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"Tornate a casa vostra". Quando la sinistra sputava sui profughi istriani


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Questa discussione ha avuto 2 risposte

#1 XCXC

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Inviato 11 September 2015 - 20:33:21


"Tornate a casa vostra". Quando la sinistra sputava sui profughi istriani

Il Pci non conobbe la parola "accoglienza". Per gli italiani di Pola e Fiume solo odio. L'Unità scriveva: "Non meritano la nostra solidarietà né hanno diritto a rubarci il pane"

Giuseppe De Lorenzo  - Gio, 10/09/2015 - 12:13


"Poi una mattina, mentre attraversavamo piazza Venezia per andare a mangiare alla mesa dei poveri, ci trovammo circondati da qualche centinaio di persone che manifestavano.


Immagine inviata

Da un lato della strada un gruppo gridava: 'Fuori i fascisti da Trieste', 'Viva il comunismo e la libertà' sventolando bandiere rosse e innalzando striscioni che osannavano Stalin, Tito e Togliatti". Racconta così Stefano Zecchi, nel suo romanzo sugli esuli istriani (Quando ci batteva forte il cuore), il benvenuto del Pci agli italiani che abbandonarono la Jugoslavia per trovare ostilità in Italia. Quella che fino a pochi attimi prima era la loro Patria.

Quando alla fine della seconda guerra mondiale, il 10 febbraio 1947 l'Italia firmò il trattato di pace che consegnava le terre dell'Istria e della Dalmazia alla Jugoslavia di Tito, la sinistra non conobbe la parola 'accoglienza'. Tutt'altro. Si scaglio con rabbia e ferocia contro quei "clandestini" che avevano osato lasciare il paradiso comunista.

Trecentocinquantamila profughi istriani e dalmati. Trecentocinquantamila italiani che la sinistra ha trattato come invasori, come traditori. Ad attenderli nei porti di Bari e Venezia c'erano sì i comunisti, ma per dedicargli insulti, fischi e sputi. Nel capoluogo emiliano per evitare che il treno con gli esuli si fermasse, i ferrovieri minacciarono uno sciopero.

Giorgio Napolitano ha ragione: il Pd è davvero l'erede del Pci. La sinistra italiana, che di quella storia è figlia legittima, dimentica tutto questo. Ora si cosparge il capo di cenere e chiede a gran voce che l'Italia apra le porte a tutti i migranti del mondo. Predica l'acccoglienza verso lo straniero che considera un fratello. Quando per anni ha considerato stranieri i suoi fratelli. Gli unici profughi che la sinistra italiana ha rigettato con violenza erano italiani. Istriani e Dalmati. "Sono comunisti. Gridano 'fascisti' a quella povera gente che scende dalla motonave (...). Urlano di ritornare da dove sono venuti".
Non sono le parole di Matteo Salvini. "Tornate da dove siete venuti" era lo slogan del Partito Comunista di Napolitano, Violante, D'Alema, Berlinguer e Veltroni.

L'Unità, nell'edizione del 30 novembre 1946, scriveva: "Ancora si parla di 'profughi': altre le persone, altri i termini del dramma. Non riusciremo mai a considerare aventi diritto ad asilo coloro che si sono riversati nelle nostre grandi città. Non sotto la spinta del nemico incalzante, ma impauriti dall'alito di libertà che precedeva o coincideva con l'avanzata degli eserciti liberatori. I gerarchi, i briganti neri, i profittatori che hanno trovato rifugio nelle città e vi sperperano le ricchezze rapinate e forniscono reclute alla delinquenza comune, non meritano davvero la nostra solidarietà né hanno diritto a rubarci pane e spazio che sono già così scarsi".

Oggi invocano l'asilo per tutti. Si commuovono alla foto del bambino riverso sulla spiaggia. Lo pubblicano in prima pagina. Dedicano attenzione sempre e solo a chi viene da lontano. Agli italiani, invece, a coloro che lasciatono Pola, Fiume e le loro case per rimanere italiani, la sinistra riservò solo odio. Lo stesso che gli permise di nascondere gli orrori delle Foibe.
"Non dovevamo dimenticare che eravamo clandestini, anche se eravamo italiani in Italia".



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#2 Rudy

Rudy

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Inviato 12 September 2015 - 08:41:18


E per quanto tempo tutto ciò è stato tenuto sotto silenzio! Ancora oggi i libri di storia nelle scuole stentano a parlarne.
Solo qualche anno fa è stata istituita la giornata del ricordo per le vittime delle foibe e della pulizia etnica anti-italiana in Istria, Quarnaro e Dalmazia.
A Padova si è scoperta una lapide in loro onore su un lato del palazzo del Comune. Un po' nascosta sotto il portico; ma che lotte per arrivare a quella cerimonia!
Tuttora, se andate in Croazia e chiedete chi ha costruito tutti quei bei palazzi e monumenti antichi, vi rispondono che risalgono all' epoca del dominio austriaco. Nessuno vi dirà che sono opera degli Italiani, e soprattutto dei Veneziani. Quella è una pagina di storia cancellata. E si tratta di un millennio abbondante.
Eppure, con una signora che affittava l'appartamento in un ridente paesino costiero, tipicamente veneziano, siamo riusciti a comunicare solo perché, oltre al croato, riusciva a capire e parlare un mezzo dialetto veneto antico.




e se non piangi, di che pianger suoli?

#3 XCXC

XCXC

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Inviato 16 September 2015 - 23:14:48


Visualizza messaggioRudy, su 12 September 2015 - 08:41:18, dice:

E per quanto tempo tutto ciò è stato tenuto sotto silenzio! Ancora oggi i libri di storia nelle scuole stentano a parlarne.


ma tanto... causa programmi scolastici sempre in ritardo... io nn ricordo di aver mai studiato gli ultimi decenni... In compenso ero un esperto delle stronzate che accadevano a Cartagine! :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

la squola itagliana !!! Fabrica di gnurantii :D



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