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Inaugurato il Burj Khalifa A.K.A Burj Dubai


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Questa discussione ha avuto 60 risposte

#21 liliana

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Inviato 06 January 2010 - 10:49:56


Visualizza messaggioRick, su 5-Jan-2010 23:21, dice:

E che c'avete da ridire su questa affermazione ?!?!?

E' sacrosanta verità

se è vero , come e vero ,

che la Dubai World è a rischio di Default (insolvenza)

con un debito , accertato , di oltre 60 miliardi  ! ! !
(non ricordo se € o $)

Di questi
ben 40 miliardi sono a carico delle banche europee !
Quindi ...... noi paghiamo e loro spendono  :tv (8):



difatti quando la gente si informa..... ;)

altro che invidia qua.....



La crisi di Dubai World
Tremano le banche europee




«Su Dubai il sole non tramonta mai», recita lo slogan di Dubai World, la holding statale che controlla colossi del real estate, della logistica, della finanza e dell'energia nel piccolo emirato arabo. Ma più che con il sole, ora Sua altezza lo sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum deve fare i conti con lo scoppio della bolla immobiliare. Anzi, meglio dire con l'evaporare del business del real estate su cui Dubai ha puntato gran parte del suo futuro. E che adesso rischia di far tramontare il sole sulle immense ricchezze degli emiri, inguaiando anche gli investitori occidentali.

Dubai World, il cuore finanziario dell'emirato, zavorrata da 59 miliardi di dollari di passività (il 70% dell'intero debito statale) ha chiesto ai creditori una moratoria di sei mesi sul debito e sta cercando di rinegoziare le sue posizioni, compreso un bond islamico da 3,52 miliardi della controllata Nakheel Properties, in scadenza il 14 dicembre.

Una mossa che non poteva restare senza conseguenze. Standard & Poor's è intervenuta sottolineando che una simile ristrutturazione equivale, nei fatti, a un default. Risultato? I Credit default swap sul debito sovrano a cinque anni sono letteralmente entrati in orbita a quota 571: il sintomo che cresce il rischio di insolvenza. In salita anche i Cds a cinque anni del vicino Bahrein.

Sui mercati finanziari è scattato l'allarme, a causa dei timori per il coinvolgimento di grandi banche proprio sulla base di una esposizione al debito dell'emirato. Rispetto a questo tema, è intervenuta di nuovo Standard & Poor's che ha messo sotto Credit Watch negativo (cioè sta valutando la situazione per definire se modificare il merito di credito) alcuni importanti istituti finanziari della zona. La Emirates Bank International, la National Bank of Dubai, la Mashreqbank e la Dubai Islamic bank. «La rating "action" - si legge nella nota di S&P's - è la conseguenza della grande esposizione che queste banche hanno nei confronti di Dubai World e della controllata Nakheel, in particolare con riferimento ai rischi che la proroga del debito» crea agli istituti in questione.

Fin qui le istituzioni finanziarie in Medio Oriente. Ma quale la sitazione nel vecchio Continente? Le prime stime sulle potenziali perdite delle banche più esposte, calcolate da Credit Suisse e riportate dall'agenzia Dow Jones, parlano di circa 40 miliardi di dollari. Secondo il Financial Times, Hsbc è tra le banche straniere con maggiori investimenti in Dubai (esposizione per 17 miliardi di dollari). Seguono: Standard Chartered (7,8 miliardi), Barclays (3,6 miliardi), Royal Banck of Scotland (2,2 miliardi), Citi (1,9 miliardi), Bnp Paribas (1,7 miliardi), Lloyds (1,6 miliardi). Quanto ai portafogli crediti immobiliari/residenziali gli analisti di Ncb Stockbrockers hanno calcolato che Standard Chartered è la più esposta con il 7% del suo totale negli Emirati arabi uniti, poi Hsbc con il 2%, il trio Barclays, Rbs e lloyds con meno dell'1 per cento. Ovvio che in questa situazione i Cds sono saliti: quello legato a Hsbc è cresciuto a 57 punti (+3), quelli di Standard Chartered a 74 punti (+9), Barclays a 87 punti (+5).

Molte di queste banche hanno sostenuto, nei primi commenti rilasciati, che le esposizioni reali sono limitate. Così com ' è limitata la presenza di Impregilo, tra le aziende italiane che, nelle sale operative, vengono indicate tra quelle attive negli Emirati Arabi Uniti: «Stiamo terminando la costruzionedi un impianto di desalinizzazione, già realizzato al 90% - fanno sapere dall'azienda -. La nostra posizione laggiù è assolutamente marginale».

Tornado al mondo delle banche, se si guarda alla lista di quelle che hanno giocato un ruolo in operazioni di ristrutturazione del debito per conto di Dubai World (la più recente è di giugno 2008, 5,5 miliardi di dollari), ci sono tutti i player più noti, in particolare della City londinese, ma non solo: Hsbc, Rbs, Lloyds, Ing, Calyon (Crédit Agricole), Mitsubishi Ufj, Sumitomo Mitsui, Emirates Bank e Mashreq Bank. E c'è anche Deutsche Bank, come riporta Dealogic, fra i big continentali coinvolti in bond e finanziamenti a debito nell'area. Secondo gli analisti di Crédit Suisse gli istituti finanziari potrebbero vedere lievitare del 5% gli accantonamenti per crediti inesigibili nel 2010, pari a 5 miliardi di euro dopo le tasse, se perdessero la metà dell'esposizione stimata.

Una situazione che, giocoforza, ha avuto un'immediata conseguenza sul mercato del credito. Si è assistito immediatamente al concretizzarsi della strategia "fly to quality". Il rendimento del Bund decennale tedesco è sceso a 3,18%, rispetto al 3,24% di ieri: cioè gli investitori sono corsi a comprare il debito dello stato in Europa considerato più solido sotto il profilo economico. Un boom di domanda che ha fatto salire le quotazioni e, ovviamente, scendere lo yield. In deciso ampliamento lo spread su Grecia e Irlanda, salito rispettivamente a 200 e 165 punti base. In leggero rialzo anche quello sull'Italia a 87 punti. Ma per il nostro Paese la situazione è molto migliore a quella del marzo 2008, quando l'Italia era lo stato più a rischio in Europa.



La notizia shock che fa tremare gli investitori è arrivata mercoledì sera attraverso una nota ufficiale del gruppo, senza che vi fossero commenti, né del presidente Ahmed bin Sulayem né dello sceicco Al Maktoum, presidente della compagnia aerea Emirates, celebre oltre che per la sua ricchezza anche per i suoi 17 figli e per avere manifestato di recente interesse per l'acquisto di grandi club di calcio ( Liverpool, Roma e, secondo indiscrezioni di stampa, Milan) oltre al già sponsorizzato Arsenal.

Dubai World attraverso Nakheel è il gruppo che sta costruendo la famosa isola artificiale delle tre palme e che con il fondo Limitless, lo scorso anno, è stata vicina ad acquistare da Risanamento l'ex area Falck di Sesto San Giovanni. Il governo dell'emirato sta pagando un prezzo altissimo alla crisi e in particolare a quella del settore immobiliare: aveva già annunciato in passato di avere un debito di 80 miliardi di dollari, di cui 70 miliardi originato dalle aziende pubbliche, in buona parte attive nel settore immobiliare.

Negli ultimi anni, infatti, Dubai - un'area quasi priva di petrolio - aveva cercato di differenziare i suoi ricavi con il real estate, ma adesso rischia di esserne travolto dopo che i prezzi delle case sono scesi del 47% rispetto allo scorso anno. «Il Dubai financial support fund inizierà a valutare il perimetro della ristrutturazione è necessaria - spiega in una nota il dipartimento finanziario del Dubai - Come primo passo Dubai World intende chiedere a tutti i creditori di Dubai World e Nakheel una moratoria sul debito almeno fino al 30 maggio».

Per tamponare la falla, il governo del Dubai ha annunciato a inizio anno un vasto programma di emissioni obbligazionarie da 20 miliardi, di cui 10 miliardi già effettuate a febbraio. All'interno di questo piano, l'esecutivo ha annunciato un'emissione da 5 miliardi di dollari che servirà a rimborsare anche i 3,52 miliardi di debiti di Dubai World in scadenza a metà dicembre.
26 NOVEMBRE 2009




http://www.ilsole24o...mobiliare.shtml



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#22 Carlo

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Inviato 06 January 2010 - 12:14:17


Visualizza messaggioliliana, su 6-Jan-2010 09:49, dice:


Tremano le banche europee....
.....Sui mercati finanziari è scattato l'allarme, a causa dei timori per il coinvolgimento di grandi banche proprio sulla base di una esposizione al debito dell'emirato.



Mi sembra il gioco delle tre carte...

Le banche o meglio le grandi holding finanziarie hanno creato la crisi mondiale....

Le banche o meglio le grandi holding finanziarie ne stanno traendo i maggiori profitti (vedi % delle borse mondiali)..




#23 sergio3

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Inviato 06 January 2010 - 12:45:05


Mi sa che si sta attivando dell'inutile allarmismo.
Mi  dispiace solo che il mega box  dove avevo stoccato n'20 Aermacchi M 346 da vendere agli arabi, si è deprezzato, pazienza, mi rifarò con la vendita degli aerei.
A parte gli scherzi, è  interessante legger questo articolo ricavato da "L'occidentale" che espone in modo chiaro la situazione:

08/09/2009
I conti in tasca a Dubai


Mi capita spesso di leggere articoli che descrivono con pessimismo la situazione economica a Dubai, ma vivendo qui mi ritrovo circondato da grattacieli appena costruiti e da una concentrazione di automobili di grande lusso unica al mondo.
Difficilmente negli articoli riesco a trovare la chiave per capire quanto sia seria e preoccupante la crisi in oggetto, e quanto invece le risorse disponibili possono sopperire alle esigenze di crescita di quella che e’ comunque una citta’-stato in fase di sviluppo. Allora per soddisfare questo bisogno di capire ho cercato alcuni dati per mettere a fuoco la situazione.
Cominciamo dal tema piu’ comune : Dubai ha avviato progetti ciclopici, che sono costati somme enormi. Chi ha investito e’ stato il governo o le societa’ semi governative con denaro preso in prestito.
Alcuni dei progetti recenti : la palma Jumeirah, ora terminata, e la palma Jebel Ali, ancora piu’ grande, in fase di costruzione.
L’aeroporto, che ha appena superato Singapore come numero di passeggeri. Una grande flotta di Airbus e Boeing, nessuno piu' vecchio di 5 anni, della compagnia Emirates. L’hotel a vela Burj Al Arab, Il Bur Dubai, ovvero il grattacielo piu’ alto del mondo (800 metri, ca. 160 piani), il mall piu’ grande del mondo (1200 negozi e tante altre cose), impianti di desalinizzazione in grado di soddisfare le esigenze di quasi 2 milioni di abitanti, dei loro campi da golf, piscine fontane e laghi artificiali, ecosi' via.
Tutto questo e’ costato denaro a debito, che sarebbe stato restituito abbastanza velocementte se la dinamica economica non fosse cambiata cosi’ drasticamente. Ora la preoccupazionne e’ che il sistema possa avere difficolta’ a mantenere le sue promesse ai creditori.
Quanto denaro in prestito? Ecco il primo dato : se crediamo alla stima piu’ requentemente riportata nelle analisi della stampa economica, si parla di 100 miliardi di dollari.
Per capire se sono tanti o pochi, penso al debito pubblico italiano : 1750 miliardi di euro, ovvero 2500 miliardi di dollari. I 100 miliardi di dollari complessivi di Dubai sono meno dei 120 miliardi di debiti accumulati in italia solo nei primi sei mesi dell’anno.
Adesso pero’ rapportiamo alle teste : esclusendo gli espatriati, l’80% della popolazione, il debito dovra’ ricadere integralmente sui pochi locali, circa 200.000 persone, che pertanto dovrebbero restituire una somma di 500.000 dollari a testa neonati compresi, dieci volte di piu’ rispetto ai 50.000 dollari di debiti con cui nasce il neonato italiano.
Ma non hanno il petrolio? Andiamo a calcolare anche questo : si estraggono 240.000 barili di petrolio al giorno. A 70 dollari l’uno, a fine anno arrivano circa 6 miliardi di dollari, quindi a malapena ci pagano gli interessi, il capitale da restituire rimane sempre quello.
Ma ora mi domando : con 100 miliardi presi in prestito hanno costruito un sacco di cose, che hanno comunque un valore, nonostante la crisi. Tale valore si e’ notevolmente ridotto in questi mesi, ma le stime piu’ recenti portano comunque a calcolare asset immobiliari proprieta’ del governo e delle societa’ semi governative per almeno 400 miliardi di dollari.
Ecco allora che il cittadino degli Emirati puo’ tirare un sospiro di sollievo, accanto al mezzo milione di debito si ritrova due milioni di patrimonio.
Ma cosa deve dire il suo connazionale che vive a 150 km da lui, ad Abu Dhabi, nel cui territorio si trova il 10 % delle riserve mondiali di petrolio?  Facciamo un po’ di conti in tasca anche in questo caso, cifre alla mano.
Si estraggono quasi 3 milioni di barili al giorno, che fanno 75 miliardi di dollari ogni anno. Il suo governo ha da tempo investito i proventi in attivita’ finanziarie internazionali, e possiede un fondo sovrano con liquidita’ per 850 miliardi di dollari, pronti per essere investiti. Per intenderci, gli altri fondi sovrani piu’ ricchi del mondo, quelli della Norvegia, di Singapore, della Cina, raggiungono al massimo circa 300 miliardi l’uno. Se consideriamo che ad Abu Dhabi gli abitanti locali sono 400.000, e che gli investimenti all’estero gia’ effettuati superani i mille miliardi, allora ogni cittadino locale nasce possedendo una aliquota di benessere del valore di 17 milioni di dollari, ovviamente senza debiti…

Scritto alle 09:50 | Permalink

*****************************************************

Vorrei essere io in questa situazione !!!! in italia si nascono con già 50000 € di debito (o forse è di più).
Non ci si deve allargare troppo con commenti di situazioni lontane dall'italia- è bene informarsi prima  !! a buon intenditore .......... (ammesso che intenda)



Io non mi sento italiano, voglio resistere e insorgere


#24 cemento

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Inviato 06 January 2010 - 13:35:15


Visualizza messaggiosergio3, su 6-Jan-2010 12:45, dice:



Vorrei essere io in questa situazione !!!! in italia si nascono con già 50000 € di debito (o forse è di più).

Si nasce con.... o nascono con....TERUN...ok dopo non rompermi quando sbaglio io,

hai mangiato, io ci tengo alla tua salute...non ho soldi per comprare fiori.


#25 liliana

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Inviato 06 January 2010 - 14:07:56


Visualizza messaggiosergio3, su 6-Jan-2010 13:45, dice:


08/09/2009

Visualizza messaggioliliana, su 6-Jan-2010 11:49, dice:



26 NOVEMBRE 2009




eh...si...ma non ti sembra che i conti li hanno fatti troppo presto?

PS: questo articolo mi sa tanto di: cerchiamo di mantenere calmo il mare....prima della tempesta   ;)



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#26 Carlo

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Inviato 06 January 2010 - 14:49:55


Visualizza messaggioliliana, su 6-Jan-2010 13:07, dice:

eh...si...ma non ti sembra che i conti li hanno fatti troppo presto?

PS: questo articolo mi sa tanto di: cerchiamo di mantenere calmo il mare....prima della tempesta   ;)


Dovreste dare degli consigli agli economisti ... visto la situazione in cui il mondo "globalizzato" si trova ... :foolish (3):




#27 liliana

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Inviato 06 January 2010 - 15:20:33


Visualizza messaggioCarlo, su 6-Jan-2010 15:49, dice:

Dovreste dare degli consigli agli economisti ... visto la situazione in cui il mondo "globalizzato" si trova ... :foolish (3):


potrei anche sparare a caso visto che sono un comune mortale...ma il mio parere é e resta tale....

poi ovviamente se vi piace tanto ridere... ridiamo....nessun problema  :girl_wink:



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#28 sergio3

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Inviato 06 January 2010 - 15:32:35


Visualizza messaggiocemento, su 6-Jan-2010 13:35, dice:

Si nasce con.... o nascono con....TERUN...ok dopo non rompermi quando sbaglio io,

hai mangiato, io ci tengo alla tua salute...non ho soldi per comprare fiori.

Non ti ho mai corretto, (anche se dovevo), mi hai scambiato con un altro--

Tranquillo, non occorrono fiori, tanto mi cremeranno e disperderanno le ceneri-- è scritto sul mio testamento biologico (è giusto "biologico" ?)

Ma  per me è giusto dire si nasce, ma se ti piace dire "nascono" va bene anche nascono-- sai non essendo italiano , non ho la padronanza della lingua toscana.



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#29 Carlo

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Inviato 06 January 2010 - 15:36:19


Visualizza messaggioliliana, su 6-Jan-2010 14:20, dice:

potrei anche sparare a caso visto che sono un comune mortale...ma il mio parere é e resta tale....

poi ovviamente se vi piace tanto ridere... ridiamo....nessun problema  :girl_wink:

Liliana, niente di personale, ma dovresti prenderla un pò più allegramente e prendertela meno... (te lo dico io perchè .. in fondo ho il tuo stesso carattere... sono scorpione !!!.). Ciao Buon anno




#30 sergio3

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Inviato 06 January 2010 - 15:38:14


Ah sì ho fatto un errore, l'ho visto adesso, chiedo venia.
Volevo dire una cosa e ne ho scritta un'altra.



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