sia) di rilasciare un titolo di soggiorno e di non espellere il coniuge, anche se prima irregolare.



Che poi tra le coppie miste ci sia stato qualche matrimonio di comodo (secondo miei calcoli il 2,2%), non si possono penalizzare per questo motivo le altre coppie vere.



Un saluto,